Educare alle regole
Ancora poco e l’estate entra ufficialmente nei nostri calendari e avanza a grandi passi; almeno per i bambini, perché per mamme e papà, o almeno per parecchi di loro, le tanto desiderate vacanze sono ancora lontane. E prima di godersi una meritata pausa, finalmente tutti insieme, in buona parte delle famiglie italiane c’è un ultimo, notevole, sforzo organizzativo da affrontare, quello di decidere dove e come “collocare” i figli. L’obiettivo da raggiungere è quello di far sì che i propri bambini e adolescenti vivano un’estate serena. C’è chi frequenterà un campus estivo, chi vari corsi, chi starà con i nonni e chi ancora con una baby sitter… Ecco allora che questo articolo può essere di supporto a tutte quelle persone che avranno a che fare con i bambini e i ragazzi.
E’ molto bella la parola educare. Essa deriva da educere che significa guidare senza soffocare. E per farlo senza perdere la rotta occorre, ovviamente, che ci siano dei punti di riferimento solidi, che possano fungere da guida. Sono dunque necessarie delle regole nell’educazione dei bambini, che possano aiutarli a crescere e sperimentare, fornendo loro un contesto sicuro in cui muoversi. L’importanza delle regole nell’educazione è un tema sempre molto attuale e non si deve correre il rischio che, con l’estate, vadano anch’esse in vacanza. Ecco perché mi rivolgo anche a tutte quelle persone che nei mesi estivi “educheranno” i ragazzi, nonni compresi.
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Perché servono le regole?
Spesso la parola “regola” crea dubbi, ansia, apre interrogativi sulla capacità dell’adulto di decidere quali porre e in che modo. Cominciamo a fare chiarezza su alcuni aspetti.
Per partire con il piede giusto è bene tenere presente che ci sono delle caratteristiche generali che vanno considerate quando si parla di regole da dare ai bambini, più precisamente le regole devono essere:
- poche: non serve una serie infinita di regole che renderebbe difficile ricordarle e, soprattutto, applicarle;
- semplici: perché si possano capire e ricordare facilmente;
- formulate in modo chiaro: a volte vengono date per scontate, mentre il fatto di dirle e precisarle con chiarezza aiuta a migliorare la comprensione;
- poste, ogni volta che si può, al positivo: ad esempio “quando siamo al parco giochi stai sempre dove posso vederti” e non “quando siamo al parco giochi non devi sparire dalla mia vista”. In questo modo date al bambino l’informazione giusta su cosa vi aspettate da lui, evitando di creare resistenza che può portare ad una certa oppositività da parte sua;
- giuste perché i bambini sentono anche istintivamente che sono pensate per il loro bene. Per questo possono essere più disponibili ad accettarle e rispettarle.
Molto importante è che quando i bambini rispettano le regole è bene riconoscerglielo, lodarli per questo, anche in modo semplice, senza troppa enfasi, ma dicendo e facendo sentire che siete orgogliosi di loro. Questo li gratificherà molto di più di qualsiasi regalo e li motiverà a comportarsi bene anche le volte successive.
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Come vanno scelte?
Inizialmente è l’adulto che le sceglie. Se siete genitori le sceglierete assieme; se educatori si condivideranno con i colleghi, ma poi vanno viste con calma anche insieme ai ragazzi. Servono tranquillità e oggettività per sceglierle nel modo migliore e più adatto all’età e alla situazione in cui vivono i vostri ragazzi.
Quante regole?
Non servono molte regole, ciò che è importante è avere ben chiaro quelle fondamentali:
- l’ubbidienza, l’ascoltare e il fidarsi che parte dall’ascolto dei genitori, famigliari, insegnanti che conoscono e che vogliono bene al bambino;
- il rispetto per le persone, gli animali, le cose, il tempo e lo spazio altrui;
- il comportamento corretto a casa, a scuola, in vacanza, in casa d’altri, nei luoghi pubblici…;
- gli orari del mattino, dei pasti, dei compiti, del sonno…;
- l’ordine delle proprie cose, dei propri spazi…
Come vanno spiegate?
Andranno spiegate con calma, magari una alla volta, con serenità e disponibilità all’ascolto reciproco. Quindi non date regole quando siete stanchi, nervosi o avete fretta.
Ai bambini/ ragazzi piace molto sentire che viene dedicata loro attenzione in modo serio ma tranquillo, per parlare con loro di qualcosa di importante.
Spiegate sempre il perché avete pensato e scelto una regola, in modo da passare il significato e la motivazione che la sostengono. Così sarà più probabile che i bambini la comprendono e, man mano, la interiorizzino, facendola diventare un’abitudine.
Accertatevi che le abbiano comprese con qualche esempio, qualche domanda, anche sotto forma di gioco, in modo da far loro immaginare le diverse situazioni in cui andranno applicate.
Concludendo è importante ribadire che educare è davvero complesso, occorre provare e riprovare, riaggiustare il tiro, tornare sui propri passi e ripetere tutto da capo. Spesso la sensazione è che non se ne fa una giusta; si passa da momenti di grande soddisfazione allo sconforto totale. Ma forse bisogna imparare ad accettare anche questo. E’ fondamentale mettersi in gioco e riaggiustare il tiro; questo è sicuramente indice di maturità e responsabilità verso i bambini.
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