Imparare a perdere: come aiutare i bambini
Imparare a perdere è una .delle competenze che ogni genitore dovrebbe insegnare ai propri figli
“Il successo è l’abilità di passare da un fallimento all’altro senza perdere l’entusiasmo”
Winston Churchill
Molto spesso quando i bambini partecipano a un gioco e perdono si innervosiscono, perdono la pazienza, piangono e si arrabbiano Sono molti i bambini e le bambine che non “tollerano” la sconfitta.
“Imparare a perdere” è importante per lo sviluppo dei bambini, perché soltanto comprendendo che non è sempre possibile vincere riusciranno a mantenere un’autostima positiva. Saper gestire la sconfitta e la frustrazione ad essa collegata, li aiuterà per affrontare in modo positivo i fallimenti futuri. Risulta fondamentale che possano, in questo modo, considerare ogni situazione come un’opportunità di apprendimento.
I bambini più piccoli sono abituati ad essere al centro dell’attenzione e ad ottenere ciò che desiderano. Ma questo non è un sempre bene per loro, perché può influenzare in modo negativo la loro autostima, le relazioni sociali e formare la convinzione che è meglio non partecipare piuttosto che perdere.
Dobbiamo insegnare ai bambini a imparare a perdere, a focalizzarsi sul processo, sull’esperienza positiva che possono trarre quando partecipano ad un’attività. per quanto riguarda il risultato alcune volte possiamo vincere e altre perdere, però se non partecipiamo non potremo fare nessuna nuova esperienza. Possiamo aiutare i bambini a vedere che perdere non è sempre un’esperienza negativa, perché ci serve per comprendere come possiamo migliorare e soprattutto che in molte occasioni non importa se si vince o si perde ma divertirsi durante le attività e cooperare con gli altri per ottenere un obiettivo comune.
Il vincitore è colui che senza dare importanza al risultato, si diverte durante l’attività, collabora, apprende da ciò che ha fatto e non si arredre davanti a una difficoltà o ad un ostacolo. I fallimenti sono comuni nella vita e per arrivare al successo dobbiamo vederli come una parte del camino.
Quando i bambini iniziano a fare giochi competitivi e scoprono che non possono vincere sempre, possono arrabbiarsi molto e piangere. Anche se ai genitori può dar fastidio che il bambino si arrabbi perché perde durante il gioco dobbiamo sapere che, nei bambini è una reazione normale, per diverse ragioni:
- a questa età i bambini fanno fatica a rendersi conto di non essere onnipotenti
- è difficile accettare che qualcuno sia meglio di loro, soprattutto se è un bambino della stessa età.
- Vivono il fatto di perdere come un vero e propriofallimento, non come qualcosa di naturale.
Vediamo insieme alcuni modi per insegnare ai bambini a perdere senza che si sentano male.
- Lasciate cheil bambino perda: in molte occasioni i genitori quando giocano con i propri figlio non li fanno mai perdere con la convinzione che questo li aiuterà a costruire una migliore autostima. Purtroppo non c’è niente di più lontano dalla realtà. Se lasciamo che i bambini vincano sempre non sapranno come affrontare le situazioni quando perdono e comparirà una bassa tolleranza alle frustrazioni.
- Dare importanza al processo: il risultato non è ciò che deve importare ma il processo è ciò che conta. Mentre tutti sono concentrati sulla vittoria, possiamo aiutare i bambini a cambiare il punto di vista pr mostrargli che ciò che conta è l’impegno che mettiamo nel fare una cosa.
- Lodiamo il bambino quando “riesce” a perdere, non solo quando vince. Gli elogi positivi quando il bambino si sforza di affrontare la perdita sono realmente importanti. Se il bambino sente empatia, comprensione e appoggio dopo aver perso non se la prenderà male.
- Potete insegnare con l’esempio: come padri o madri potete insegnare direttamente al bambino che perdere non significa fallire.