SOS COMPITI – L’ ingresso alle scuole medie
L’ ingresso alle scuole medie è un momento molto delicato, vediamo come affrontarlo al meglio
Mi chiamo Auggie Pullman, l’anno prossimo comincio la prima media e siccome non sono mai stato in una vera scuola sono davvero pietrificato.
Inizia così il film Wonder, tratto dall’omonimo romanzo di R. J. Palacio, che racconta la storia di un ragazzino speciale e del suo ingresso a scuola. Per August Pullman l’ingresso alle scuole medie è davvero un passo importante.
Non essendo mai andato a scuola vive la duplice emozione dell’inizio del cammino scolastico e l’inserimento in un ambiente ricco di preadolescenti, cioè di bambini che si stanno affacciando all’adolescenza vera e propria e che vivono una serie di cambiamenti fisici e psicologici che li portano ad essere più attenti agli altri e ai giudizi dei compagni.
L’ ingresso alle scuole medie, in tutto il mondo, è vissuta dagli studenti con curiosità e gioia, ma anche ansia e paura, sia per il carico di studio che per le relazioni tra pari.
Che cosa cambia tra scuola primaria e scuola secondaria?
1) I professori
Il problema numero uno per i vostri figli è che non avranno più le maestre ma i temuti professori. Già il termine professore denota un senso di autorità maggiore e il fatto di dover dare del “lei” e non del “tu” ai docenti porta i ragazzi a dover assumere maggior consapevolezza del rispetto verso l’adulto e del suo ruolo.
Le maestre instaurano con i bambini un rapporto più materno e accudente e gradualmente abituano gli alunni all’autorevolezza dell’adulto. I professori, invece, si aspettano dagli studenti rispetto già all’ingresso delle scuole medie e non impostano la relazione con loro in modo materno. Alle scuole medie la gerarchia professore-studente diventa più chiara, per preparare i ragazzi all’ingresso delle scuole secondarie di secondo grado.
Come genitori, bisogna prestare attenzione a come avviene l’ingresso alle scuole medie, cercando di supportare i propri figli nell’inserimento e aiutandoli a comprendere come relazionarsi con l’adulto.
2) Gli studenti
Un altro importante sviluppo nel percorso scolastico è dato dai compagni. Come abbiamo già detto, in questa fase si assiste al passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza vera e propria, con i tempi di ciascuno.
Ci sono ragazze e ragazzi che raggiungono lo sviluppo e la maturità sessuale già durante le scuole medie e chi invece rimane ancora un po’ bimbo fino all’ingresso delle scuole superiori. Per questo motivo si possono creare delle situazioni di imbarazzo tra i compagni e anche gruppi di ragazzini popolari e non. In parte sta agli insegnanti cercare di mantenere un clima sereno nelle classi, creando un ambiente accogliente e che valorizzi le caratteristiche di ciascuno.
Il ruolo del genitore in questa fase è sempre quello di ascoltare i propri figli e di prestare attenzione ai cambiamenti che si notano a casa. Con l’inizio delle medie è normale notare un po’ di ansia e curiosità, ed è importante mantenere un buon dialogo e cercare di ascoltare i ragazzi dando delle sfumature diverse rispetto a ciò che li spaventa o che li agita.
3) L’impegno scolastico
Rispetto alla scuola primaria, durante la secondaria aumentano sempre più le aspettative dei docenti. Il carico di studio è maggiore ed è richiesta anche una capacità di elaborazione attiva del materiale. Non basta più riportare le parole della maestra ma è necessario saper creare dei collegamenti tra le materie e acquisire delle competenze trasversali. Il principale obiettivo che si può raggiungere durante le scuole medie è la completa autonomia, intesa come capacità degli studenti di organizzare, elaborare e studiare il materiale assegnato dai docenti senza il bisogno costante della presenza dell’adulto.
Questo non significa non interessarsi più del mondo scolastico dei propri figli, ma spingerli verso un’autonomia crescente che li aiuti ad acquisire anche consapevolezza delle proprie capacità cognitive e dei propri tempi di studio. Troppe volte ci sono genitori che assistono i figli nei compiti fino all’esame di maturità. Il ruolo del genitore non deve mai essere quello di studiare per il figlio, ma di accompagnarlo nel percorso scolastico supervisionandolo nei primi anni e lasciandogli libertà di espressione man mano che il cammino scolastico procede.
4) Gli interessi
Durante la scuola primaria i bambini scelgono delle attività extra scolastiche e scolastiche guidate dai genitori. Diventando grandi, invece, cercano sempre più di scegliere in base ai propri gusti e alle proprie passioni. Arrivati alle medie i ragazzi mettono un po’ in discussione le proprie passioni e i propri interessi, cercando nuove strade spinti anche dalle amicizie. È importante in questa fase assecondare i desideri dei propri figli, quando possibile, senza perdere però l’attenzione verso la scuola.
Ci sono ragazzi che studiano troppo costantemente e si perdono tutte le esperienze di gioco e di aggregazione della loro età, e altri che al contrario non studiano e passano le loro giornate a fare quello che vogliono. Bisogna trovare un equilibrio tra scuola e ambiente esterno, è importante insegnare a coltivare le proprie passioni anche durante gli studi, altrimenti si creeranno super studenti incapaci di fare altro, oppure ragazzi alternativi senza diploma.
5) Il rapporto con i genitori
Ci sono bambini che già durante la scuola primaria mettono a dura prova la pazienza dei propri genitori, e altri invece che sono sempre stati super bravi. Eppure con l’ingresso alle scuole medie cambia anche il rapporto genitori figli perché i ragazzi vogliono sempre più seguire le loro idee e si avvicinano al mondo dell’adolescenza.
È bene agevolare il passaggio all’autonomia scolastica rimanendo fermi sull’importanza della scuola ma lasciando libertà d’azione. Quando si cerca di creare una propria identità possono capitare anche degli scivoloni, e nel caso della scuola questi sono rappresentati dalle insufficienze e dalle note disciplinari. Non allarmatevi eccessivamente al primo 5, ma date il giusto peso al voto e piuttosto stimolate la riflessione sul perché dell’insufficienza per aiutare vostro figlio a comprendere cosa fare per ottenere risultati migliori e più soddisfacenti per lui.
Insomma, l’ingresso alle scuole medie non è proprio una passeggiata, ma sicuramente è un’esperienza positiva e che porterà dei bellissimi cambiamenti.
E’ divertente vedere come a volte ci si preoccupa molto di qualcosa che non è niente.
Auggie Pullman
Approfondisci nel Blog: “I genitori dei figli adolescenti e la scuola”