Il Metodo di Studio
Cari genitori, in tempo di Dad e quindi di grande difficoltà nella gestione e organizzazione dei vostri figli, un elemento cruciale diventa quello legato al metodo di studio, che deve essere non solo efficace e strategico, ma anche adatto ai bisogni dei ragazzi per condurli ad una maggiore autonomia.
Ma quindi quali sono i fattori che occorre promuovere per determinare il successo nello studio dei vostri figli?
Come sostiene il Professor Mario Polito, sono:
- IL METODO DI STUDIO
- LA MOTIVAZIONE
- LE ABILITA’ COGNITIVE E METACOGNITIVE
- LE STRATEGIE DI APPRENDIMENTO E MNESTICHE
- LA COSTANZA NELL’IMPEGNO E NELLO STUDIO.
Oggi partiremo affrontando la tematica relativa al metodo di studio.
Possiamo pensare al metodo come ad un percorso rapido e strategico che ha come meta il raggiungimento di risultati ottimali, migliorando abilità di apprendimento, memorizzazione, organizzazione, pianificazione, autonomia…
Il suo obiettivo non è quello di sostituire lo studio incentrandosi sul cosa fare, ma sul come fare, insegnando ad imparare attraverso un ruolo attivo e strategico del soggetto, protagonista dei suoi apprendimenti.
Un buon metodo di studio deve essere metacognitivo, in quanto deve basarsi non solo sulle conoscenze, ma anche sulla riflessione ed il controllo; cioè deve andare oltre favorendo un apprendimento il più personale e concreto possibile.
Quindi, cari genitori, il metodo aumenterà la fiducia dei vostri ragazzi nella propria intelligenza, darà gratificazione allo sforzo e garantirà senso di competenza. Grazie ad esso, i vostri figli, avranno più voglia di studiare e si sentiranno non solo maggiormente sereni e motivati, ma anche gratificati nel contesto scolastico e quotidiano.
Ma a questo punto potrebbe sorgere una domanda spontanea:” Esiste un metodo di studio migliore di altri?”
La risposta è sì, ed è quello in grado di unire con originalità le diverse strategie ( ad esempio il saper creare mappe o schemi, il generare collegamenti, il produrre immagini mentali, ecc.).
Sbagliare usando metodo non significa commettere un errore, ma avere un’occasione in più per crescere e migliorarsi utilizzando anche la propria creatività; studiare senza metodo ed obiettivi consapevoli di ciò che si sta facendo, invece, rappresenta un errore che molti di noi commettono, compromettendosi.
Pensandoci bene, un buon metodo serve a chiunque, non soltanto nello studio, in quanto la capacità di prevedere e pianificare, progettare consapevolmente e poi autovalutarsi, risulta utile in tutti gli ambiti della nostra vita.
Esso diviene fondamentale quando ci si trova di fronte a una materia difficile perché rappresenta un valido orientamento da seguire e consente di riflettere sulla modalità più efficace per raggiungere il massimo risultato con il minimo sforzo in termini di tempo ed energia.
“Non serve studiare di più, se non si studia con metodo” (Mario Polito)
Il metodo di studio dirige e supervisiona il nostro modo di conoscere.
- Dà segnali circa la modalità di studio( auto istruzioni)
- Favorisce un apprendimento efficace
- Garantisce le migliori strategie di elaborazione
- Semplifica assimilazione e memorizzazione dei contenuti
- Promuove creatività e proattività
- Consente una buona messa in atto dei nostri apprendimenti
Una mente metodologica non è un cervello pieno di concetti confusi, ma ricco di connessioni logiche ed ordinate. Un esempio potrebbe essere quello di farsi domande durante lo studio e di procedere in modo graduale, dal generale al particolare.
Quali sono le caratteristiche di un buon metodo di studio?
- Prevedere( tempi, scadenze, risorse, materiali…)
- Progettare e pianificare
- Auto monitoraggio( giudizio critico, capacità di sintesi, cosa conosco?, sono capace di ripeterlo usando una propria terminologia?…). Risulta fondamentale soprattutto di fronte ad errori ricorrenti. Attenzione però ad un eccesso di auto monitoraggio, in quanto può condurre al blocco dell’azione.
Un elemento importante è la memoria di lavoro
- Valutazione finale: consiste nel giudicare il proprio lavoro, i risultati ottenuti, il ritmo, il grado d’impegno, capacità e fragilità, la differenza che si crea tra attesa e risultato a partire dalle proprie risorse.
A tal proposito, Susanna Sommaggio, elenca “ 10 passi per uno studio efficace”
- Prima di studiare: PORSI OBIETTIVI CHIARI E CONSAPEVOLI DA VOLER RAGGIUNGERE
- PREVEDERE FAVORENDO CONCENTRAZIONE E MOTIVAZIONE
- PIANIFICARE USANDO PROBLEM SOLVING, cioè fare una lista o un planning delle materie da fare, considerando bisogni e stabilendo delle priorità in base alle difficoltà
- DECIDERE QUANDO STUDIARE( prevedere pause e momenti di maggiore focalizzazione)
- STABILIRE PER QUANTO TEMPO STUDIARE (mantenere alto il grado di attenzione per facilitare memorizzazione)
- Durante lo studio: LEGGERE; partire da un’attività di priming che basi l’attenzione su titolo, immagini, didascalie e parole in grassetto, in modo tale da creare connessioni con quanto già studiato in precedenza; poi procedere con una lettura analitica che permetta di comprendere il significato globale ed infine attuare una lettura selettiva, volta ad individuare le parole chiave ed i macro-temi
- COLLEGARE GLI ARGOMENTI, usando mappe, schemi, tabelle
- Dopo lo studio: RIPASSARE PER MEMORIZZARE
- MOTIVARSI ED AUTO INTERROGARSI
- PENSARE AI PROPRI PUNTI DI FORZA
Un buon metodo di studio si costruisce tra alunno, tutor, stili di apprendimento e cognitivi e adeguato potenziamento.
Un buon strumento, che mi sento di consigliarvi, è quello di creare un quaderno appositivo “del metodo di studio” in cui raccogliere suggerimenti, strategie, ma anche le quotidiane difficoltà e soddisfazioni (es. tipologia di mappa, prova effettuata su una pagina di studio, difficoltà riscontate).
Prima di salutarvi, voglio portarvi l’esempio di metodo personalizzato del filosofo Cartesio, citato da Mario Polito nel libro “ il Metodo di studio”, che illustra quattro regole per ben utilizzare la propria mente.
- Regola dell’evidenza=usare il tempo ed il ragionamento
- Regola dell’analisi= dal generale al particolare
- Regola della sintesi= ordine logico, gradualità di obiettivi
- Regola dell’ enumerazione o revisione finale= completezza
Spero di esservi stata d’aiuto attraverso preziosi e pratici consigli.
A presto, con nuovi consigli applicativi sul metodo di studio!
Bibliografia
dispense Corso di Formazione Tutor DSA, Roma, Istituto Galton Ricerca E Formazione, 2020
dispensa a cura di Susanna Sommaggio, elaborato da http://academic.cuesta.edu/acasupp/as/209.HTM
Polito,M., (2010), “Imparare a studiare. Il metodo di studio. Quando, quanto, cosa, come e perché studiare”, Editori Riuniti, Roma
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