Mamma non lasciarmi: il disturbo di ansia da separazione
L’ansia da separazione è un aspetto naturale nella relazione del bambino con la propria madre. Solitamente si manifesta tra gli otto e i 12 mesi di età e scompare intorno ai due anni.
Alcuni bambini possono invece presentare sintomi di ansia da separazione durante l’età scolare o in adolescenza. Questa condizione viene definizta disturbo di ansia da separazione. I bambini che soffrono di questo disturbo sono intorno al 3/4 per cento. (Walker, et al., 2011).
Il disturbo di ansia da separazione consiste in uno stato psicologico nel quale il bambino sperimenta ansia eccessiva rispetto alla separazione da casa o dalle persone con le quali il bambino ha un forte attaccamento emozionale (per esempio la madre, il padre i nonni o i fratelli). Questo disturbo si caratterizza per preoccupazioni ricorrenti, intense e frequenti circa la separazione da questa
Quali sono i sintomi e i segni del disturbo di ansia da separazione nei bambini?
Il disturbo si esprime attraverso alcuni sintomi che possono essere lievi o molto intensi, dipendendo dalla gravità dell’ansia dell’individuo.
In sintesi, un bambino o un adolescente affetto da grave ansia di separazione può presentare alcuni dei seguenti sintomi:
I sintomi del disturbo di ansia da separazione devono durare da più di quattro settimane. I segni e i sintomi tendono ad apparire quando il bambino si allontan da una persona o da un ambiente familiare, o prima di allontanarsi. Il disturbo da ansia da separazione può interferire con il sereno svolgimento delle attività quotidiane della vita del bambino (es. smettere di andare al corso di nuoto perché la mamma non può stare vicino al bambino in quei momenti)
I sintomi possono essere fisici:
- Frequenti mal di testa, mal di stomaco o vomito: queste reazioni neurofisiologiche possono emergere con la funzione inconsapevole di cercare di evitare la separazione
Sintomi cognitivi: (pensieri ansiosi)
- Paure apparentemente immotivata relativa alla propria incolumità e a quella dei genitori. Sono presenti fantasie di non riuscire più a rivedere i propri genitori
- Preoccupazioni estreme nel caso debba dormire fuori casa: l’ansia del distacco emerge in maniera più acuta la sera, con manifestazioni di disperazione nella fase dell’addormentamento.
Sintomi comportamentali
- Eccessivo attaccamento all’ambiente domestico
- Manifestazioni di panico o di collera al momento di separarsi dai genitori
- difficoltà o impossibilità di vivere il distacco anche per brev periodi dall’adulto di riferimento.
L’aspetto centrale del disturbo di ansia da separazione è L ansia eccessiva collegata alla separazione dalla persona di riferimento per il bambino (solitamente il padre o la madre)o con la separazione da casa o da altri familiari.
Criteri diagnostici per il Disturbo di Ansia da Separazione
Per poter fare una diagnosi di tale disturbo devono essere presenti dei precisi comportamenti. Nello specifico, i criteri diagnostici per il Disturbo d’Ansia da Separazione secondo il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali sono i seguenti:
- Ansia inappropriata rispetto al livello di sviluppo ed eccessiva che riguarda la separazione da casa o da coloro a cui il soggetto è attaccato, come evidenziato da tre (o più) dei seguenti elementi:
1. malessere eccessivo ricorrente quando avviene la separazione da casa o dai principali personaggi di attaccamento o quando essa è anticipata col pensiero; - persistente ed eccessiva preoccupazione riguardo alla perdita dei principali personaggi di attaccamento, o alla possibilità che accada loro qualche cosa di dannoso;
- persistente ed eccessiva preoccupazione riguardo al fatto che un evento spiacevole e imprevisto comporti separazione dai principali personaggi di attaccamento (per es., essere smarrito o essere rapito);
- persistente riluttanza o rifiuto di andare a scuola o altrove per la paura della separazione;
5. persistente ed eccessiva paura o riluttanza a stare solo o senza i principali personaggi di attaccamento a casa, oppure senza adulti significativi in altri ambienti; - persistente riluttanza o rifiuto di andare a dormire senza avere vicino uno dei personaggi principali di attaccamento o di dormire fuori casa;
- ripetuti incubi sul tema della separazione;
- ripetute lamentele di sintomi fisici (per es., mal di testa, dolori di stomaco, nausea o vomito) quando avviene od è anticipata col pensiero la separazione dalle principali figure di attaccamento.
- La durata dell’anomalia è di almeno 4 settimane.
- L’esordio è prima dei 18 anni.
- L’anomalia causa un disagio clinicamente significativo o la compromissione dell’area sociale, scolastica (lavorativa), o di altre importanti aree del funzionamento.
- L’anomalia non si manifesta esclusivamente durante il decorso di un Disturbo Pervasivo dello Sviluppo, di Schizofrenia, o di un altro Disturbo Psicotico e, negli adolescenti e negli adulti, non è meglio attribuibile ad un Disturbo di Panico con Agorafobia.
Tipologie di trattamento
Il disturbo d’ansia di separazione può essere affrontato in modo efficace attraverso un trattamento psicoterapeutico. Tra i vari approcci in base alle evidenze scientifiche, la terapia cognitiva risulta essere la più efficace per questa tipologia di disturbo. Per l’efficacia del trattamento è fondamentale la partecipazione dei genitori. Quando il bambino è molto piccolo può essere svolto anche con la sola coppia genitorIale. Nel nostro approccio cognitivo evolutivo la prima fase dell’intervento ha come obiettivo la comprensione del problema. Questa prima permette al terapeuta, attraverso un’attenta raccolta e analisi di informazioni, di iniziare a farsi un’idea rispetto al disturbo. Per impostare adeguatamente il trattamento è necessario analizzare minuziosamente le circostanze che precedono è che seguono l’emergere dell’ansia da separazione. I genitori devono essere sostenuti per riuscire a comprendere e sintonizzarsi emotivamente con le angosce e le ansie del figlio, del suo bisogno di supporto e dell’importanza di strategie volte a rassicurare il bambino, ma che gli consentano al tempo stesso un graduale distacco. Inoltre al bambino può essere somministrata una psicoterapia che gli consenta di elaborare le proprie angosce e di raggiungere man mano la propria autonomia.