Le emozioni
Che cosa sono le emozioni?
Le emozioni costituiscono un aspetto fondamentale della vita dell’uomo e consentono di classificare e valutare le esperienze. La parola emozione deriva dal latino: “emovus”, il participio passato del verbo “emovere” che significa “muovere”, “allontanare”.
L’emozione può essere definita come una risposta complessa dell’organismo a stimoli (immaginari o reali), che si manifestano con specifici pattern di azioni (ad esempio la fuga o l’evitamento), caratterizzata da aspetti fisiologici (cambiamenti della frequenza cardiaca, sudorazione, etc.) e da aspetti cognitivi, ossia dalla valutazione cognitiva delle modificazioni fisiologiche e della natura dello stimolo.
Le emozioni si manifestano a livello espressivo e comunicativo attraverso movimenti corporei, movimenti facciali, l’assetto tonico-postulare, il tono della voce, etc. tutti elementi che arricchiscono il significato delle reazioni individuali.
Le emozioni, inoltre, possiedono una specifica dimensione sociale. Esse, infatti, non si presentano mai casualmente o senza una ragione. Per provare gioia o tristezza, o altre emozioni, si devono realizzare alcune condizioni generate dagli eventi o dalle azioni dalle persone.
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A discapito di diverse teorie storiche (Damasio, Tomkins, Plutchik, Ekman, Izard, Spinosa, McDogall) che classificano le emozioni, ad oggi possiamo dire che non esistono emozioni primarie o secondarie, positive o negative in quanto ogni emozione è espressione del nostro sentire ed è sempre importante riconoscerla ed accettarla.
Che ruolo hanno nella comunicazione?
Un’importante funzione rivestita dalle emozioni è quella comunicativa, in quanto attraverso la loro espressione ci mettiamo in relazione con le altre persone, comunichiamo con loro, anche involontariamente, e allo stesso modo ci aiutano a capire i sentimenti e gli stati d’animo di un’altra persona. Le emozioni sono innate e universali, uguali in tutte le culture e paesi, mentre varia l’intensità, il tempismo e la modalità con cui vengono espresse a seconda del proprio vissuto.
La comunicazione ci aiuta ad esprimere ciò che stiamo provando tuttavia, tante volte, ci serviamo di essa per nascondere le nostre vere emozioni, attraverso le parole, i gesti e la mimica.
Nelle relazioni con gli altri è molto importante comprendere le nostre emozioni e riuscire a comunicarle in qualsiasi ambito della nostra vita: provare un’emozione e comunicare all’interlocutore le nostre impressioni rende quest’ultimo partecipe delle nostre esperienze e gratifica enormemente noi stessi.
Ciò diventa ancora più significativo per i bambini che spesso non comprendono ciò che stanno provando e agiscono di conseguenza mettendo in atto differenti comportamenti, non sempre adeguati. Talvolta, invece, comprendono la propria emozione ma non sanno come gestirla o comunicarla perciò mettono in atto comportamenti problema. Di conseguenza diviene fondamentale comprendere le proprie emozioni e trovare le strategie adeguate per comunicarle.
Come agire?
È importante dire sempre al vostro bambino che qualsiasi emozione stia provando non è sbagliata, perché non esistono emozioni giuste o sbagliate.
Se credete che la sua emozione non sia giustificata quello che potete fare è spiegargli che magari prova quell’emozione perché non ha capito quello che è successo, ma che voi siete lì per spiegarglielo.
Se in conseguenza ad un’emozione il vostro bambino mette in atto comportamenti non adeguati (ad esempio tirare calci) potete dirgli che voi capite la sua emozione ed è giusto che la provi ma che ci sono tanti altri modi per comunicarla, ad esempio venendo da voi e dicendovi “Mamma, papà, sono molto arrabbiato, mi aiutate?”, “Certo tesoro mio, siamo qui per te”.
Comunicare emozioni “nel modo corretto” rimane una sfida non indifferente anche e soprattutto nel mondo degli adulti, che spesso sono i primi a non saper gestire determinate situazioni di difficoltà, non possiamo aspettarci che i bambini lo sappiano fare meglio di noi!
Ma sarà proprio passando del tempo con loro che potremo aiutarli tanto quanto saranno loro ad aiutare noi. Saranno uno specchio grazie al quale riflettere anche sulle nostre emozioni e sulla giusta maniera di comunicarle. Il tempo insieme, oltre che riempirci di gioia, ci farà tornare in un mondo in cui possiamo togliere tutte le variabili della nostra vita ed essere semplicemente noi stessi.
E ancora una volta saranno loro ad insegnare a noi.
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Bibliografia
Anolli L., Le emozioni, Milano, Edizioni Unicopli, 2002.
Batacchi M.W., Lo sviluppo emotivo, Roma-Bari, Laterza, 2004.
Contini M.G., Per una pedagogia delle emozioni, Firenze, La Nuova Italia, 1992.
Simonelli I., Dillo con la Voce. Metodo Psicopedagogico. Insegnare ai bambini ad esprimere le emozioni, Bookstones, 2017.