Il trattamento dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento
Quando parliamo di “trattamento DSA” intendiamo il trattamento di un disturbo specifico dell’apprendimento è necessario poter partire da una diagnosi che sia il più precisa possibile e che, per
ogni componente della vita scolastica, esamini almeno:
- una misurazione oggettiva delle abilità (ad es., il calcolo aritmetico come si presenta? È strategico? Veloce o lento? Conta con le dita?)
- il grado di efficienza delle componenti cognitive non coinvolte in quella abilità;
l’organizzazione cognitiva generale (come punto di forza del soggetto); - alcuni indicatori clinici qualitativi e quantitativi che indichino come il disturbo in esame gravi sul funzionamento globale del bambino.
Con queste informazioni è possibile per il clinico prendere in carico il paziente e stendere, di conseguenza, gli obiettivi del piano di intervento, nel modo più mirato possibile.
Diventa possibile, pertanto, stendere il progetto riabilitativo che definirà:
- le aree di intervento specifiche (quali sono le priorità);
- gli obiettivi (quali sono e come evolvono nel tempo);
- i tempi (frequenza, lavoro a casa e a scuola);
- le modalità di erogazione;
- la verifica degli interventi (quali obiettivi raggiunti? Quali occorre ancora potenziare?);
- gli operatori coinvolti.
Indicazioni generali sul trattamento di un DSA
Il trattamento DSA si deve basare su un modello chiaro e su evidenze scientifiche: un trattamento efficace è un trattamento che migliora l’evoluzione del processo più della sua evoluzione naturale attesa. Va regolato sulla base dell’effettiva efficacia dimostrabile.
Di fondamentale importanza, il trattamento deve essere erogato quanto più precocemente possibile, considerando il profilo scaturito dalla diagnosi. Va interrotto quando il suo effetto non apporta più cambiamenti sul disturbo.
Trattamento DSA: la dislessia
Dati di evidenza forti sostengono l’efficacia di interventi specialistici finalizzati a migliorare la correttezza e la fluenza della lettura nella dislessia. Gli interventi consistono in esercizi strutturati per facilitare la lettura di parole isolate o inserite nel contesto, partendo da attività per favorire le abilità metafonologiche, l’apprendimento delle regole di conversione tra grafemi e fonemi e letture ripetute con facilitazioni. Le esercitazioni durano almeno 30-40 minuti, sono ripetute durante la settimana per un totale di almeno 15-20 incontri diretti da specialisti.
Nella pratica clinica, la funzione della rapidità e correttezza della lettura viene resa efficiente dall’armoniosa funzionalità di quattro componenti di base:
- discriminazione visiva e selezione visuo-spaziale,
- denominazione dei grafemi;
- riconoscimento sublessicale o lessicale, con relativa associazione e corrispondenze fonologiche;
- fusione fonologica e fonemica.
Trattamento DSA: la disortografia
Scrivere richiede l’acquisizione e il controllo di numerose abilità che si riferiscono al dominio delle conoscenze pratiche, linguistiche e cognitive. E’ possibile individuare tre distinti ambiti nei quali si dovrebbero sviluppare le competenze necessarie per un adeguato apprendimento della scrittura che è deficitaria della disortografia:
- componenti prassiche (compiti di coppia, dettato e scrittura spontanea), che richiedono il controllo di numerose sottocomponenti (come scrivere lettere e parole, la coordinazione oculo motoria, la velocità motoria nella scrittura di lettere).
- componenti linguistiche della scrittura (acquisizione dei processi fonologici e ortografici). E’ richiesto
- un lessico adeguato per l’età e la capacità di recuperare i vocaboli dalla memoria a lungo termine (accesso lessicale).
- componenti cognitive (composizione di un testo, dall’ideazione alla stesura alla revisione).
Per lavorare sull’ortografia occorre potenziare almeno cinque componenti fondamentali, proprie della seconda componente:
- memoria fonologica (per conservare le parole ideate o ascoltate che si vogliono scrivere), analisi e segmentazione fonemica (individuare tutti i fonemi della parola ascoltata o pensata),
- associazione tra fonemi e grafemi (Associare i suoni (fonemi) delle singole lettere con le relative lettere scritte, grafemi),
- associazione diretta tra fonologia e rappresentazione ortografica
- Scrittura a mano.
Trattamento DSA: la disgrafia
Per poter lavorare sul processo conclusivo della scrittura, occorre lavorare sulle abilità di motricità fine della mano dominante che permettono i movimenti per costruire in modo leggibile e veloce la forma delle lettere.
È possibile riscontrare difficoltà a tre livelli:
- disgrafia allografica (quale lettera da scrivere)
- disgrafia aprassica (come costruire la lettera)
- disgrafia da parametri esecutivi (come “girare” la pancia della b ).
Trattamento DSA: la discalculia
Per poter fare un intervento sulle abilità numeriche occorre partire dallo sviluppo delle diverse componenti di base, che concorrono alla apprendimento delle abilità di calcolo (mentale o scritto), in particolare:
- competenze lessicali (lettura e scrittura di numeri),
- competenze semantiche (rappresentazione rapporto numeri-quantità)
- competenze sintattiche(comprensione del valore posizionale delle cifre).
Se so leggere e scrivere correttamente i numeri, allora posso comprendere anche il valore numerico delle cifre stesse. Senza aver raggiunto livelli adeguati di queste tre componenti non è possibile proseguire nel potenziare il calcolo a mente o scritto.
In conclusione, un trattamento DSA è possibile e permette al ragazzo di vivere meglio la sua esperienza a scuola.
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