Due giochi per stimolare le abilità metafonologiche (ma che sono?)
Le abilità metafonologiche consistono nella capacità di riconoscere e percepire per via uditiva i singoli suoni che compongono le parole e intervenire su di essi, ovvero la capacità di riflettere sulle parole indipendentemente dal loro significato.
Le abilità metafonologiche si dividono in due gruppi definiti metafonologia globale e metafonologia analitica.
La metafonologia globale si basa sul concetto di sillaba, e a questo primo gruppo appartengono
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la capacità di dividere una parola in sillabe (es. cane → ca-ne)
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la capacità di unire le sillabe per formare una parola (es. pa-ne → pane)
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la capacità di riconoscere e produrre parole in rima (es. tana-rana)
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la capacità di riconoscere la sillaba iniziale e finale di una parola (es. bene → sillaba iniziale “be” ; rana → sillaba finale “na”).
La metafonologia analitica, invece, si basa sui suoni che compongono la parola, e a questo gruppo appartengono
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la capacità di unire i singoli suoni per formare una parola (es. a-p-e → ape)
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la capacità di dividere una parola nei singoli suoni (es. uva → u-v-a)
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la capacità di riconoscere il suono iniziale di una parola (es. lana → suono iniziale “l”)
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la capacità di togliere un suono da una parola (es. fata → cosa rimane se si toglie il primo suono? “ata”)
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la capacità di sostituire un suono di una parola per trasformarla in un’altra (es. fame → sostituisco “fa” con “la” e diventa lame).
I bambini verso i quattro anni iniziano a capire che le parole sono formate da “pezzi”, ossia le sillabe, e verso i sei anni comprendono che le sillabe possono essere divise in ulteriori “pezzettini”, ossia i fonemi (i suoni). Quindi, già dall’ultimo anno della scuola dell’infanzia, i bambini padroneggiano queste abilità, in particolare quelle di individuare e intervenire sull’unità sillabica.
Le abilità metafonologiche sono importanti in quanto costituiscono uno dei prerequisiti per l’apprendimento della letto-scrittura, perché i bambini grazie a queste competenze passano dal linguaggio parlato al linguaggio scritto.
Per questo motivo è importante, a partire dall’ultimo anno della scuola dell’infanzia, stimolare le abilità metafonologiche attraverso giochi semplici e divertenti, per garantire ai bambini un buon approccio alla letto-scrittura.
Con questo fine, vorrei condividere con voi alcuni di questi giochi.
Due giochi per stimolare la capacità di dividere una parola in sillabe
Iniziamo con la capacità di dividere una parola in sillabe (es. cane → ca-ne), quella capacità che si sviluppa verso i quattro-cinque anni e fa parte del gruppo della metafonologia globale, ossia il gruppo di quelle abilità che si basano sul concetto di sillaba.
Ecco a voi due giochi per stimolare la divisione sillabica delle parole, da fare insieme ai vostri figli divertendovi.
#1 Il salto della rana
Materiale: tabellone di gioco, pedine e carte con figure
Numero giocatori: da due a quattro giocatori
Come si gioca:
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Scegliere una pedina per ogni giocatore.
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Scegliere l’ordine di gioco dei giocatori (es. inizia il giocatore più giovane oppure inizia il giocatore più anziano).
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Ogni giocatore, quando è il suo turno, pesca una carta, dicendo il nome della figura sopra riportata e gli altri giocatori in coro gli chiedono “Quanti salti deve fare la tua rana per arrivare allo stagno?”.
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A questo punto il giocatore in turno deve dividere in sillabe il nome della figura che ha pescato, per scoprire quanti salti la sua rana deve fare.
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Una volta sillabata la parola e scoperto di quante sillabe è composta, il giocatore in turno può spostare la sua pedina di un numero di caselle corrispondente al numero di sillabe di cui la parola è formata.
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Si va avanti così per ogni giocatore.
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Vince chi arriva per primo allo stagno.
Facciamo un esempio…
Il primo giocatore pesca la carta con sopra raffigurato il cane. Gli altri giocatori in coro gli chiedono “Quanti salti deve fare la tua rana per arrivare allo stagno?”. Il giocatore in turno divide in sillabe la parola cane, che quindi diventa ca-ne. Contando che le sillabe che compongono la parola sono due, il giocatore sposta la sua pedina di due caselle sul tabellone.
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Sul tabellone di gioco la casella rappresentante la mano con una carta significa pesca un’altra carta, mentre la casella con la X significa stai fermo un turno.
Ecco un tutorial della rubrica di Ieled “Let’s Play!” che vi spiega come giocare!
#2 Il pappagallo mangia frutta
Materiale: carte con figure e fagioli secchi/pasta
Numero giocatori: da due a quattro giocatori
Come si gioca:
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Mettere il mazzo di carte figurate al centro del tavolo.
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Scegliere l’ordine di gioco dei giocatori (es. inizia il giocatore più giovane oppure inizia il giocatore più anziano).
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Ogni giocatore, quando è il suo turno, pesca una carta, dice il nome della figura sopra rappresentata e divide la parola in sillabe. Il giocatore riceverà tanti fagioli/pasta quanto sono il numero di sillabe che compongono la parola.
Per esempio, il giocatore pesca la carta con sopra la fragola, divide la parola in sillabe (fra-go-la) e riceve tre fagioli/pasta visto che la parola fragola è composta da tre sillabe.
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Le tessere riportano immagini di frutta e verdura, solo due carte nel mazzo hanno come immagine un pappagallo. Il giocatore che pescherà la carta con il pappagallo potrà prendere tutti i fagioli/pasta degli altri giocatori.
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Vince chi, alla fine del gioco, possiede più fagioli/pasta.
Se vi sono piaciuti questi giochi, scaricate il materiale per giocare insieme ai vostri figli e rimanete aggiornati per scoprirne di nuovi!
materiale gioco il salto della rana
materiale gioco il pappagallo mangia frutta
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