Lo psicologo scolastico
Lo psicologo scolastico è una figura di grande importanza, infatti il grande mondo della scuola è composto da molteplici figure professionali, che mirano tutte, con i propri ruoli diversificati e le proprie competenze specifiche, ad incrementare il benessere dei loro alunni. Insegnanti, Dirigenti, Personale Ausiliario e non, concorrono tutti così al raggiungimento dei medesimi obiettivi, nei confronti dei ragazzi che incontrano quotidianamente.
Negli ultimi anni, però, in Italia, si sta sviluppando l’inserimento e l’utilizzo di un’altra importante figura professionale all’interno degli Istituti scolastici e tra scuola e psicologia si sta sviluppando un nuovo cruciale legame, di cui l’attore principale è, appunto, lo Psicologo Scolastico, un professionista, con competenze psicologiche e relazionali, che opera direttamente e fisicamente con la scuola per svolgere interventi specifici – sul singolo e sul gruppo classe – mirati al contenimento del disagio e alla promozione del benessere di tutti gli utenti della scuola.
La psicologia scolastica, in tal senso, sembra già aver incontrato il favore di alunni e ragazzi, che stanno imparando a rivolgersi, con sempre maggiore frequenza, alle iniziative promosse dal loro Istituto, affidandosi spontaneamente ai servizi di consulenza e di informazione psicologica, esprimendo un favore crescente nei confronti delle iniziative in cui lo psicologo è presente a scuola. Anche le famiglie, dal canto loro, si sono mostrate sempre più propense a chiedere un confronto su come porsi dinanzi ai problemi di relazione e di progettazione educativa con i loro figli.
Si è registrato, da parte dei ragazzi in età adolescenziale e pre-adolescenziali un bisogno sempre maggiore di un dialogo aperto con gli adulti di riferimento, ed anche i docenti si sono resi conto dell’utilità di una buona capacità di comunicare con la propria classe. Tuttavia, l’insegnante da solo non può farsi carico dell’ascolto dei singoli studenti, proprio per rispetto al proprio ruolo: l’ascolto e la comprensione di una classe, infatti, non può prescindere troppo spesso dal dovere di valutazione.
Lo psicologo scolastico si colloca all’interno di tale contesto, in continua evoluzione, con l’obiettivo di costituire un’opportunità per facilitare la comunicazione tra le parti, rafforzando e stimolando i rapporti dei ragazzi con insegnanti e genitori.
Cosa fa lo psicologo scolastico?
Lo Psicologo Scolastico, nel concreto, opera con diverse funzioni e diverse modalità all’interno della scuola, con i differenti attori, che proprio nella scuola operano e si intersecano quotidianamente.
Tra le molteplici funzioni progettabili e pianificabili – sempre in accordo con il Dirigente Scolastico e il Consiglio di Istituto – essenziali sono:
- l’informazione rivolta agli studenti, su tematiche inerenti lo sviluppo psicologico nell’età evolutiva.
- il rapporto individuale con ogni allievo per il sostegno alla formazione della sua persona.
- la consulenza e l’informazione rivolte agli insegnanti sugli aspetti psicologici relativi alla fascia di età dei loro alunni.
- la consulenza psicologica rivolta alle famiglie per lo sviluppo dei figli ed il rapporto genitori – figli.
Con il DRP 309 del 1990 e con la successiva Direttiva Ministeriale del 26 novembre 1998 n. 463, sono stati inseriti all’interno di molti Istituti Scolastici superiori gli Sportelli d’Ascolto, noti anche come CIC (Centri di Informazione e Consulenza), sulla base di progetti nazionali che riguardano la psicologia nella scuola.
Tali servizi sono un’occasione per i ragazzi:
- di ascolto,
- di accoglienza e di accettazione,
- di sostegno alla crescita,
- di orientamento,
- di informazione.
… funzionali per affrontare diverse tematiche quali:
- l’orientamento (analisi dei reali interessi del ragazzo, motivazione allo studio, validità della scelta di studi compiuta);
- l’ambientamento (difficoltà nelle relazioni con i compagni di classe e/o con gli insegnanti);
- l’organizzazione dello studio (metodo di lavoro, distribuzione del tempo tra studio e riposo, difficoltà di concentrazione, efficacia dell’applicazione);
- l’ansia da prestazione scolastica (agitazione in relazione ad interrogazioni, compiti in classe, verifiche ed esame di stato);
- altre problematiche, che si riverberino sul percorso di crescita personale e scolastica dell’alunno.
Lo Sportello si rivolge principalmente agli studenti, ma è in grado di offrire un’opportunità di scambio e sostegno anche alle famiglie che avranno così la possibilità di trovare ascolto e supporto nell’esercizio di una genitorialità piena e consapevole e agli insegnanti, nel potenziamento delle proprie competenze educative.
Imparando così a lavorare in un clima di collaborazione, scambio e visione di insieme, mantenendo ciascuno i propri Ruoli, sarà facile perseguire obiettivi comuni volti a cogliere i “campanelli d’allarme” – più o meno manifesti – al fine di accompagnare le persone in difficoltà verso una maggiore consapevolezza, finalizzata ad una tempestiva richiesta di aiuto.