Leggere ai bambini…perché?
In questo articolo vediamo perchè è importante leggere ai bambini. L’ascolto del libro è per il bambino un’attività piacevole e divertente. È un’attività che consente a genitore e bambino di essere reciprocamente coinvolti e di stare bene insieme.
La lettura ad alta voce da parte di un adulto ha una fondamentale valenza affettiva e nello stesso tempo favorisce e stimola la comprensione ed il linguaggio. I bambini sono sensibili all’ascolto di narrazioni molto prima di essere in grado di produrle, percepiscono il valore emotivo delle storie quando queste raccontano qualcosa che è per loro familiare. Questo è particolarmente vero nei bimbi molto piccoli, nei quali l’ascolto del libro dà parole a emozioni che il bambino da solo non sarebbe ancora in grado di rappresentare. Fermarsi ed analizzare un’emozione non è facile per nessuno, tantomeno per il bambino! La presenza di un adulto, che racconta leggendo, genera un senso di cura e sicurezza, migliora la relazione tra adulto e bambino e facilita la comprensione attraverso le trame, i personaggi, le emozioni.
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L’ascolto delle storie inoltre introduce i bambini agli elementi chiave della cultura di appartenenza, aiuta a comprendere come far parte di una comunità sociale.
Infine, la condivisione dei libri può consentire ai bambini di apprendere in modo inconscio a cosa servono la lettura e la scrittura. L’esposizione ripetuta permette infatti di interiorizzare, inizialmente in modo implicito e inconsapevole, alcuni elementi chiave del funzionamento della lingua scritta che sono alla base del processo di alfabetizzazione. Ascoltando l’adulto il bambino si rende conto che il testo scritto è quello che racconta la storia, e che è composto da tante parti, ha una sua struttura che va a formare la narrazione che sta ascoltando. Nel mondo occidentale, coglie che la storia si muove dalla pagina sinistra a quella destra, e dall’alto in basso nella pagina, che bisogna aspettare di aver finito di leggere la prima pagina prima di girarla e che, anche sulle righe, la storia si muove da sinistra a destra. Infine capisce che ogni parola ha una sua forma, all’interno della quale vi sono forme più piccole: le lettere, che rappresentano i suoni presenti nella parola.
Leggere ad un bambino piccolo… perché?
La narrazione e la condivisione di esperienze precedono il linguaggio verbale. Nei bimbi molto piccoli e preverbali, lo sviluppo delle capacità di espressione dipende dalle modalità di stimolo proposte dai genitori. Questo perché l’interlocutore adulto ha un ruolo essenziale nel co-costruire la narrazione.
Leggere ai bambini è incontro piacevole e divertente, calmante, rassicurante e consolatorio. Da voce ad emozioni e paure e aiuta l’elaborazione. Consente partecipazione attiva, genera pensiero e curiosità e aumenta l’attenzione. Migliora la comprensione del linguaggio e la strutturazione della frase e previene difficoltà di lettura.
Nei
primi anni di vita, può essere più vantaggioso l’ascolto di un
libro illustrato rispetto al racconto orale. Questo perché può
essere più breve, di una o pochissime pagine, permettendo di
coinvolgere anche chi ha una tenuta di attenzione limitata, e perché
permette al bambino di poter comprendere la storia focalizzandosi
sull’immagine che è statica, prevedibile e più immediata rispetto
al solo ascolto del racconto.
Inoltre, la storia è quasi sempre
uguale indipendentemente da chi legge. Il testo è lo stesso e
prevedibile, quello che varia sono i commenti che l’adulto fa nel
momento della lettura e che permettono al bambino di cogliere diverse
sfumature della stessa storia.
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È probabile che un bambino molto piccolo inizialmente non comprenda l’aspetto linguistico del testo, tuttavia può comprendere la storia grazie alla contestualizzazione, agli elementi forniti dalle immagini, alla drammatizzazione messa in atto dall’adulto, al fatto che gli argomenti sono spesso legati ad avvenimenti ben conosciuti della vita quotidiana, alla ricorsività di parti della storia, tipica di tutte le narrazioni. Inoltre rileggendo più volte e più volte il testo, che rimane stabile nel tempo, il bambino ha l’opportunità di comprendere aspetti specificamente linguistici.
Leggere ai bambini una storia non sarà solo un modo per aumentare le capacità di comprensione del bambino, ma sarà anche il primo passo per dargli la possibilità di entrare nel mondo fantastico dell’immaginazione e della fantasia, che dovrebbe accompagnarci anche da adulti, e che diverrà la chiave di connessione con i bimbi, i veri padroni di questo mondo che noi tendiamo a dimenticare.
Curiosità?!
Numerose ricerche hanno evidenziato come i bambini con disabilità della comunicazione siano esposti meno dei coetanei sia al linguaggio orale che alla narrazione orale e alla lettura ad alta voce da parte degli adulti. Anche nel momento in cui sono esposti all’ascolto, l’interazione con l’adulto che legge avviene in modo asimmetrico e con scarsa possibilità per il bambino di commentare, chiedere ed essere attivo.
In questo articolo si è parlato di quanto sia importante leggere ai bambini, prossimamente il Centro Ieled pubblicherà un articolo che spiegherà come leggere ai bambini libri in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA).
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Bibliografia
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Marvin C. e Mirenda P., Home litecacy experiences of preschoolers in Head Start and Special education programs, “Journal of Early Intervention”, vol. 17, pp.351-367, 1993