Logopedia e ortodonzia
In che modo e perchè logopedia e ortodonzia interagiscono tra loro?
Come una è di aiuto all’altra?
Tale sinergia risulta essere di grande utilità al raggiungimento dell’obiettivo terapeutico comune permettendo di risolvere le difficoltà del paziente più rapidamente e garantendo alti livelli di successo con standard riabilitativi elevati.
Che cosa fa il logopedista / intervento logopedico
Spesso i quadri clinici ortodontici come le malocclusioni dentarie derivano dalle abitudini viziate orali e/o da una deglutizione non funzionale, quindi l’ortodonzista consiglia di intervenire anche con la logopedia, dal momento che è necessario non solo correggere l’occlusione ma anche rieducare la lingua nei suoi movimenti deglutitori e ristabilire una corretta postura linguale a riposo per arrivare ad un equilibrio tra sistema dentale, scheletrico e neuromuscolare.
Nel particolare il logopedista valuta e tratta le funzioni orali e cioè
- la deglutizione nelle sue varie fasi,
- le vie aeree superiori ,
- la risonanza vocale ,
- l’articolazione dei fonemi,
- il palato ogivale,
- l’incompetenza labiale,
- l’errata posizione a riposo della lingua.
Perchè lavorare in equipe?
Quindi se il compito del logopedista è agire sulla funzione, egli deve sapere in che misura la forma può condizionarla, per questo è consigliabile fare diagnosi precoce di eventuali disfunzioni ortodontiche; stessa cosa vale per il contrario: la presa in carico logopedica precoce permette lo svolgimento di un lavoro preventivo ed educativo di enorme importanza per lo sviluppo scheletrico dei denti ponendo attenzione a:
- l’uso di succhiotti e tettarelle e alla loro prescrizione ,
- l’abilità della gestione nasale ,
- le condizioni orali dal punto di vista affettivo, relazionale e cognitivo.
In altre parole, logopedia e ortodonzia lavorano assieme usando una le informazioni dell’altra per ottenere i migliori risultati.
L’importanza delle strutture della bocca
Il corretto sviluppo del palato e delle arcate dentarie è legato alla deglutizione: una corretta evoluzione ed una modalità deglutitoria adeguata permettono alle strutture bucco-facciali di crescere in modo armonico; al contrario una deglutizione atipica può portare a:
- morso aperto ,
- interposizione linguale ,
- malocclusioni ,
- palati ogivali
con ovvie ripercussioni sul versante fonetico-fonologico.
Leggi anche: La deglutizione atipica
In particolare nel caso di palati stretti si osserveranno difficoltà ad articolare i seguenti fonemi: /l/ , /n/, /r/, /s/, /z/ (alveolari), /gl/, /gn/, /sc/, /c/, /g/ (palatali); rispetto ad una deglutizione atipica si osserverà interposizione linguale anteriore nella pronuncia dei seguenti fonemi: /s/, /z/, /ts/, /dz/,/t/, /d/, /l/; in caso di frenulo linguale corto le difficoltà saranno a carico dei fonemi dentali e cioè /n/ , /t/, /d/ oltre a quelli alveolari e palatali ; se l’uso del ciuccio viene protratto si osserverà un’arcata superiore più stretta dell’arcata inferiore in quanto il palato potrebbe non allargarsi quando necessario inoltre l’arcata superiore si allunga e guardando il bambino di profilo diventa visibile anche a occhio nudo una sporgenza dei denti superiori rispetto a quelli inferiori così i punti di contatto tra le due arcate risulteranno non corretti: i denti anteriori delle due arcate rimangono distanti tra loro.
La logopedia a sostegno dell’ortodonzia
La terapia logopedica miofunzionale può precedere, affiancare o stabilizzare i rapporti tra ossa e denti ottenuti con l’ortodonzia, ridefinendo un equilibrio neuromuscolare e contribuendo a raggiungere un risultato più duraturo, a volte abbrevia il trattamento ortodontico: il logopedista propone cicli di terapia miofunzionale per rieducare le funzioni orali deviate ed evitare l’insorgere di uno squilibrio muscolare orofacciale.
Leggi anche: La terapia miofunziona: la “fisioterapia” della deglutizione
In caso di deglutizione atipica la lingua, che è il muscolo più forte del nostro corpo, spinge o si interpone tra i denti, creando un impedimento alla loro crescita o uno spostamento dopo la loro eruzione; in quest’ottica, rieducare la funzione della lingua e della muscolatura orofacciale velocizza i tempi del trattamento ortodontico evitando recidive alla malocclusione.
La durata della terapia varia in base alla gravità della disfunzione, alla motivazione del soggetto e anche all’aiuto dei genitori, moltissimi bambini hanno ottenuto risultati efficaci e stabili nel tempo grazie al ripristino delle funzioni alterate e alla loro corretta automatizzazione.