Matematica… che paura!!!
La matematica, dal greco máthema, significa conoscenza, scienza, ma anche apprendimento. È la disciplina che studia i numeri e al tempo stesso che insegna a lavorare con essi per risolvere calcoli e problemi sempre più complessi.
Tale scienza si compone dei fatti aritmetici, cioè quei concetti che possono essere richiamati direttamente dalla memoria, come le somme fino alla decina o le tabelline, e delle procedure, le strategie utilizzate per risolvere i conti e i problemi più complessi. In questo articolo mostreremo il perchè la matematica fa paura!
Cosa spaventa della matematica?
A scuola, la matematica sembra uno scoglio insormontabile, che bambini e genitori si trovano a dover affrontare già in prima elementare. Numeri, operazioni, problemi, sono tutte parole che possono scatenare una terribile reazione allergica negli alunni, dai più piccoli ai più grandi, per non parlare poi delle temutissime “tabelline”, che oggi sono la preoccupazione numero uno di molti genitori.
La matematica però non è qualcosa di così spaventoso, anzi, ricerche recenti mostrano come vi sia un “senso del numero” presente già nei neonati a pochi mesi di vita, da cui si svilupperebbe poi l’abilità di conteggio.
“Se tale abilità è inscritta nel nostro patrimonio genetico, e dunque noi siamo propensi ai numeri, perché quando la matematica diventa una materia scolastica si trasforma in un terribile mostro?”
Innanzitutto le differenze individuali giocano un ruolo importante. Ci sono bambini più portati per la matematica e bambini che invece si trovano a dover affrontare difficoltà maggiori. Tuttavia, tutti possono utilizzare i numeri nella vita di tutti i giorni e, con il giusto approccio, la matematica può diventare una conoscenza utile e divertente.
È una scienza precisa che richiede logica e attenzione, e per questo spesso si hanno delle difficoltà. La concentrazione e le energie che essa richiede sono superiori a quelle di altre materie e inoltre è una scienza cumulativa, ovvero le prime conoscenze sono necessarie per acquisire le successive, e accontentarsi di una parziale comprensione di un argomento, può portare a lacune più gravi quando si affronteranno argomenti più impegnativi. Banalmente un mancato studio preciso delle tabelline può portare difficoltà nelle prime divisioni, soprattutto quando si studiano quelle a due, tre o più cifre.
Cosa fare allora per rendere la matematica più semplice?
- Fate diventare la matematica un gioco. Mostrare ai più piccoli la sua utilità nella vita di tutti i giorni può essere un buon modo per distoglierli da libri e quaderni e fargli apprezzare maggiormente i numeri. Per esempio, potete decidere di cucinare dei biscotti con loro e preparare insieme una lista di ingredienti con le giuste quantità, stabilire la temperatura del forno e il tempo di cottura… sono tutte operazioni comuni che richiedono numeri e che permettono un avvicinamento “dolce” alla materia.
- Date il buon esempio e non dite “anch’io non ero bravo/a in matematica alla tua età”. Una frase del genere può essere lo spunto per evitare qualsiasi approccio con la materia e per arrendersi alle prime difficoltà. Piuttosto può essere utile studiare insieme per semplificare i concetti, o creare delle piccole gare domestiche, per stimolare l’utilizzo della matematica. Per esempio, in macchina, si possono ripetere le tabelline durante il tragitto casa – scuola oppure mentre si prepara la cena. Non è necessario stare sui libri le ore, bastano 10 minuti al giorno di “conti” per stimolare il cervello e anche il piccolo alunno.
- Non abusate della calcolatrice. Grazie agli smartphone, ai tablet e alle nuove tecnologie, le calcolatrici sono reperibili ovunque e ciò crea però una riduzione del calcolo a mente. Evitate che la calcolatrice diventi un sostituto del “cervello numerico” e che anche 2+2 sia un calcolo troppo complesso da fare a mente. Meglio sbagliare qualche conto in più, ma imparare a farlo a mente!
- Sosteneteli sempre e non scoraggiateli alle prime difficoltà. Un compito come imparare le tabelline può far paura a dei frugoletti alle prime armi con i numeri. Rendete tutto un gioco, potete anche aiutarli appendendo in cameretta delle tabelline giganti su dei cartoncini colorati, stimolando così la memoria visiva. Per i più piccoli si possono stampare fogli divertenti con i personaggi dei cartoni animali o con gli animali preferiti. Le tabelline diventano così parte dell’arredamento della cameretta, permettendo ai bambini di ripassarle quando vogliono.
- Prima di aiutarli, assicuratevi di aver compreso il metodo dell’insegnante. È molto importante non creare confusione. Spesso, spinti dalla foga e dal desiderio di aiutare, si rischia di spiegare dei procedimenti con metodi troppo difficili o diversi da quelli delle maestre e ciò porta i bambini ad essere ancora più incerti. Allinearsi con il programma scolastico è il modo migliore per aiutare il vostro bambino. Potete anche chiedere alle maestre indicazioni per potenziare l’apprendimento.
- Create uno spazio tranquillo e privo di distrazioni. Questa è una regola generale per studiare ma diventa ancora più importante nei compiti e nelle materie più difficili o meno amate. La concentrazione è fondamentale, ed è meglio ottenerla per brevi periodi e rendere lo studio efficace, che cercare di mantenerla per un pomeriggio senza successo.
- Regalate dei libri che parlano di matematica. Oggi in commercio esistono numerosi libri e racconti sui numeri, pensati proprio per tutti i bambini in difficoltà con la matematica. Sono molto divertenti e aiutano a cambiare prospettiva nei confronti dei numeri.
- Comprate l’enigmistica per bambini. Giochi come unisci i puntini possono supportare l’enumerazione e l’apprendimento dell’ordine dei numeri in modo divertente.
Infine, è bene sottolineare come a volte delle difficoltà specifiche nella matematica sono dovute a un disturbo specifico dell’apprendimento, tuttavia, non si tratta sempre e solo di disturbi ed è bene sostenere i bambini nelle prime difficoltà, e solo a fronte di persistenti lacune rivolgersi ai servizi opportuni.
Non tutti siamo portati per la matematica, ma i numeri sono sempre “dietro l’angolo”: meglio farci amicizia fin da subito!