Quello strano impulso di afferrare tutto
In questo articolo parleremo di impulsività.
Cosa si intende per impulsività?
Negli adulti l’impulsività è meno diffusa ma è più semplice notarla perché i gesti appaiono più eclatanti e in evidenza. Nel bambino a volte accade in maniera più sottile e impercettibile.
Ebbene sì, queste piccole e adorabili pesti spesso non riescono ad aspettare il proprio turno prima di parlare, faticano ad aspettare di essere chiamati dalla maestra prima di rispondere. Per molti di loro sapere la risposta equivale a: alzare la mano e rispondere, senza aspettare. Ma non solo, spesso faticano a rispettare il loro turno quando sono in coda e li vedi saltellare avanti, faticano ad aspettare il loro turno quando giocano ad un gioco di società o a carte. Cerchiamo di chiarire, non stiamo parlando di bambini totalmente senza controllo quindi non sempre non riescono a rispettare queste convenzioni sociali ma per loro la fatica è maggiore e li vedi che sono tormentati dall’attesa.
Altri bambini non riescono a chiedere il permesso prima fare qualcosa, quindi: vedono la mia penna nell’astuccio, ne sono incuriositi e la prendono perchè nella loro testa: il pensiero è collegato all’azione, senza filtri.
Nella maggior parte dei casi l’impulsività di un bambino è solo un tratto fastidioso per chi sta attorno al bambino ma non reca un vero è proprio danno. Diverso è quando questa impulsività si ripercuote sulle prestazioni, per esempio, scolastiche. Non è raro incontrare bambini che commettono errori di lettura, scrittura o calcolo perchè non pensano alla risposta il tempo sufficiente e “sparano” la soluzione. Pensate alle possibili ricadute in un compito di risposta a scelta multipla. in questo caso è per loro facile sbagliare la risposta se non si è in grado di fermarsi e riflettere sul contenuto.
Non si tratta quindi di quel’’impulsività adulta di cui siamo abituati a parlare: il gesto impulsivo di comprarsi una borsa, il gesto impulsivo di lasciare il fidanzato ma qualcosa di più fine ma anche più difficile da scardinare.
Molti di questi bambini si rendono conto di questo loro difetto ma sempre troppo tardi ovvero dopo aver compiuto l’azione. Sono bambini che successivamente possono provare senso di colpa perchè comprendono di sbagliare ma sostengono che sia più forte di loro, che non ci pensano e che non fanno apposta.
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Spendiamo due parole sull’evoluzione nel tempo dell’impulsività. La brutta notizia è che sono tratti temperamentali e perciò neurobiologici, ci si nasce. Così come tutti i tratti neurobiologici sono in qualche modo scritti nel nostro DNA e ce li portiamo dietro per tutta la vita. Ma ecco il respiro di sollievo e la notizia bella: sono aspetti che anche solo fisiologicamente migliorano con il crescere dell’età. Inoltre, con una buona terapia di supporto si riesce e si impara a gestirli e compensarli in modo tale che non rechino più danno alla vita di tutti i giorni.