Mamma aspetta … vai troppo veloce per me!!! Lo slowparenting e il potere della lentezza
Lo slowparenting e il potere della lentezza
Regaliamo ai bambini un po’ di noia, un tempo vuoto
senza impegni, senza richieste
senza scadenze.
Senza di noi.
Non sapranno cosa fare,
E lì scopriranno se stessi
(cit…)
Una mamma esce di casa con il suo bambino, ha tante cose da fare, e deve attraversare di corsa tutta la città…. Forse è già in ritardo
Presto! Aspetta! Presto! Aspetta! Presto! Aspetta!
… ci sono tantIssime cose si possono incontrare lungo la strada: c’è un bassotto da accarezzare, una farfalla che vola via, la pioggia che scende sul viso …..
Ma la mamma è proprio di corsa, però quando capita qualcosa di molto speciale, è davvero importante sapersi fermare, e aspettare.
Lo slowparenting, ossia l’arte di andare piano
“Aspetta” è il libro di Antoniette Portis che può far riflettere tutti i genitori sui ritmi frenetici della quotidianità. Le pagine del libro alternano il punto di vista sbrigativo della mamma che deve andare al lavoro e invita il figlio a seguirla, e quello del bambino che le chiede di aspettare per poter soffermarsi ed assaporare le piccole cose che incontra nel corso del suo cammino.
Tutti i genitori desiderano il meglio per i loro figli, ma è possibile che senza rendersene conto vadano troppo di corsa senza lasciare il tempo ai bambini di essere semplicemente bambini?
Questo è ciò che affermano i sostenitori del movimento SlowParenting, che sostiene un tipo di educazione più rilassata e tranquilla, attraverso la quale i bambini possano scoprire il mondo in cui vivono.
Lunedì corso di inglese, martedì basket, mercoledì pianoforte e così via fino al fine settimana. E poi nemmeno il sabato e la domenica si può riposare: ci sono i compiti da fare, bisogna andare alla partita di basket e al laboratorio di arte.
Sono sempre di più i bambini che hanno un’agenda talmente piena da non avere a disposizione del tempo libero. Non si annoiano mai perchè il loro tempo è sempre organizzato, come se in qualche modo il loro intero sviluppo fosse programmato e predeterminato.
Ma cos è lo slowparenting??
Nel 2008 Carl Honorè giornalista e scrittore canadese ha pubblicato un nuovo libro “Genitori slow. Educare senza stress con la filosofia della lentezza”, che promuove un modo più rilassato per crescere ed educare i figli, lo slowparenting.
Scopo dello SlowParenting non è mettere da parte la stimolazione o l’interazione con i nostri figli per aiutarli a crescere, maturare. È semplicemente “non premere” e dare priorità alla qualità piuttosto che alla quantità.
Approcciarsi con lentezza i bambini significa comprendere la maturazione del nostro bambino e non spingerlo più del necesario nell’acuisizione di nuove comptenze o abilità.
L’infanzia non dovrebbe essere una corsa contro il tempo. Essere un bambino significa essere in grado di giocare, essere in grado di partecipare agli stimoli, avere il tempo di godere, di ridere e di esplorare il mondo a propri termini.
Una cosa da tenere in mente è che lo slowparenting inizia dalla casa stessa. Abbiamo bisogno di tempo e godere di un calendario con cui trascorrere del tempo con i nostri figli, riposare con loro, giocare con loro e riflettere sul loro fianco.
Sappiamo che oggi il tempo è un privilegio, che le ore lavorative non sempre riescono a conciliare quanto vogliamo con la vita familiare. Quindi, è necessaria anche una adeguata consapevolezza delle istituzioni sociali.
Per seguire lo slowparenting iniziamo da una sua caratteristica fondamentale: rispettare il ritmo di crescita del bambino.
I bambini imparano a camminare, parlare, dormire da soli e smettono di usare il pannolino solo quando sono pronti, non quando noi ne abbiamo bisogno. Pianificare estrutturare lo sviluppo e il proceso di maturazione del bambino dalla tenera infancia non è proprio possibile.
Prendere la vita con lentezza non significa essere passivi, inefficienti o pigri, solo fare le cose al momento giusto, nel miglior modo possibile o per meglio dire dar priorità alla qualità assaporandosi il buono del momento.
Rispetto alla crescita dei figli, la prima cosa da tenere a mente è che i genitori (e secondariamente lgli insegnanti e gli educatori) sono lo specchio più potente per i bambini e che l’educazione funciona principalmente attraverso l’imitazione: per questo la vita slow deve necessariamente comininciare dai genitori.
Tutto questo è più semplice di come sembra: la chiave è semplicemente fidarsi per rendersi conto che il miglior regalo che possiamo dare ai nostri figli si chiama “tempo”, “comprensione” e “amore”. Non c’è bisogno di parlare 5 lingue, di essere i migliori a scuola o di praticare molti sport nello sport.
I nostri figli saranno ciò che vogliono e da bambini dovrebbero avere un solo obiettivo: crescere in salute e felicità
Forse non è necessario diventare proprio dei genitori slow (anche perché diciamocelo forse sarebbe impossibile) ma essere consapevoli di quanto la quotidianità possa, in alcuni casi quasi travolgerci, può essere il primo passo per riuscire a rallentare, fosse anche per una sola volta e godersi con il proprio bambino un momento speciale.
Riferimenti e fonti sullo slowparenting
https://slowparentingmovement.wordpress.com/welcome-to-slow-parenting/
https://parenting.blogs.nytimes.com/2009/04/08/what-is-slow-parenting/