Tre attività in movimento. Bambini 2+
Nel precedente articolo “Lo sport in bambini e adolescenti. Perché è tanto importante?” abbiamo affrontato l’argomento dello sport nella crescita di bambini e adolescenti.
Ora vorrei vedere insieme a voi alcuni esempi di attività in movimento da fare insieme ai bimbi dai 2 anni in su. Le attività che vi propongo sono attività che svolgo quotidianamente nel mio lavoro e che ho preso dal libro “150 giochi in movimento”.
Dove sono?
Per fare questo gioco ci servono un tappeto, una benda, un oggetto morbido tipo pelouche, una penna di metallo o altro oggetto freddo, un giocattolo ruvido, una penna liscia e una matita appuntita per le varianti.
Si inizia bendando il bambino e posizionandolo sul tappeto, in modo che sia comodo e rilassato. Si tocca il bimbo, inizialmente in modo deciso, in un punto e gli si chiede se è stato toccato e dove. Progressivamente si rende il tocco più leggero, così che richieda maggiore attenzione per essere percepito. All’aumentare dell’età del bambino si può richiedere maggiore precisione.
Possono essere variati gli stimoli, come morbido, liscio, ruvido, freddo, ecc.
Il bambino può dire dove è stato toccato mostrando la parte o verbalizzandola. Si può inoltre variare la velocità con cui vengono proposti gli stimoli.
Si può giocare in modalità individuale o di gruppo. Nella modalità di gruppo si può chiedere ai bambini di giocare tra loro supervisionati, scambiando le coppie.
Il gioco può durare da pochi minuti per i bambini più piccoli con importanti difficoltà attentive e percettive a 15 minuti circa, soprattutto se si gioca in piccolo gruppo.
Gli obiettivi di questa attività sono promuovere la capacità di ascolto del proprio corpo e l’attenzione.
Musica e … stop!
Per fare questo gioco dobbiamo scegliere una musica gradita al bambino o ai bambini. È un’attività che si può svolgere in modalità individuale o di gruppo.
Come materiali ci occorrono un grande tappeto, materassino o cuscino, sedie o spazi definiti dove fermare il movimento. Quando il piccolo ha appreso il gioco è sufficiente uno spazio adeguato per correre e fermarsi senza farsi male.
Inizialmente dobbiamo disporre il grande tappeto, materassino o cuscino al centro della stanza. Successivamente inseriamo di sottofondo una musica che piace al bambino e invitiamolo a ballare, correre, saltare, ecc. Interrompiamo improvvisamente la musica e chiediamo al bambino di tuffarsi sul tappeto, materassino o cuscino e di riprendere a ballare solo quando la musica riparte.
Si possono inoltre utilizzare altri spazi definiti come sedie e cerchi sul pavimento dove chiedere al bambino di fermarsi al cessare della musica.
Per variare il gioco si può chiedere al bambino di inventare tre o più modi differenti di tuffarsi (o sedersi o fermarsi) e dare a questi un nome. Al fermarsi della musica l’adulto dirà il nome del tuffo richiesto e il bambino dovrà tuffarsi in maniera corretta.
L’attività può durare da 5 a 20 minuti, soprattutto se viene svolta in gruppo.
Gli obiettivi sono favorire l’attenzione, l’inibizione, la percezione del contrasto in movimento/fermo.
- Gli alberi
Questo gioco si può fare sia in modalità individuale che di gruppo.
La prima cosa che ci serve è la fantasia per proporre storie adeguate. Noi racconteremo una storia e il bambino dovrà imitare le posizioni delle braccia suggerite nei vari movimenti della storia.
Ad esempio si può inventare la storia dell’albero che in primavera allunga i rami (braccia che progressivamente si flettono in alto) in su, sempre più verso il cielo; poi il sole (cerchio con le braccia) scalda i rami (i bambini si fanno aria con le mani a mo’ di ventaglio) e spuntano i fiorellini (mani si aprono e si chiudono nello spazio). In primavera ed estate l’albero diventa grande (braccia che si aprono su tutti i piani dello spazio) e fa le foglie (mani giunte). In autunno però arriva il vento che sbatte i rami da una parte all’altra (braccia che si muovono a destra e a sinistra) e fa cadere le foglie (braccia che cadono più volte). A volte, prima di cadere, le foglie volano un po’ (mani giunte che scendono piano con movimento sinusoidale), altre si sparpagliano (braccia che si muovono lentamente in tutte le direzioni), altre vengono mosse velocemente dal vento (braccia che si muovono rapidamente in tutte le direzioni). Alla fine dell’autunno le foglie sono tutte per terra (mani sul pavimento). L’albero ha freddo (i bambini si stringono con le braccia).
Attenzione che per tutto il gioco le radici (i piedi) son ben stabili.
Per variare il gioco si può disegnare su un grande cartellone la forma dell’albero con i suoi rami, ovvero del bambino con le braccia in alto. Oppure chiedere al bambino di rappresentare la storia mimata.
Per fare quest’attività ci servono almeno 15 minuti. Se si abbina il disegno anche mezz’ora.
Gli obiettivi del gioco sono favorire la capacità di imitazione, la capacità di orientare nello spazio gli arti superiori e la singolarizzazione del movimento di questi rispetto al resto del corpo.
Nel prossimo articolo porterò ulteriori esempi di attività in movimento. Quindi se vi interessa saperne di più continuate a seguirci per rimanere aggiornati!
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Bibliografia
Colina D., 150 Giochi in movimento. Potenziare i prerequisiti motori-prassici per lapprendimento, Erickson
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