I genitori dei figli adolescenti e la scuola
La scuola media e quella superiore sono un’esperienza difficile e tumultuosa per molti adolescenti per diverse ragioni. Oltre ai cambiamenti sociali, emotivi e fisici che contemporaneamente si verificano in questo periodo, i ragazzi devono affrontare l’annessa difficoltà di pianificare e progettare il proprio futuro.
Uno studio condotto da Wang e Sheikh-Khalil (2014) pubblicato recentemente sul giornale accademico “Child Development” ha individuato tre modalità specifiche con cui i genitori possono diminuire la probabilità che i loro figli sviluppino la depressione e aumentare parallelamente la probabilità che essi ottengano buoni risultati a scuola.
Wang e Sheikh-Khalil (2014) hanno esaminato tre differenti tipi di coinvolgimento che i genitori possono attuare nei confronti dell’attività scolastica dei loro figli e che possono migliorare i successi scolastici negli adolescenti.
Una prima modalità è il coinvolgimento “school-based”, in cui ad esempio i genitori forniscono un aiuto a scuola e partecipano agli incontri con gli insegnati e alle riunioni; un secondo tipo è il coinvolgimento “home-based”, in cui ad esempio i genitori aiutano i ragazzi con i compiti e forniscono uno spazio per lo studio; un ultimo tipo infine è il coinvolgimento definito di “socializzazione scolastica”, in cui i genitori ad esempio dialogano sugli obiettivi scolastici e professionali che il ragazzo vorrebbe raggiungere e pianificano insieme la sua educazione futura. Queste modalità possono contribuire positivamente al successo scolastico dei ragazzi e influire sul loro benessere emotivo durante gli anni di scuola.
Considerando le tre modalità nel loro insieme, è importante che i genitori siano coinvolti nella vita scolastica dei loro figli, ma è preferibile che adottino un ruolo di consiglieri e assistenti (“socializzazione scolastica”), piuttosto che di tutore o di “amministratore”.
Questo cambiamento potrebbe essere difficile da adottare per molti genitori che, in genere, sono fortemente coinvolti soltanto durante le scuole elementari o medie.
La possibile ragione dei benefici di questo tipo di cambiamento durante questo periodo di sviluppo potrebbe essere collegato al bisogno di autonomia e individualità per cui gli adolescenti si battono.
È importante notare come nonostante gli adolescenti valorizzino l’indipendenza e vogliano apparire capaci di fare le cose autonomamente, essi hanno ancora bisogno di una guida e di sostegno.
Questo supporto può quindi aumentare la probabilità che i ragazzi stiano meglio nel lungo periodo, sia dal punto di vista scolastico sia sul piano emotivo.