6 strategie per promuovere il linguaggio nei piccoli
Il primo anno di vita assume un ruolo fondamentale nello sviluppo comunicativo del bambino; in questo articolo vediamo diverse strategie per promuovere il linguaggio nei bambini. Diversi studi evidenziano come il bambino nasca con una predisposizione innata all’interazione sociale, difatti già alla nascita i bambini mostrano un’innata predisposizione a:
- Mostrare interesse per i volti umani, soprattutto quello della mamma
- Alternarsi nei turni conversazionali: il bambino sperimenta già alcuni momenti di dialogo con la mamma costituiti da un’alternanza di sorrisi, suoni, ritmi o movimenti del corpo.
- Mostrare interesse per un’attività e reagire a uno stimolo nuovo: al bambino piacciono colori, rumori, suoni, movimenti.
Alla nascita e nei primissimi mesi sono già presenti alcuni segnali comunicativi rappresentati principalmente dal pianto, dallo sguardo, dai sorrisi e dai vocalizzi a cui gli adulti di riferimento attribuiscono un significato rispondendo ai bisogni espressi dal bambino come la fame o il sonno.
A partire dai 6/7 mesi di vita cominciano ad emergere e a svilupparsi nuove competenze nello sviluppo comunicativo e linguistico del bambino, che diviene intenzionale, ovvero finalizzato ad uno scopo. Questi importanti primi mattoncini, che compaiono nel primo anno di vita, sono rappresentati da:
- Attenzione condivisa: Capacità di alternare lo sguardo tra interlocutore ed un oggetto esterno, saper seguire l’indicazione dell’altro
- Primi gesti comunicativi: il bambino incomincia ad indicare a portare o mostrare oggetti o giochi agli adulti per fare delle richieste o per condividere un’interesse; ad esempio inizierà ad indicare per chiedere qualcosa non alla sua portata.
- Gesti rappresentativi, cioè gesti con un alto valore comunicativo che precedono la comparsa delle prime paroline, ad esempio “buono” girando il dito sulla guancia o “non c’è più”.
In sintesi: i primi scambi comunicativi si instaurano precocemente nel momento in cui il neonato comincia a scrutare il viso della mamma, a sorridere, a rispondere ai sorrisi. La comunicazione del bambino nel primo anno di vita passa prima dagli sguardi poi dai gesti per arrivare infine al traguardo delle prime parole.
In sintesi, le principali competenze comunicative che si sviluppano nel primo anno di vita sono:
– contatto di sguardo
– comparsa dei primi vocalizzi (lallazione)
– alternanza dei turni comunicativi
– attenzione condivisa e interazione sociale tra mamma e bambino
– attenzione ed interesse verso il linguaggio
– comparsa dei primi gesti comunicativi: indicare, dare e mostrare
– emergere delle prime parole (es: mamma, papà)
Leggi anche: il servizio di Logopedia del Centro Ieled
Come sostenere queste abilità e promuovere il linguaggio nei bambini?
- Cantare delle filastrocche o delle canzoncine ponendovi di fronte al bambino
Questo è l’occhio bello, (si tocca con un dito un occhio questo è suo fratello; (si tocca l’altro occhio) questa è la chiesetta, (si toccano le labbra) e questo è il campanello. (si tocca il naso)Din! don! din! don! … (si muove il naso a destra e a sinistra)
- Iniziare a leggere semplici libricini al vostro bambino: è importante sceglierne di adatti alla sua età, ad esempio i libri in stoffa morbida che si trovano in commercio sono particolarmente adatti per i più piccoli.
- Rinforzare i sorrisi del vostro bambino ridendo insieme a lui in quanto importanti segnali di interazione sociale e comunicativi
- Raccontargli quello che state facendo durante i vari momenti della giornata: durante il bagnetto, mentre lo vestite: in questo modo oltre a creare un momento di condivisione con il vostro bambino starete promuovendo anche la sua competenza linguistica
- Giocate con la vostra voce, accentuate la mimica facciale e l’uso dei gesti come: buono, non c’è più, ciao; per fare questo potete proporre alcuni semplici giochi come il classico gioco del cucù (o bubu-settete); o giochi con un effetto sorpresa, o ancora durante i vari momenti quotidiani abbinate l’uso di gesti alle parole
- Dare un significato ai primi gesti del bambino, ad esempio nominando quello che il bambino indica o trasformando in parole quelle che sono le richieste del piccolo; ad esempio: se il bambino indica l’acqua, risponedere conferando il successo comunicativo “ho capito, vuoi l’acqua.
Se volete saperne di più, nei prossimi articoli approfondirò lo svilupo della comunicazione e del linguaggio nelle fasce di età successive, presentando utili consigli per aiutare i vostri bambini nel loro viaggio alla scoperta delle parole.
Approfondisci con l’articolo: “lo sviluppo del linguaggio nei primi due anni“
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