Comunicazione e linguaggio nella scuola dell’infanzia: la lettura dialogica in classe

La lettura dialogica è la lettura e conversazione su un libro. E’ un’attività molto utile da svolgere perché stimola lo sviluppo delle abilità linguistiche. Le storie permettono ai bambini di conoscere parole nuove relative ad oggetti, azioni ed eventi che non sempre si possono verificare e conoscere nella quotidianità; inoltre conoscono parole nuove relative ad emozioni e pensieri legate ai personaggi. Quindi è un’attività adatta a svolgersi sia con bambini con sviluppo del linguaggio tipico, sia con bambini con disturbo di linguaggio. In particolare per quest’ultimi, la conversazione sul libro è una buona opportunità per comprendere meglio la storia e per sperimentare e migliorare le proprie abilità linguistiche in produzione, con la possibilità da parte dell’insegnante di modellare il linguaggio dei bambini.

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Come si fa la lettura dialogica

Per mettere in pratica l’attività della lettura dialogica è necessario prima leggere più volte la stessa storia, per permettere ai bambini di comprendere meglio la trama, utilizzando modalità di lettura diverse. L’adulto può leggere un libro per la prima volta utilizzando la lettura condivisa, ossia l’insegnante legge la storia ai bambini tutta di seguito senza interruzioni, e senza porre domande, e i bambini ascoltano passivamente la storia. La seconda lettura può essere svolta utilizzando il metodo della lettura interattiva condivisa, ossia, dopo la lettura della storia, l’insegnante pone ai bambini domande chiuse che richiedono come risposta una sola parola (per esempio “Cosa utilizza il primo porcellino per costruire la sua casetta?” “La paglia” “Bravissimo”), per verificare che i bambini seguano e capiscano la trama della storia. Dalla terza lettura in poi si può utilizzare il metodo della lettura dialogica avviando una conversazione sul libro una volta ogni poche pagine. Utilizzando questo metodo, non è importante leggere la storia dall’inizio alla fine ma fare conversazione sulla storia; i bambini conoscono la trama grazie alle letture fatte in precedenza.

Per fare conversazione sulla storia è utile iniziare dalla descrizione delle immagini del libro per coinvolgere i bambini e attirare la loro attenzione. Le immagini possono essere descritte sia dall’insegnante, con commenti semplici, sia dai bambini. Guardare le immagini aiuta a ricordare le parole che possono servire in seguito a rispondere alle domande, e aiuta a comprendere nuove parole e di conseguenza facilita la comprensione del testo. Una volta che le immagini sono state descritte, l’insegnante può leggere la storia fermandosi una volta ogni poche pagine per porre ai bambini delle domande per verificare la comprensione di quanto è stato letto. Inoltre l’adulto può coinvolgere i bambini in brevi conversazioni riguardanti le esperienze dei bambini legate all’argomento del libro.

Quali domande fare per la lettura dialogica

Le tipologie di domande da utilizzare durante la lettura del libro sono:

• domande chiuse a scelta multipla: domande che danno al bambino un modello della risposta attesa (per esempio “Il personaggio mangia il formaggio o il biscotto?); sono utili da utilizzare con bambini con un disturbo di linguaggio severo che stanno imparando il primo vocabolario;
• domande semplici con “Cosa” e “Dove”: domande alle quali si può rispondere con solo una parola; utili da utilizzare con bambini che hanno difficoltà linguistiche sia ricettive che espressive, e devono fare pratica con il primo vocabolario;
• domande aperte con “Cosa” e “Dove”: domande aperte da utilizzare quando la risposta non è nota o quando si vuole far fare al bambino una previsione (per esempio “Cosa accadrà secondo te?”); da usare con bambini che sono in grado di produrre frasi composte da più parole
• domande aperte con “Quando” “Perché” e “Come”: domande da utilizzare con bambini che hanno un buon sviluppo del linguaggio sia a livello ricettivo che espressivo, perché sono domande che richiedono una buona comprensione dei concetti di tempo, causa ed effetto, e perché come risposta richiedono delle frasi e non singole parole.

Lo scopo durante le conversazioni è quello di modellare il linguaggio dei bambini, quindi è necessario che i turni di conversazione tra adulto e bambino siano numerosi, così saranno maggiori gli input che l’insegnante potrà dare e ci saranno maggiori occasioni in cui i bambini potranno utilizzare le proprie abilità linguistiche.

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Inoltre, durante la fase di lettura dialogica, è consigliato creare piccoli gruppi, per dare la possibilità a tutti i bambini di partecipare alla conversazione, ed è consigliato disporsi in una posizione che permetta all’adulto e ai bambini di guardarsi in faccia, in quanto lo stare faccia a faccia è uno dei prerequisiti fondamentali per stimolare le abilità comunicative-linguistiche.

Come detto in precedenza, la lettura di libri è un’attività che stimola lo sviluppo delle abilità linguistiche sia a livello recettivo che a livello espressivo, quindi può essere anche un momento utile per stimolare l’ampliamento del vocabolario del bambino. Quando si incontrano parole che il bambino non conosce, l’adulto le spiega attraverso tre fasi: dare una semplice definizione verbale della parola, associare l’etichetta lessicale all’immagine o all’oggetto, rievocare un’esperienza vissuta dal bambino dove è stata utilizzata quella parola.

In conclusione, la lettura dialogica consiste nell’avere delle conversazioni durante la lettura, permettendo ai bambini di stimolare le abilità linguistiche recettive, comprendendo le domande poste dall’adulto e quanto viene detto dall’adulto e dai pari, di apprendere parole nuove, ampliando il vocabolario lessicale, e di imparare a esprimersi, utilizzando le proprie abilità linguistiche espressive.

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