Tre attività per allenare la produzione dei suoni /ci/ e /gi/ in contesto domestico
La riabilitazione logopedica è un processo di apprendimento che ha bisogno di tempo e costanza, quindi, quando si intraprende un percorso di trattamento logopedico, è necessario che il lavoro in studio, eseguito con il professionista, venga accompagnato a casa dalla famiglia attraverso un allenamento quotidiano (pochi minuti di allenamento al giorno ma tutti i giorni).
In genere la logopedista di riferimento propone già delle attività da svolgere a casa per far allenare il bambino sulla produzione del suono che ha difficoltà a pronunciare.
Ma, se sei un genitore in cerca di nuove attività da proporre a tuo figlio, sei nel posto giusto!
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Come avviene l’apprendimento di un suono nuovo?
Prima di cercare giochi e attività, è utile sapere che l’apprendimento di un nuovo suono avviene in varie fasi. Di alcune fasi se ne può occupare solo la logopedista, invece in altre è necessaria la collaborazione della famiglia.
Il primo passo è quello di far riconoscere, a livello percettivo, al bambino il nuovo suono e imparare a distinguerlo dal suono con il quale lo sostituisce.
Il secondo passo è quello di insegnare al bambino lo schema articolatorio necessario per la corretta pronuncia del suono.
I primi due passaggi verranno svolti in seduta dalla logopedista: è indispensabile e fondamentale che l’impostazione del suono venga svolto da una figura competente.
La durata dei primi due passaggi non è uguale per tutti i bambini: a qualche bimbo basta una o due sedute, mentre altri bimbi hanno bisogno di maggior tempo. Il secondo passaggio è quello che richiede maggior impegno e sforzo da parte del bambino, quindi quest’ultimo va incoraggiato e non bisogna avere fretta.
Una volta che lo schema articolatorio è stato appreso, va allenata la produzione del suono in sillaba, in posizione iniziale di parola, in posizione mediana di parola e in frase. Ed è proprio qui, dopo l’apprendimento dello schema articolatorio, che il genitore può aiutare il proprio bambino ad allenarsi a casa.
L’ultima fase consiste nel generalizzare la corretta produzione del suono durante l’eloquio. Il bambino inizierà a produrre saltuariamente il suono in modo corretto durante l’eloquio quando riuscirà a ripetere senza fatica le parole con il suono target. A questo punto è utile che l’adulto corregga il bambino durante il suo linguaggio spontaneo, ma le correzioni non devono essere sotto forma di rimprovero e bisogna individuare i momenti adeguati per farle.
Tre attività per allenare la produzione dei suoni /ci/ e /gi/
I suoni /ci/ (“ciao, ciuccio, cerchio…”, suono dolce) e /gi/ (“gelato, giostra, girasole…” suono dolce) sono entrambi suoni palato-alveolari (la lingua entra in contatto con la parte anteriore del palato) e affricati (un breve “stop” precede un suono prodotto dalla “frizione” dell’aria che passa attraverso le strutture articolatorie coinvolte), si distinguono l’uno dall’altro per il tratto di sonorità ossia il suono /ci/ è un suono sordo quindi viene prodotto senza vibrazione delle corde vocali, e il suono /gi/ è un suono sonoro quindi viene prodotto con vibrazione delle corde vocali (per percepire l’assenza o la presenza della vibrazione è sufficiente appoggiare una mano sul collo).
Si presentano generalmente, nell’inventario fonetico del bambino, tra i 30 e i 48 mesi.
Prima attività, produzione del suono /ci/ in posizione iniziale: “La tombola”
Per allenare la produzione del fonema /ci/ in posizione iniziale di parole (ossia quando le parole iniziano con il suono /ci/) possiamo utilizzare il classico gioco della tombola, formata però non da numeri ma da immagini i cui nomi iniziano tutti con il suono target.
E’ necessario preparare il materiale (in allegato) ritagliando le cartelle della tombola e le singole immagini da pescare. Ogni giocatore sceglie la sua cartella mentre le immagini da pescare vanno posizionate sul tavolo capovolte a faccia in giù. Si pesca una figurina per uno, si dice il nome della figurina (ricordando al bambino che il nome dell’immagine inizia con il suono /ci/), si vede chi è in possesso di quell’immagine e si posiziona la figurina sulla cartella nella casella corrispondente. Nel caso in cui il bambino non riuscisse a ripetere correttamente la parola con il suono target, si chiederà al bambino di provare a ripetere la parola (consiglio un massimo di tre ripetizioni); è importante dare un feedback reale al bambino sul fatto se sia riuscito a produrre correttamente la parola oppure no (“Bravo! Ce l’hai fatta!”, “Ci sei quasi, riprova”, “Lo so è difficile ma ci sei quasi, ci riproviamo in un altro momento”). Vince il giocatore che per primo completa la sua cartella trovando tutte le figurine.
Seconda attività, produzione del suono /gi/ in posizione iniziale e mediana di parola: “Indovinelli”
Per allenare la produzione del fonema /gi/ propongo il gioco degli indovinelli. Per iniziare, è necessario preparare il materiale (in allegato): ci sono delle tessere su cui sono rappresentati un pacco regalo e un’immagine, ritagliate le tessere , piegatele a metà e incollate le due metà in modo tale che su una faccia della tessera ci sia il pacco regalo e sull’altra faccia ci sia l’immagine. Una volta preparato il materiale, disponete tutte le tessere sul tavolo con il disegno del pacco regalo rivolto verso l’alto nascondendo così tutte le immagini. Le immagini sono disegni i cui nomi iniziano con il suono /gi/ o lo contengono. Un giocatore alla volta pesca una figurina senza far vedere l’immagine all’avversario; una volta vista l’immagine, il giocatore deve dare degli indizi riguardanti l’immagine della figurina e l’altro giocatore deve cercare di indovinare di cosa si tratta. Vince chi alla fine è riuscito a risolvere più indovinelli.
Anche in questo gioco, come in quello precedente, nel caso in cui il bambino non riuscisse a pronunciare correttamente il suono target all’interno del nome del disegno , si chiederà al bambino di provare a ripetere la parola per un massimo di tre ripetizioni. Anche qui è importante dare un feedback reale al bambino sul fatto se sia riuscito a produrre correttamente la parola oppure no, come spiegato nell’attività precedente.
Terza attività, produzione dei suoni /ci/ e /gi/ in eloquio: “Raccontami”
Il processo di generalizzazione, ossia la produzione corretta del fonema target durante l’eloquio spontaneo, non è immediato. Anche se il bambino è in grado di produrre correttamente il fonema durante le attività strutturate, non riuscirà a produrlo correttamente subito e in automatico anche durante il parlato, ci vorrà un po’ di tempo. Quando il bambino mostra di non aver difficoltà a produrre il fonema target durante le attività strutturate, consiglio di stimolare la generalizzazione del suono in eloquio spontaneo svolgendo la seguente attività: ogni giorno l’adulto dedicherà una decina di minuti di ascolto al bambino, il quale dovrà raccontare un episodio della sua giornata; prima di iniziare si spiegherà al bambino che si dovrà ricordare di produrre correttamente il fonema target e, nel caso in cui si dimenticasse, l’adulto glielo ricorderà e proveranno insieme a ripetere la frase contenente la parola o le parole con il suono interessato. E’ molto importante che il bambino svolga questa attività con un adulto con cui si senta a suo agio in modo tale che le correzioni non diventino un momento di frustrazione.
Elogiate il bambino ogni volta che è in grado di produrre correttamente il suono durante il parlato.
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