La routine per i bambini ai tempi del coronavirus
La routine per i bambini è tutto…anche ai tempi del coronavirus.
La mia bambina ha 4 anni, due genitori che lavorano a tempo pieno e un fratellino arrivato da soli 8 mesi.
La routine per i bambini è quella solida roccia che dà sicurezza. A volte apparentemente monotona e ripetitiva ma, per i bambini tra i 3 i 6 anni, avere la certezza di conoscere cosa accade, quasi minuto per minuto, diventa fondamentale per gestire il trascorrere del tempo, la separazione dalle figure di accudimento, le abitudini familiari dalle quali sono assorbiti.
Ogni mattina per la mia bambina funziona così: “adesso vado all’asilo e oggi vengono a prendermi i nonni! Domani invece mamma…” e così via ogni mattina, con le informazioni in suo possesso, creiamo la certezza della giornata e dello scorrere della settimana.
Basti pensare all’organizzazione della scuola dell’infanzia, che si basa proprio sull’aiutare i bambini a scandire il trascorre della giornata scolastica con ciò che accade prima e ciò che accade dopo: si arriva a scuola, si fanno i saluti, si gioca, si fanno le attività, si va in bagno, si pranza…e così via. Finché, al pomeriggio o alla sera, mamma e papà arrivano sempre.
Possono sembrare cose scontate, ma qualsiasi genitori di un bambino di questa età sa che di scontato non c’è nulla. Serve tempo, servono energie e spesso anche sacrifici per aiutare il proprio bimbo a creare la routine che porta alla sicurezza.
Al termine di settimane dense di routine ma anche di tanto tempo fuori casa, ogni sabato mattina la domanda felice della mia bambina – fino a meno di 3 settimane fa – era “Mamma, ma oggi stiamo in casa tutto il giorno???” e al mio “sì” rilassato seguivano salti di gioia e abbracci. Salti di gioia e abbracci a dimostrazione di quanto i bambini, in attivo tutta la settimana, sentano forte il desiderio di vivere la propria casa, i propri spazi, i propri giochi, i propri genitori, senza orologio o telefono in mano. Ed ero arrivata anche io ad attendere il sabato mattina e quella domanda, ormai solita, come qualcosa di rassicurante.
Poi è arrivato marzo 2020. Momento in cui, passata l’onda emotiva dell’inserimento a settembre alla scuola dell’infanzia, il delicato rientro dopo le lunghe vacanze di natale, momento di apparente quiete, tutto è stato stravolto dall’arrivo di qualcosa che lento lento, tra timori e tante domande, è scoppiato nella quotidianità di tutti: l’insorgere del Coronavirus (COVID-19), definito ad oggi – 11 marzo 2020 – dall’OSM (Organizzazione Mondiale della Sanità) come una vera e propria pandemia, che sta affliggendo la vita di ciascuno, in modo diretto o indiretto. Una pandemia. Qualcosa da non sottovalutare.
Ed ecco che da un giorno all’altro tutta la routine viene stravolta: basta scuola, basta attività sportive, basta attività ludiche, basta incontri con amici e parenti, basta ore al parco tra altalene e scivoli, basta corse in bicicletta.
Tutto ciò che sembrava normale, che faceva parte della routine tanto dei bambini, come degli adulti che si occupano di loro – genitori quanto nonni – viene drasticamente interrotto.
Dopo i primi giorni di euforia per i bambini (niente scuola…praticamente un sabato continuo in cui “stare a casa tutto il giorno”) e di infinite domande per i grandi, è arrivato, forse troppo in fretta, il bisogno importante di non “vivere più alla giornata” tamponando lo scorrere del tempo, ma di rimboccarsi le maniche per aiutare realmente anche i piccoli a capire cosa sta succedendo e come questi avvenimenti stanno cambiando – si auspica per il minor tempo possibile – le nostre routine.
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Proviamo a rcapire come creare delle buone routine per i bambini.
Come spiego al mio bambino cosa sta succedendo?
Con la verità. Una verità che può comprendere. Provando a non creare il panico – che magari tanti adulti stanno vivendo in un turbinio di forti emozioni legate al lavoro e alla quotidianità “dei grandi” – ma spiegando con parole semplici, davvero, cosa sta accadendo. Il web è fonte ricca di video o favole che possono aiutarci in questo obiettivo, per portare anche i bambini all’acquisizione delle nuove, ma fondali norme di sicurezza igienica. Ve ne segnaliamo giusto qualcuno.
“Perché non siamo andati a scuola?”
“#CoronaVirus spiegato ai più piccoli.”
“Coronavirus: le domande dei bambini.”
Come stabilire delle routine per i bambini
- Non lasciamo la giornata al caso: condividiamo con i bambini una sorta di programma casalingo con le attività che verranno fatte: ci si sveglia, si fa colazione, ci si cambia, si gioca, si fa qualche attività, si pranza…e così via. A seconda delle attitudini e delle organizzazioni familiari (entrambi i genitori sono a casa dal lavoro? un solo genitore è a casa? i genitori sono a casa ma lavorano in versione smartworking?) che di certo non vanno sottovalutate.
- Cerchiamo di creare una continuità alle giornate: utilizziamo, quando possibile, delle attività che magari durino qualche giorno, così da creare nei bambini il desiderio di proseguirle, ad esempio essendo in arrivo la festa del papà, pensare con la mamma a un “lavoretto” da fare un pochino al giorno, una canzone da imparare o una favola da leggere.
- Farsi aiutare dalla scuola (se presente): stiamo sentendo di tutte le famiglie con bambini in età scolare in continuo impegno tra compiti da svolgere forniti tramite registro elettronico e video lezioni in diretta o in remoto da rivedere al bisogno. E per i piccolini? La gran parte delle scuole dell’infanzia, con obiettivi diversi, sta supportando le famiglie a distanza proponendo video da guardare, audio o videomessaggi delle maestre, attività da svolgere a casa. Certamente “l’obbligo” è meno vincolante rispetto alla scuola “vera e propria” dove vi sono degli obiettivi didattici da portare avanti, ma è importante guardare a questi aspetti non come un peso (“ma anche io devo fargli fare cose a casa???”) ma come una risorsa che aiuti il bambino a mantenere una continuità relazionale e di impegno con la “sua” scuola e la sua maestra.
- Un’attenzione particolare al cibo: è noto che la “noia” crea disfunzione anche nel cibo. Stare a casa porta la dispensa a continua portata di mano. Manteniamo abitudini alimentari il più possibile corrette, non creando un h24 alimentare, ma scandendo bene colazione, pranzo, merenda e cena.
- Cercare di garantire orari il più possibile abitudinari, non portando il bambino a dormire “all’infinito” la mattina, andando a letto troppo tardi la sera, per non correre il rischio di stravolgere anche le sue abitudini fisiologiche.
- Promuovere “uno strappo alla regola all’aperto”, solo se questo è possibile magari sfruttando giusto per tempi brevi, un balcone per fare delle bolle di sapone, un cortile interno alla casa per una corsa veloce in bicicletta o il giardino per 2 tiri al pallone. Torneranno i tempi delle lunghe pause all’aria aperta, tra passeggiate e bei paesaggi. Torneranno.
- Facciamoci aiutare dalle favole: molto spesso ai bambini servono discorsi meno espliciti, ma che tocchino le corde di ciò che stanno vivendo. Ecco alcuni spunti:
- Una favola semplice che sta spopolando sul web:
<<Una antica favola africana racconta del giorno in cui scoppiò un grande incendio nella foresta. Tutti gli animali abbandonarono le loro tane e scapparono spaventati. Mentre se la dava letteralmente a gambe, il leone vide un colibrì che stava volando nella direzione sbagliata. “Dove credi di andare?” – chiese il Re della Foresta – “c’è un incendio, dobbiamo scappare!”. Il colibrì rispose: “Vado al lago, per raccogliere acqua da buttare sull’incendio”. Il leone domandò prontamente: “Sarai mica impazzito? Non crederai di poter spegnere un incendio gigantesco con quattro gocce d’acqua?” Al che, il colibrì concluse: “Io faccio la mia parte”. >>
Favola africana
- “Guida galattica al Coronavirus per bambini e bambine curiose”.
- La tecnologia non sempre è nemica: in questo momento le risorse tecnologiche possono essere dei nostri, con attenzione ai tempi e alle durate, senza far sì che divengano il fulcro della giornata.
- Diversi canali TV stanno mutando il loro palinsesto per proporre ai bambini cartoni animati o attività per trascorrere qualche momento di svago.
- Alcuni animatori per bambini stanno creando delle dirette su Fb per regalare a distanza qualche momento di intrattenimento ai più piccoli.
- In questo momento Skype o le videochiamate di Whatsapp possono ridurre le distanze fisiche con nonni, zii e cuginetti di cui si inizia a sentire la mancanza.
- Utilizzare anche i tablet (sotto la supervisione di una adulto) per svolgere attività diverse dal solito, può essere una possibilità da vagliare, magari non quotidianamente.
https://ceraunamamma.it/post/20-attivita-da-fare-con-i-bambini-per-battere-la-noia
- Prendiamoci il tempo degli abbracci (nonostante tutto): con tutto ciò che stiamo sentendo che ci invita a ridurre abbracci, baci, contatti fisici, rimane importante creare con i nostri bimbi (nella tutela della loro salute) momenti di contatto e affetto, magari la sera prima di addormentarsi, sussurrando all’orecchio che nonostante le fatiche grandi, con impegno di tutti, tutto andrà bene.
Siamo certi di non aver esaurito le mille domande e i timori di tanti genitori su come creare delle routine per i bambini, ma siamo anche certi che passato questo periodo, sapremo farne tesoro, aiutando i bambini a rivivere questo pezzo della loro storia, come qualcosa che sicuramente li ha toccati ma che indubbiamente li ha anche fatti crescere un po’. E tornerà il momento in cui “quello stare a casa il sabato, tutto il giorno” ci sembrerà ancora qualcosa di regalato.