Nati per contare- Il subitizing
L’ipotesi che nel corso dell’evoluzione sia comparso un cervello matematico trova conferma nei risultati di numerosi studi, che hanno mostrato come l’idea di numerosità sia non solo innata ma condivisa dall’uomo con altri animali: in un celebre esperimento riportato sul libro On the senses, instincts and intelligence of animals (1888), il naturalista John Lubbock dimostrò che le cornacchie sanno contare fino a 4, che le galline sanno identificare raccolte più o meno numerose e che i delfini sanno perfino distinguere tra numeri ordinali e cardinali.
Cos’è il subitizing
Negli esseri umani, la stessa predisposizione si traduce nella capacità innata di distinguere tra gruppi a diversa numerosità, abilità che si manifesta già nei primi mesi di vita.
Tuttavia, il primo apprendimento formale e tutto umano in ambito numerico è l’abilità nell’abbinare il numero con la corrispondente quantità.
Il nostro cervello ha due modi di contare, ma solo uno è considerato un conteggio vero e proprio: si osserva un insieme di oggetti e li si “spunta” uno dopo l’altro.
Per Approfondire: “Matematica…che paura!”
Contare enumerando si presenta come un atto intenzionale: si deve deliberatamente dirigere la propria attenzione verso ogni oggetto. Spostando gli occhi da uno all’altro.
Il subitizing, al contrario, non richiede alcuna azione volontaria, bensì è preterintenzionale: non c’è alcun bisogno che gli occhi si spostino da un oggetto al successivo. Questa è la ragione per cui risulta più rapido contare gli oggetti a piccoli gruppi che uno solo alla volta.
Quando impara a contare, il bambino passa da una capacità innata, che gli permette di discriminare quantità visive a colpo d’occhio, a una capacità verbale appresa, che gli consente di associare a queste quantità un’etichetta verbale.
Lo sviluppo delle abilità di subitizing, sebbene sia un meccanismo automatico, ha bisogno talvolta di essere potenziato, per ragioni che possono essere diverse e sono ancora da indagare. Ci si può accorgere di questo, per esempio, se più volte un bambino conta singolarmente elementi di un gruppo costituito da pochi oggetti, oppure se ha bisogno di contare uno a uno gli oggetti per effettuare un confronto di quantità tra 2 o più gruppi piccoli.
Indipendentemente dalla causa, il bambino che ha difficoltà a riconoscere piccole quantità a colpo d’occhio fatica di conseguenza nel conteggio, dal momento che quest’ultimo richiede la messa in atto di una serie di strategie che hanno come prerequisito il colpo d’occhio.
Si possono progettare con facilità diverse attività-gioco che richiedano rapidità nell’abbinamento numero-quantità entro il 4, utilizzando delle carte e progettando dei giochi per rendere il compito più divertente possibile.
Proposte di attività con le carte del subitizing:
- Utilizzarle al posto dei dadi in un semplice gioco da tavolo, come il Gioco dell’Oca
- Distribuire le carte tra due o più giocatori, fornire una pari quantità di oggetti tra i giocatori (noccioline, tappi, pasta, sassolini) e scoprendo le carte ad una ad una a turno eliminare la corrispettiva quantità di tali oggetti, fino a che uno dei giocatori non li abbia terminati.