Il rientro a scuola dopo le vacanze: come aiutare i bambini a riprendere i ritmi
Le vacanze di Natale sono una boccata d’aria fresca per grandi e piccini, ci si rilassa, si può giocare di più e passare più tempo in famiglia… Il problema è il rientro a scuola!
Riemergono le difficoltà e le fatiche, magari ci si è impegnati tantissimo per recuperare le materie insufficienti durante le vacanze e ora sembra di essere al punto di partenza perché il tempo è meno, gli impegni sono di più, e si è ritornati alla routine, che ora però sta un po’ stretta.
Gennaio e Maggio sono i mesi in cui tutto può cambiare: interrogazioni di recupero, verifiche “salva-media”, decisioni sui voti in pagella e programmazione dei corsi di recupero.
I bambini e i ragazzi possono tornare dalle vacanze super riposati e non riuscire ancora a “stare al passo” con i programmi.
Come aiutare il rientro a scuola
- Dategli tempo. Il rientro a scuola è sempre un piccolo “trauma”, perché comporta una serie di doveri che in vacanza erano stati dimenticati. I bambini hanno bisogno di ritrovare da soli la loro strada e sapere che possono contare sul vostro sostegno se hanno delle difficoltà è l’aiuto più grande che potete dargli.
- Non disperatevi di fronte a delle insufficienze. Le difficoltà nelle materie per loro più complicate hanno bisogno di tanto tempo per essere superate. Sebbene un potenziamento durante le vacanze natalizie sia un grandissimo aiuto, non è detto che rientrati a scuola si riesca a mantenere il ritmo della classe. Cercate di essere di conforto e spronateli a fare sempre del loro meglio.
- Ricordatevi che i grandi cambiamenti arrivano con piccoli passi. Sembra che tutta la fatica, il tempo e l’impegno che voi e i vostri figli avete investito durante le vacanze non siano immediatamente ripagati al rientro a scuola, eppure magari vi trovate di fronte dei piccoli miglioramenti nascosti dall’ansia dell’insuccesso. I bambini fanno sempre dei piccoli passi verso dei buoni risultati, così come gli adulti. È importante riconoscerli, gratificarli e condividere con loro anche i più piccoli successi.
- Cercate di mantenere un clima sereno come quello delle vacanze. Con il rientro al lavoro è molto difficile trovare tanto tempo libero da trascorrere con i vostri figli ma basta anche pochissimo tempo di qualità per fare la differenza. Potete aiutarli a ripassare la sera mentre cucinate, o concedergli un po’ più di tempo nel weekend da dividere tra scuola e attività di svago. A ogni bambino piace passare del tempo con mamma e papà!
- Cercate di rendere tutto divertente. La scuola può essere noiosa e poco stimolante, soprattutto per i più pigri. Cercate di sdrammatizzare i bronci e i musi lunghi, e già dal risveglio mostratevi voi per primi positivi e attivi. I bambini assorbono tutto e vedere mamma e papà scocciati di andare al lavoro può in qualche modo giustificare anche la loro poca voglia di andare a scuola.
- Non abbandonateli davanti alla TV. La tentazione è fortissima, si è tutti stanchi e la sera si vorrebbe solo crollare nel letto. Continuare a partecipare alla vita e alla preparazione scolastica di bambini e ragazzi può essere però un modo per ottenere la loro collaborazione sia nello studio che in casa. Potete sempre chiedergli le tabelline o le coniugazioni dei verbi mentre apparecchiano la tavola!
- Se una materia proprio non va giù, iniziate a porvi qualche domanda. Spesso delle difficoltà specifiche in matematica o nella lettura sono sottovalutate o all’estremo opposto sminuite. Cercate sempre di mantenere uno sguardo critico e distaccato dalle tragedie, per quanto difficile possa essere. Se delle difficoltà persistono, è bene chiedere un aiuto alle insegnanti e valutare con loro come procedere. Se sentite che per vostro figlio sarebbe necessario un po’ di esercizio in più, siate i primi a chiedere alle docenti del materiale di recupero e potenziamento. Qualora i miglioramenti tardino ad arrivare contattate degli esperti che saranno in grado di aiutarvi.
- Supportateli nei cambiamenti fatti durante le vacanze. Nel tempo a casa avrete avuto sicuramente modo di osservarli fare i compiti e studiare. Soprattutto i primi anni può essere utile aiutarli a ripetere per infondergli un po’ più di fiducia e al tempo stesso per monitorare l’impegno che stanno investendo nella scuola. Potete creare dei brevi quiz serali, prima o dopo di cena, e chiedergli giusto due o tre cose per il giorno dopo. Non dovete ripartire voi dalla prima elementare e ri-studiare insieme ai vostri figli tutti i programmi, ma sapere almeno che cosa stanno studiando e dove hanno delle difficoltà sì.
- Ridete tantissimo. A volte siamo talmente preoccupati per la scuola che ci dimentichiamo di tutto il resto. È giusto rimproverare moderatamente per le insufficienze e stimolarli ad apprendere, tuttavia non facciamo diventare tutto un dramma! La somma delle ansie familiari può degenerare nel famigerato “terrore scolastico” che sfocia in pensieri di bocciatura già a Ottobre, figuratevi a Gennaio! La realtà è che si può sempre migliorare (sempre meglio farlo il prima possibile). Se avete un grande inventore in famiglia che ha deciso di non studiare nulla e ha scritto in una verifica utilizzando solo la fantasia potete, almeno per una volta, scherzarci su. Non perché lo studio non sia una cosa seria, ma sbagliando si impara. E se un “non studiare” si traduce in un “apprezziamo la fantasia”, non è detto che ciò non possa essere uno stimolo per dare di più.
- Siete stati studenti anche voi. Ricordatevi le sensazioni, le insufficienze, i successi, il vostro punto di vista ai tempi. Sarà più facile capire anche quello dei vostri figli. Ovvio, non trasformatevi in genitori paladini dei propri pargoli, ma nemmeno in giudici severi e senza pietà. Le vie di mezzo, sono sempre la soluzione migliore.