Alunni con DSA a scuola: cosa fare per aiutarli
Nella presa in carico di un bambino con DSA a scuola, è necessario definire, condividere e integrare gli interventi didattici, educativi e terapeutici attraverso una stretta collaborazione con la scuola. La comunicazione con gli insegnanti rappresenta un elemento fondamentale per favorire il successo scolastico e lo sviluppo delle potenzialità e dell’autonomia degli studenti con DSA a scuola.
È importante che l’insegnante conosca bene l’alunno e le sue specifiche difficoltà perché le problematiche che caratterizzano il percorso scolastico degli alunni con DSA a scuola sono numerose e differenti da una situazione all’altra, tuttavia è possibile individuare e condividere alcuni suggerimenti generalmente efficaci.
Si tratta di strategie compensative e dispensative da adottare nel contesto scolastico, il cui scopo principale è quello di consentire al bambino di raggiungere alcuni obiettivi in autonomia, in modo tale da renderlo più sicuro e motivato
Stimolare e supportare l’apprendimento e l’orientamento nelle attività utilizzando l’ambiente della classe
- Appendere l’alfabeto dei caratteri, la retta dei numeri e una cartina geografica;
- Appendere un orologio, un calendario e la tabella dei giorni della settimana, dei mesi e delle stagioni;
- Preparare cartelloni relativi all’orario settimanale delle materie, delle attività e degli incarichi degli alunni;
- Suddividere le pareti con spazi dedicati alle diverse materie inserendo molti riferimenti visivi (foto, disegni, grafici…).
Un ulteriore accorgimento riguarda l’utilizzo dello stampatello maiuscolo nella creazione dei cartelloni.
Favorire l’apprendimento in classe e lo studio a casa
- Organizzare lavori di gruppo e discussioni sui vari argomenti, in modo che le informazioni possano essere apprese in modo vario e stimolante;
- Proporre e far preparare schemi e mappe concettuali sui diversi argomenti;
- Proporre attività di verbalizzazione delle idee principali prima di scrivere un tema o un riassunto;
- Permettere di utilizzare tabelle e schemi per l’esecuzione dell’analisi grammaticale e l’analisi logica;
- Favorire l’uso di calcolatrice, tavole e formulari;
- Utilizzare materiale audiovisivo e tutti i supporti possibili per favorire l’apprendimento (cd, registratore, computer, videocassette);
- Considerare che per il bambino dislessico non si può prevedere la stessa quantità di esercizi e materiale di studio, a casa e a scuola, che è previsto per il resto della classe;
Compensare e dispensare le difficoltà di automatizzazione della letto-scrittura
- Evitare di far leggere ad alta voce i bambini senza che siano preparati e permettergli di scegliere se leggere o meno;
- Non pretendere che seguano la lettura di un compagno sul libro, l’importante è che siano attenti al contenuto;
- Leggere insieme alla classe le consegne degli esercizi in modo che non si verifichino errori esecutivi a causa della errata comprensione;
- Motivare all’utilizzo del computer, programmi di sintesi vocale e cassette con testi registrati;
- Evitare di far prendere appunti, ricopiare testi o espressioni matematiche: si consiglia di fornire una scheda già pronta, chiara ed esplicativa, in stampato maiuscolo;
- Rinforzare l’apprendimento dell’ortografia nelle fasi iniziali dell’apprendimento in modo riflessivo e metacognitivo. In fasi successive, compensare le difficoltà ortografiche con i programmi di video scrittura al computer o il correttore ortografico.
Infine, per quanto riguarda le verifiche e la valutazione:
- Valutare la produzione scritta spontanea in modo differenziato per quello che riguarda il contenuto e la correttezza ortografica;
- Ridurre il numero degli esercizi senza modificare gli obiettivi;
- Utilizzare domande a scelta multipla;
- Favorire l’uso della calcolatrice, delle tavole e dei formulari durante le verifiche;
- Privilegiare le verifiche orali in tutte le materie, in particolare nella lingua straniera, consentendo l’uso di mappe concettuali elaborate e preparate dallo studente;
- Fornire più tempo per l’esecuzione delle prove: i bambini con DSA hanno bisogno di più tempo per svolgere le attività e non devono essere penalizzati per questo;
- Programmare le interrogazioni, favorendo la responsabilizzazione degli alunni e aumentare la fiducia in loro stessi.
Potete trovare questi suggerimenti e altre indicazioni utili nelle numerose pubblicazioni a cura dell’Associazione Italiana Dislessia. In particolare, vi segnaliamo il testo “I DSA A SCUOLA, una guida per gli insegnanti”, ricco di proposte concrete per programmare ed attuare una didattica attenta alle difficoltà di apprendimento.
Approfondisci nel Blog: “Strumenti compensativi e dispensativi: cosa sono?“