Il diritto di essere lenti e l’importanza del perdere tempo
il tempo libero
Qualche decennio fa, i bambini uscivano da scuola, passavano da casa a fare merenda e poi via… tutti fuori a giocare! Oggi sempre più di frequente sono sottoposti, ogni giorno, a un vero e proprio “tour de force”: dalla scuola alle lezioni di musica, inglese, danza, judo, calcio e ancora catechismo. Ogni minuto della loro giornata è scandito da un’attività specifica volta a sviluppare una qualche abilità o competenza. Anche nel fine settimana o durante le vacanze la situazione non cambia: ci sono laboratori, campus, workshop e visite guidate.
Tornare a casa per giocare liberamente nella propria stanza o andare al parco, sembra costituire l’ eccezione a una routine frenetica che non lascia spazio al tempo libero, alla fantasia e alla creatività.
Il gioco dovrebbe essere il vero lavoro dei bambini. Dovrebbe essere l’attività che occupa la maggior parte del loro tempo, eppure non è sempre così.
Quali sono i rischi di questo stile di vita per il bambino?
Questa valanga di stimoli e impegni può sotterrare il bambino non lasciando lo spazio per lo sviluppo autonomo della creatività, senza la possibilità di dare libero sfogo alla fantasia.
E’ fondamentale ricordare il valore del tempo libero, non un tempo vuoto da riempire ma uno spazio nel quale il bambino può esprimere preferenze, organizzare giochi e lasciarsi andare. Non serve riempire tutti i pomeriggi dei bambini di attività o giochi organizzati.
Il tempo che il bambino può trascorrere giocando liberamente è un tempo utile e fondamentale per crescere e apprendere. E’ il tempo che permette al bambino di comprendere cosa gli piace, quali sono le sue preferenze e ancora come organizzarsi al meglio per portare avanti un gioco.
Rispettare e accettare il ritmo di crescita, anche dal punto di vista emotivo è un fattore essenziale per uno sviluppo sereno e armonico dei bambini. Possiamo adattarci con calma e serenità ai loro progressi nel linguaggio, nel movimento, al loro modo di relazionarsi con l’ambiente, di socializzare e entrare in contatto con gli altri bambini e con gli adulti.