29 Settembre 2022

Tre attività per allenare la produzione dei suoni /p/ e /b/ in contesto domestico

Sei un genitore con un bimbo tra i 3 e i 6 anni che segue un percorso logopedico perché non sa pronunciare bene alcuni suoni p e b? Vorresti far allenare tuo figlio a casa nella produzione dei suoni? Vorresti trovare altre attività da proporre al tuo bambino oltre quelle che il/la logopedista di riferimento consiglia già di fare a casa?

Caro genitore ti trovi nel posto giusto! Questo è il primo di una serie di articoli che hanno lo scopo di aiutarti nel trovare diversi giochi e attività da fare insieme a tuo figlio, per farlo allenare nella produzione dei suoni che ancora non è in grado di pronunciare correttamente.

Quando si intraprende un percorso riabilitativo, e quindi anche un percorso logopedico che si occupa di riabilitazione del linguaggio, sarebbe indispensabile, oltre alla seduta di trattamento settimanale in studio, fare allenamento quotidiano in contesto domestico per circa quindici minuti al giorno.

La riabilitazione logopedica non è qualcosa di automatico ma un processo di apprendimento che ha bisogno di tempo e costanza, di conseguenza è necessario che venga accompagnato in studio dal professionista e a casa dalla famiglia attraverso un allenamento quotidiano (pochi minuti di allenamento al giorno ma tutti i giorni).

Come avviene l’apprendimento di un suono nuovo?

Il primo passo è quello di far riconoscere, a livello percettivo, al bambino il nuovo suono e imparare a distinguerlo dal suono con il quale lo sostituisce.

Il secondo passo è quello di insegnare al bambino lo schema articolatorio necessario per la corretta pronuncia del suono.

I primi due passaggi verranno svolti in seduta dalla logopedista: è indispensabile e fondamentale che l’impostazione del suono venga svolto da una figura competente.

La durata dei primi due passaggi non è uguale per tutti i bambini: a qualche bimbo basta una o due sedute, mentre altri bimbi hanno bisogno di maggior tempo. Il secondo passaggio è quello che richiede maggior impegno e sforzo da parte del bambino, quindi quest’ultimo va incoraggiato e non bisogna avere fretta.

Una volta che lo schema articolatorio è stato appreso, va allenata la produzione del suono in sillaba, in posizione iniziale di parola, in posizione mediana di parola e in frase. Ed è proprio qui, dopo l’apprendimento dello schema articolatorio, che il genitore può aiutare il proprio bambino ad allenarsi a casa.

L’ultima fase consiste nel generalizzare la corretta produzione del suono durante l’eloquio. Il bambino inizierà a produrre saltuariamente il suono in modo corretto durante l’eloquio quando riuscirà a ripetere senza fatica le parole con il suono target. A questo punto è utile che l’adulto corregga il bambino durante il suo linguaggio spontaneo, ma le correzioni non devono essere sotto forma di rimprovero e bisogna individuare i momenti adeguati per farle.

Caro genitore, adesso che sai quando è il momento di dare il tuo contributo per aiutare il tuo bambino ad imparare la corretta pronuncia dei suoni, armati di spirito gioioso e giocoso e vediamo insieme le prime attività.

Tre attività per allenare la produzione dei suoni p e b

I suoni p e b sono entrambi suoni bilabiali (le labbra si toccano per produrre questi suoni) e occlusivi (vengono prodotti con un’ esplosione d’aria), si distinguono l’uno dall’altro per il tratto di sonorità ossia il suono p è un suono sordo quindi viene prodotto senza vibrazione delle corde vocali, e il suono b è un suono sonoro quindi viene prodotto con vibrazione delle corde vocali (per percepire l’assenza o la presenza della vibrazione è sufficiente appoggiare una mano sul collo).

Si presentano generalmente, nell’inventario fonetico del bambino, tra i 24 e i 30 mesi.

Prima attività, produzione dei suoni in sillaba: “Basta volersi divertire”

Per allenare la produzione dei suoni p e b in sillaba occorre solo avere voglia di divertirsi. Si può associare l’allenamento al divertimento individuando tutti i giochi con turnazione presenti in contesto domestico, e chiedendo al bambino di ripetere le sillabe con il suono target prima di ogni suo turno.

Se scegliamo per esempio il gioco del bowling, prima di lanciare la palla per far cadere i birilli il bambino e l’adulto dovranno ripetere le sillabe con il fonema target. In questo modo l’allenamento per il bambino diventa piacevole e divertente.

Seconda attività, produzione dei suoni in posizione iniziale di parola: “Il gioco dei tre bicchieri”

Il materiale che serve per questa attività è molto semplice: tre bicchieri di plastica , figurine rappresentanti disegni con nomi che iniziano con i suoni p e b( in allegato all’articolo) e un occhio super attento.

Si sceglie il fonema target e il gruppo di figurine corrispondenti. Si dispongono i tre bicchieri di plastica in fila e si nasconde una figurina del gruppo sotto il bicchiere centrale. Al via l’adulto sposta, più o meno velocemente, i bicchieri cambiandoli di posizione per più volte e il bambino deve tenere d’occhio il bicchiere con sotto la figurina, che dovrà indicare quando l’adulto si fermerà. Se il bambino riesce a individuare il bicchiere con la figurina, dovrà denominare l’immagine rappresentata sopra, allenandosi così nella produzione del fonema target in posizione iniziale di parola.

Terza attività, produzione dei suoni in frase: “Ascolta e disegna”

Per questa attività (consigliata per i bambini amanti del disegno) servono dei fogli bianchi e degli strumenti per colorare come pennarelli, matite colorate, pastelli a cera.

L’attività consiste nel leggere una frase al bambino il quale deve rappresentare con un disegno quanto detto dalla frase. Per esempio se la frase è “Il papà lancia la palla”, il bambino dovrà disegnare la figura del papà che lancia una palla. Una volta fatto il disegno, l’adulto chiederà al bambino di descrivere quanto disegnato o di ripetere la frase. Tutte le frasi devono contenere parole con i fonemi target così da permettere al bambino di allenarsi a produrre il suono durante la produzione di una frase (in allegato un elenco di frasi contenenti i fonemi /p/ e /b/).

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