Il rilassamento per bambini: due giochi da provare
Nel precedente articolo abbiamo affrontato il tema della rabbia ed esplicitato alcune attività finalizzate al riconoscimento e alla gestione di quest’emozione, in questo articolo parleremo di rilassamento per bambini.
In questo articolo condividerò alcune attività che favoriscono il rilassamento mediante giochi volti a sollecitare in modo focalizzato alcune sensazioni corporee o ad indurre dei movimenti di alcune parti del corpo.
Sono giochi pensati soprattutto per i bimbi che sono sempre in movimento, che non stanno mai fermi e che quindi vengono descritti come agitati.
Essere in “continuo movimento”, infatti, spesso non consente al bambino di percepire il proprio corpo in quanto entità definita, con dei confini ben precisi che lo separano dall’ambiente esterno. Attraverso queste attività, quindi, si vuole sostenere anzitutto una maggiore consapevolezza corporea e sollecitare un maggiore controllo corporeo in un contesto protetto come quello ludico.
Il rilassamento per bambini è inoltre utile anche per i bimbi che vivono spesso emozioni di ansia, paura e irrequietezza, in quanto il rilassamento corporeo presuppone uno stato emotivo di tranquillità e calma.
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Il rilassamento per bambini: primo gioco
Veniamo, dunque, al primo gioco per aiutare il vostro bambino a rilassarsi e, contemporaneamente, divertirsi (sennò che gioco sarebbe?).
Questo gioco a me piace tanto chiamarlo il “gioco dell’ippopotamo-panciotto”.
Per prima cosa si chiede al piccolo di sdraiarsi per terra: su un tappeto, un materassino, qualcosa di non troppo morbido. È importante la postura supina in quanto consente al bambino di percepire il proprio peso corporeo in modo distribuito grazie alla forza di gravità: le parti percepite come leggere saranno, ad esempio, mani e piedi; quelle pesanti, invece, il bacino e la testa. La percezione del peso corporeo è già una prima forma di consapevolezza di come è fatto il nostro corpo. Potete verbalizzare e chiedere al bambino se alcune parti del corpo “pesano” più di altre, anche per iniziare ad orientare l’attenzione del piccolo sul proprio corpo.
Quindi chiedete al bambino di aprire e distendere gambe e braccia, così da trasformarsi in una stella marina sdraiata sulla sabbia del mare. Una volta che il bambino ha assunto questa posizione, può iniziare il gioco: durante il racconto della storia dell’incontro tra questa stella marina e il suo amico “ippopotamo panciotto”, che può essere rappresentato da un cuscino (ideale sono i cuscini a forma cilindrica) o anche da una palla morbida di dimensioni medie o grandi, dovete iniziare a porre la palla sopra ad un piede del bambino ed esercitare una lieve pressione. È bene “schiacciare” le parti corporee della stella marina facendo rotolare l’oggetto utilizzato (palla o cuscino cilindrico), procedendo dai piedi verso la testa: iniziate quindi con gli arti inferiori, il tronco, le braccia ed infine il volto.
Le reazioni dei bambini sono diverse: se i piccoli sono molto tesi, infatti, noterete che possono scoppiare a ridere, trattenere il respiro, restare rigidi…. La cosa importante è mantenere un tono di voce pacato, affinché il bambino sia aiutato a rilassarsi.
Supportate il passaggio dell’ippopotamo sulle varie parti corporee attraverso una descrizione di cosa state per “schiacciare”, affinché il bambino sia preparato e non si spaventi.
Potete sbizzarrirvi sul tipo di storia da raccontare: se, ad esempio, avete altri oggetti come teli o palle sensoriali, potete utilizzare anche questi materiali per stimolare la percezione corporea, creando altri elementi nella storia (es. il telo può trasformarsi in un’onda del mare che accarezza la stella marina).
È bene che, soprattutto le prime volte che eseguite questo gioco, si inizi con un racconto breve: infatti è uno sforzo attentivo per il vostro bimbo mantenersi fermi e aperti a scoprire le sensazioni corporee che gli oggetti utilizzati suscitano in lui. A molti bimbi piace poi invertire il ruolo ed essere loro a raccontare la storia e impersonare l’ippopotamo panciotto…scoprirete quanto possono essere creativi!
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Il rilassamento per bambini: secondo gioco
La seconda attività, più dinamica, consiste nel trasformarsi in oggetti o animali che vengono sospinti dalla corrente del mare: è importante utilizzare l’immagine di oggetti malleabili (es. diventare un’alga) o animali che compiono movimenti fluidi (es. il serpente) affinché il bambino sia portato a spostarsi in modo non rigido.
Vi suggerisco di accompagnare questo tipo di gioco con una “voce narrante”, che dia indicazione sui tipi di movimento da compiere: con tutto il corpo o solo con una parte (il braccio, la mano, il dito, ecc….) e dare indicazioni su come si deve spostare questo oggetto (rotolare, girare su sé stesso, ecc…). Potete ascoltare anche una musica rilassante, che favorisca l’immedesimazione nell’oggetto o nell’animale che avete scelto.
Attraverso queste due semplici attività potete favorire un rilassamento corporeo, stimolare un tipo di attenzione sostenuta sul gioco, aumentare la consapevolezza ed il controllo corporeo, ridurre lo stato di agitazione e ansia provata dal vostro piccolo…. Non vi resta che mettervi in gioco e provare a divertirvi e rilassarvi con il vostro bambino!
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