Serata sullo sviluppo del linguaggio nel bambino
Il linguaggio è un sistema comunicativo di straordinaria complessità
L. Camaioni
Venerdì 18 maggio 2018, in collaborazione con le Scuole dell’Infanzia Maria Bambina e Giovanni XXIII di Meda si è svolta la seconda serata di approfondimento per genitori e insegnanti sulla tematica del linguaggio: “Lo sviluppo del linguaggio nel bambino: come si sviluppa nei primi anni di vita.
La serata è stata condotta dalla Dott.ssa Loredana Zurolo logopedista del Centro Ieled di Meda
Nella prima parte dell’incontro la Dott.ssa Zurolo ha introdotto il linguaggio e la sua funzione; il bambino è un soggetto attivo nell’apprendimento di questo complesso sistema comunicativo.
Sono stati evidenziati 3 elementi fondamentali per comunicare:
- L’alternanza dei turni e imitazione
- Attenzione condivisa
- Gioco appropriato
L’incontro è proseguito con la condivisione delle tappe dello sviluppo del linguaggio dalle prime settimane di vita del bambino fino ai 38 mesi: sono stati illustrati lo stadio prelinguistico, lo stadio delle abilità pre-verbali, lo stadio delle prime parole, lo stadio delle prime frasi, e lo stadio delle espansioni dei significati
Nella seconda parte della serata sul linguaggio, la Dott.ssa Zurolo ha esposto le attività che è possibile fare con i bambini, per stimolare la produzione vocale. Circa il 10% dei bambini italiani, tra i 12 e i 36 mesi ha un linguaggio immaturo o non parla ( ‹50 parole o non compone frasi). Per questo motivo può essere molto utile conoscere le attività che possono incrementare tale abilità.
Le attività presentate variano in base all’età del bambino e alla fase di sviluppo. Per saperne di più potete visitare la nostra rubrica Let’s play!
A volte purtroppo queste attività non sono sufficienti per far emergere il linguaggio, la Dott.ssa Zurolo ha aiutato insegnanti e i genitori a comprendere quando è necessario rivolgersi agli specialisti. Trovate riassunte nella seguente tabelle le indicazioni di massima che potete seguire.
Prima dei 12 mesi | Non si gira se viene chiamato per nome |
A 12 mesi | Non produce suoni |
A 15 mesi | Non guarda e non indica oggetti o usa meno di 3 parole |
A 16 mesi | Il gesto di indicare è assente |
Tra i 18 e i 24 mesi | Sembra che non comprenda ciò che gli viene detto |
A 18 mesi | Non dice semplici parole |
A 24 mesi | Non indica le immagini o le parti del corpo |
Non produce 25 parole | |
A 30 mesi | Non risponde con la voce o non muove la testa in risposta a domande |
Tra 24 e 36 mesi | Ridotto repertorio linguistico (<50 parole) |
A 36 mesi | Non comprende preposizioni o azioni |
Non segue due comandi dati in successione | |
Non chiede le cose | |
Risponde ripetendo le domande | |
Si assiste ad una regressione del linguaggio |
Nel caso in cui ci si trovi di fronte a tali situazioni è bene contattare gli specialisti di riferimento.
Gli specialisti per i disturbi del linguaggio e della comunicazione sono il medico Neuropsichiatra Infantile ed il medico Foniatra.
Questi attraverso un lavoro di equipe che coinvolge le figure professionali dello Psicologo, Logopedistae TNPEE, procederanno ad eseguire l’osservazione e l’inquadramento diagnostico del bambino e ad indicarvi il percorso terapeutico per lui più indicato.
Al termine della serata genitori ed insegnanti hanno ricevuto il materiale informativo per inidividuare i campanelli di allarme nei bambini di 3, 4 e 5 anni.
Per Approfondire: I campenelli d’allarme
Se siete interessati a ricevere il materiale inforativo o ad organizzare una serata presso la vostra scuola, potete scrivere una mail a info@ieledmeda.it.