Tre attività per allenare la produzione dei suoni /f/ e /v/ in contesto domestico
Quando si intraprende un percorso logopedico che si occupa di riabilitazione del linguaggio, sarebbe indispensabile, oltre alla seduta di trattamento settimanale in studio, fare allenamento quotidiano in contesto domestico per circa quindici minuti al giorno.
Questo perché la riabilitazione logopedica non è qualcosa di automatico ma un processo di apprendimento che ha bisogno di tempo e costanza, di conseguenza è necessario che venga accompagnato in studio dal professionista e a casa dalla famiglia attraverso un allenamento quotidiano (pochi minuti di allenamento al giorno ma tutti i giorni).
Sicuramente, se sei un genitore con un bambino che sta percorrendo un percorso logopedico, saprai dell’importanza di farlo allenare a casa attraverso dei giochi che permettono la produzione del fonema che il bambino ha difficoltà a produrre. Inoltre, la logopedista che segue il tuo bambino vi avrà già proposto delle attività da svolgere a casa. Ma, se sei in cerca di nuove attività da proporre a tuo figlio, sei nel posto giusto!
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Come avviene l’apprendimento di un suono nuovo?
Prima di cercare giochi e attività, è utile sapere che l’apprendimento di un nuovo suono avviene in varie fasi. Di alcune fasi se ne può occupare solo la logopedista, invece in altre è necessaria la collaborazione della famiglia.
Il primo passo è quello di far riconoscere, a livello percettivo, al bambino il nuovo suono e imparare a distinguerlo dal suono con il quale lo sostituisce.
Il secondo passo è quello di insegnare al bambino lo schema articolatorio necessario per la corretta pronuncia del suono.
I primi due passaggi verranno svolti in seduta dalla logopedista: è indispensabile e fondamentale che l’impostazione del suono venga svolto da una figura competente.
La durata dei primi due passaggi non è uguale per tutti i bambini: a qualche bimbo basta una o due sedute, mentre altri bimbi hanno bisogno di maggior tempo. Il secondo passaggio è quello che richiede maggior impegno e sforzo da parte del bambino, quindi quest’ultimo va incoraggiato e non bisogna avere fretta.
Una volta che lo schema articolatorio è stato appreso, va allenata la produzione del suono in sillaba, in posizione iniziale di parola, in posizione mediana di parola e in frase. Ed è proprio qui, dopo l’apprendimento dello schema articolatorio, che il genitore può aiutare il proprio bambino ad allenarsi a casa.
L’ultima fase consiste nel generalizzare la corretta produzione del suono durante l’eloquio. Il bambino inizierà a produrre saltuariamente il suono in modo corretto durante l’eloquio quando riuscirà a ripetere senza fatica le parole con il suono target. A questo punto è utile che l’adulto corregga il bambino durante il suo linguaggio spontaneo, ma le correzioni non devono essere sotto forma di rimprovero e bisogna individuare i momenti adeguati per farle.
Tre attività per allenare la produzione dei suoni /f/ e /v/
I suoni /f/ e /v/ sono entrambi suoni labio-dentali (l’arcata dentale superiore è in contatto con il labbro inferiore) e fricativi (i suoni sono prodotti dalla “frizione” dell’aria che passa attraverso le strutture articolatorie coinvolte), si distinguono l’uno dall’altro per il tratto di sonorità ossia il suono /f/ è un suono sordo quindi viene prodotto senza vibrazione delle corde vocali, e il suono /v/ è un suono sonoro quindi viene prodotto con vibrazione delle corde vocali (per percepire l’assenza o la presenza della vibrazione è sufficiente appoggiare una mano sul collo).
Si presentano generalmente, nell’inventario fonetico del bambino, tra i 30 e i 48 mesi.
Prima attività, produzione dei suoni in sillaba: “A ritmo di battiti”
Per allenare la produzione dei fonemi /f/ e /v/ in sillaba possiamo utilizzare un gioco semplice e divertente, e conosciuto sicuramente da tutti i genitori. Il bambino deve tenere le mani ben aperte davanti a sé con i palmi rivolti verso l’adulto. Il genitore deve battere le sue mani contro quelle del bambino: prima si batte il cinque con la mano destra, poi si batte il cinque con la mano sinistra, e poi si batte il dieci con entrambe le mani…insomma, il gioco con le mani che si abbinava alla ripetizione di filastrocche. Ogni volta che l’adulto batte le mani contro quelle del bambino, quest’ultimo deve ripetere la sillaba scelta all’inizio del gioco (si sceglie la sillaba tra le seguenti: fa, fe , fi ,fo, fu, va, ve, vi, vo, vu). Si inizia il gioco con un ritmo lento del battito delle mani, poi, piano piano, l’adulto aumenterà la velocità del battito e di conseguenza il bambino aumenterà la velocità di ripetizione della sillaba.
Seconda attività, produzione dei suoni in posizione mediana di parola: “Il memory”
Per allenare la produzione dei suoni /f/ e /v/ in posizione mediana di parola (ossia il suono si trova all’interno della parola, come “neve” e “gufo”) si può utilizzare il gioco del memory composto da tessere rappresentanti immagini i cui nomi contengono il suono /f/ o il suono /v/. Le regole da seguire sono quelle classiche del gioco memory:
-si dispongono le tessere sul tavolo a faccia in giù,
-ogni giocatore, quando è il suo turno, gira due tessere,
-se le tessere sono uguali si possono prendere e mettere da parte, se invece sono diverse si rimettono sul tavolo sempre coperte,
-l’obiettivo del gioco è trovare più coppie uguali.
Per far allenare il bambino a produrre il fonema target in posizione mediana di parola, si può aggiungere una regola: ogni volta che si gira una tessera si deve dire il nome della figura rappresentata, e quando si trova una coppia uguale si pronuncia il nome della figura due volte consecutive (es. neve-neve).
Nel caso in cui il bambino non riuscisse a pronunciare correttamente la parola al primo tentativo, l’adulto dà il modello corretto e chiede al bambino di ripetere; se il bambino non riesce a produrre correttamente il fonema target nella parola al secondo tentativo, gli si dà un feedback che il fonema non è stato pronunciato correttamente (es. “Ci sei quasi, ci riproviamo dopo”) e si prosegue con il gioco. Invece, se il bambino pronuncia il fonema correttamente all’interno della parola, bisogna elogiarlo e fargli capire che è stato in grado di ripetere la parola correttamente.
Terza attività, produzione dei suoni in frase: “Ripeti la frase con fantasia”
Per allenare la produzione dei fonemi /f/ e /v/ in frase si può creare un’attività in cui si deve ripetere sempre la stessa frase cambiando però il finale.
Per esempio per la produzione del fonema /f/ in frase, si può scegliere come frase da ripetere “Nella pentola sopra il fuoco, lo chef Baffone sta cuocendo…”. Si disegna nella parte alta di un foglio uno chef e nella parte restante dieci pentole sopra il fuoco. A turno l’adulto e il bambino dovranno ripetere la frase, scegliere cosa lo chef sta cucinando e disegnarlo nella pentola.
Per la produzione del fonema /v/ invece a turno l’adulto e il bambino potranno disegnare una cosa da bere e ripetere la frase “Io bevo…” (es. “Io bevo il succo”), magari usando anche la fantasia e inventando nuove bibite.
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