Nati per la matematica: un gioco per il pensiero spaziale
ll pensiero spaziale, così come quello numerico, è una parte fondamentale della matematica.
Il pensiero spaziale affonda le sue radici in abilità che emergono precocemente nel corso della vita; è critico per lo sviluppo della geometria, per le misure e le relazioni parte-tutto, oltre che nella rappresentazione mentale delle trasformazioni cui gli oggetti possono andare incontro (rotazione, traslazione, ingrandimento).
E’ inoltre predittivo della capacità di comprendere la matematica e le scienze dal momento che costituisce una strategia per rappresentarsi i concetti di un problema prima di risolverlo.
Le abilità della mente mobilitate dal pensiero spaziale includono la categorizzazione e classificazione di forme e oggetti e la codifica delle categorie e delle loro relazioni.
A differenza della visione di Piaget, recenti prove dimostrano come bambini anche molto piccoli siano già in grado di codificare informazioni spaziali riguardanti oggetti, forme, distanze e relazioni spaziali, percependo ad esempio le similitudini tra oggetti tridimensionali e le fotografie di tali oggetti. In più, sono in grado di riconoscere gli aspetti invarianti di una forma mostrata secondo diverse prospettive (principio di conservazione delle costanti).
Ciò si manifesta in età prescolare in una tendenza ad accettare e includere esemplari in una categoria nonostante non siano prototipici (ad esempio: includere nella categoria dei triangoli anche gli scaleni oltre agli equilateri o isosceli).
Per tutte queste ragioni, prima di cominciare a proporre ai bambini attività che hanno a che fare con la geometria vera e propria e che quindi coinvolgono elementi geometrici da esplorare e manipolare, è importante che i bambini possiedano alcuni requisiti spaziali: deve esserci consapevolezza e fluidità nei concetti di orizzontale, verticale, sopra, sotto, destra, sinistra, in mezzo.
Qualora qualcuno di questi concetti non sia ancora interiorizzato, è auspicabile proporre delle attività-gioco con l’obiettivo di rinforzare l’orientamento spaziale e che facciano da ponte poi con gli enti della geometria vera e propria.
Un gioco per sviluppare il pensiero spaziale
Il gioco proposto di seguito è realizzabile con i bastoncini di legno dei ghiaccioli, dipinti con colori a tempera.
Concetti spaziali sviluppati:
- Sopra/sotto
- Destra/sinistra
- Verticale/orizzontale/obliquo
- Sovrapposto/sottoposto
- Vicino/di fianco
- In mezzo tra
Attività
1 (livello base): il bambino userà l’immagine-modello per riprodurre la figura rappresentata. Il bambino potrà tenere a vista l’immagine per tutta la durata della realizzazione del pattern. Questa variante è utile per allenare specificamente i concetti spaziali.
L’adulto può stimolare il bambino nella ricerca del “punto di ingresso” (in questo caso il bastoncino che è più opportuno posizionare per primo), poi procedere con la richiesta di verbalizzare la posizione relativa degli altri bastoncini. Es: Quale bastoncino è meglio posizionare adesso? Va messo in verticale o in orizzontale? A destra o a sinistra/ sopra o sotto quello che hai già posizionato?
2 (livello avanzato): il bambino può vedere l’immagine per un tempo predefinito, poi la carta verrà coperta e gli verrà chiesto di riprodurre il pattern a memoria. Questa variante è utile per allenare la memoria di lavoro insieme ai concetti spaziali.
A presto, con nuove idee creative per imparare divertendosi!
Per approfondire: “SOS COMPITI – Come fare i compiti di matematica alle elementari“