Ho trovato le sigarette a mio figlio |Podcast Puntata 10
“Ho trovato le sigarette a mio figlio” ossia quando i ragazzi adolescenti iniziano a volte passare quei limiti che i genitori hanno loro imposto.
Nella decima puntata del Podcast- “Tuo Figlio istruzioni per l’uso” il Dottor Davide Nahum, direttore e fondatore del centro IELED di Milano ci da interessanti spunti di riflessione su come affiancare i nostri figli nel controverso mondo dell’adolescenza.
Il ritrovamento del pacchetto di sigarette è una situazione comune e provoca molta preoccupazione nei genitori .
Il ragazzino che fino a poco tempo prima giocava con i Pokémon ad un certo punto torna a casa e puzza di fumo oppure si trovano le sigarette nella tasca della giacca.
Come interpretare queste situazioni e soprattutto come reagire?
Nella prima parte del Podcast il Dottore introduce il concetto riportato da un grande psicologo del 900°, Erik Erikson e gli “stadi di vita”.
Secondo l’esperto lo sviluppo della persona consiste nel susseguirsi di diversi stadi, dove ogni cambiamento è caratterizzato da crisi che conduce allo stadio successivo.
Una valida analogia della crescita di un bambino è l’esempio della pianta.
Il seme, in un ambiente favorevole e senza grossi problemi, maturerà lentamente ed attraverso un processo fisiologico naturale germoglierà e crescerà piano piano .
La stessa cosa vale per l’uomo, nella quale avviene un lento processo di maturazione del corpo e della mente.
Gli stadi di Erikson sono caratterizzati da momenti di crisi necessari al passaggio dello stadio successivo e che ne condizionano profondamente la struttura del futuro soggetto.
Quindi a seconda di come affrontiamo di come superiamo questa crisi la fase successiva sarà più facile o più difficile .
La costruzione dell’ Identità : Un difficile bivio
L’adolescenza rappresenta per eccellenza la fase della vita dove si presenta per la prima volta la necessità di costruirsi un’identità propria.
Il ragazzino ha davanti due principali strade :da una parte quella di accettare in toto l’identità dei genitori, copiandone i valori ed i principi morali e diventarne un piccolo clone.
Dall’altra parte invece rifiutarli completamente diventano l’opposto.
Proprio per questo motivo è un periodo difficile per le famiglie perché il ragazzo deve oltrepassare i limiti che sono imposti dalla visione del mondo dei genitori, e solo in questo modo può sperimentare un Senso di Se diverso ed unico.
Sempre per questo motivo il ragazzo inizia a conformarsi ai suoi pari e improvvisamente lo vediamo alle 8:00.del mattino nel piccolo esercito di adolescenti tutti vestiti uguali che si avvia deciso verso l’ingresso della scuola.
Ma qual’è esattamente il ruolo corretto che un genitore deve avere?
Il ruolo del genitore è quello di fare “l‘equilibrista” nel mondo di cambiamenti che sta vivendo il figlio.
Anche se noi pensiamo di avere i valori migliori del mondo non possiamo pensare di creare delle piccole copie di noi stessi con gli stessi valori.
I genitori possono assumere il ruolo di “base sicura” ossia un porto, in cui il figlio può tornare dopo che è andato in giro con la sua nave ad esplorare il mare sconosciuto.
Il ragazzo deve sapere che nonostante quello che fa i genitori ci saranno sempre e sono lì per aiutarlo, non deve avere l’idea o la percezione che può fare qualcosa per il quale il genitore lo rifiuterà .
Paradossalmente è proprio questo atteggiamento di apertura nei confronti del giovane uomo che eviterà nel futuro che il ragazzo si cacci guai più seri.
Nell’esempio concreto che un genitore trovi il figlio di seconda media con un pacchetto di sigarette come mi devo comportare ?
L’ obiettivo principale in questi casi è quello di salvaguardare il rapporto di fiducia con nostro figlio, fumo o non fumo sono fasi che tanti ragazzini passano.
Il problema invece è se si incrina il rapporto di fiducia.
L’intervento a seconda dei casi può essere indiretto, ovvero focalizzato più su quelli che sono in generale i pericoli del fumo, oppure il confronto diretto, cioè parlare apertamente con il ragazzo.
L’obiettivo del discorso non deve essere convincere immediatamente il ragazzo a smettere di fumare, ma fargli sapere che sappiamo della cosa e che siamo aperti al dialogo.
Il ragazzino deve sapere che può tornare da noi e sentirsi accettato in ogni modo.
La strategie da mettere in atto in questa situazione dipendono molto dal tipo di famiglia , è importante comunicare al ragazzo che non approvate il comportamento ma evitate di usare frasi focalizzate sulla persona come “ Tu mi hai deluso ! Da te non me l’aspettavo!” perché questo tipo di frase allontana irrimediabilmente il ragazzo.
Tutto questo e molto altro nel nostro PODCAST- “Tuo figlio, istruzioni per l’uso” in compagnia del Dottor Nahum.