15 Dicembre 2020
Il primo approccio alla mindfulness: la preparazione
Meditare in teoria sembra semplicissimo, ma quando si inizia la pratica ci si potrebbe accorgere che non era così: la preparazione alla mindfulness è molto importante! Non fraintendermi la pratica della meditazione non è complessa, ma neanche così immediata. Ecco alcuni accorgimenti da considerare prima di iniziare a meditare:
- Quando. Ti invito a trovare il momento che “funzioni” in base al tuo stile di vita, il momento più sostenibile nel tempo per poter “dare spazio” all’esercizio. Per alcuni potrebbe essere la mattina appena svegli perché permette di non rimandare la pratica più avanti nel corso della giornata, per altri potrebbe essere la sera, magari prima di andare a dormire, perché rientra all’interno di una routine, come lavarsi i denti prima di andare a letto.
- Come. La postura influenza notevolmente la qualità della pratica. Personalmente consiglio di sedersi su una sedia tenendo la pianta dei piedi ben appoggiata sul pavimento. Ricordati di tenere la schiena dritta per favorire all’aria di circolare liberamente all’interno del tuo corpo. L’addome è leggermente sporgente. La testa deve spingere verso l’alto, il mento è rientrato. Durante la pratica la bocca è chiusa e la lingua può appoggiarsi al palato. Puoi appoggiare i palmi delle mani sulle cosce. Puoi scegliere se tenere gli occhi aperti o chiusi.
- Dove. Ti consiglio di scegliere un luogo, una stanza della casa in cui ti sente bene e in cui difficilmente potresti essere disturbato. Per alcuni potrebbe essere difficile cominciare a meditare perché si sentono giudicati da un componente della famiglia, hanno paura che qualcuno possa vederli in questa pratica che a volte viene percepita come strana. Proprio per questo il posto che scegli deve essere un luogo intimo che ti trasmetta tranquillità.
- Quanto. Parlando senza mezzi termini, nessuno è un monaco zen capace di dedicare intere giornate alla meditazione. L’ideale sarebbe prevedere due sessioni (mattino e sera) di 15-20 minuti ciascuna. Mi rendo conto che, in generale ma soprattutto all’inizio, questo obiettivo sia difficile da perseguire. In realtà ciò che conta non è tanto la durata quanto la costanza, praticare ogni giorno anche solo 5-7 minuti. Stabilisci quindi un lasso di tempo da dedicare alla pratica e imposta un timer (potrebbe essere la sveglia dello smartphone o un’app specifica). Questo ti permetterà, innanzitutto di non distrarti per controllare il tempo rimanente alla fine della sessione in corso, e di identificare il suono (magari quello di una campana tibetana) di inizio e chiusura dell’esercizio. Inoltre se utilizzi un’app, questa terrà traccia delle pratiche che svolgi, aiutandoti a tenere il ritmo, magari impostando una notifica per ricordarti di praticare nel momento della giornata da te scelto.
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