Gli ingredienti per una relazione efficace
Quando si affronta il tema della crescita e dello sviluppo dei figli non esistono suggerimenti universali su come comportarsi in una determinata situazione, non ci sono indicazioni da seguire valide per tutti. Conoscere però i meccanismi psichici e cerebrali degli adolescenti permette di comprendere quello che pensano, quello che provano e come si comportano.
In letteratura sono presenti diversi studi che confermano l’importanza di alcuni “ingredienti” indispensabili nella relazione genitore-figlio, come ad esempio la vicinanza emotiva, il contatto fisico, la condivisione. Questi elementi sono fondamentali perché giocano un ruolo importante nel generare benefici positivi a livello di benessere, autostima e sicurezza in sé.
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In una recente pubblicazione del 2022, Wolf analizza le caratteristiche che un genitore dovrebbe possedere per essere efficace e costruire una relazione intensa e stabile con i propri figli. Queste componenti, secondo lo studioso, andrebbero coltivate fin dai primi anni di vita del bambino.
Gli ingredienti per un relazione efficace
Andiamo quindi ora a vedere insieme quali sono questi otto ingredienti utili a costruire una relazione genitore-figlio efficace:
- Presenza fisica: Non è sufficiente solo una buona comunicazione, ma anche il contatto fisico e la presenza. Il semplice fatto di essere presente trasmette attenzione, disponibilità, fa sentire riconosciuti. Per i bambini e gli adolescenti è molto importante sapere che il genitore è presente, disponibile, che c’è, anche quando in apparenza fanno di tutto per dimostrare il contrario.
- Comunicazione efficace: è fondamentale dialogare con i figli, senza aver paura di affrontare anche gli argomenti più “scomodi”. E’ importante adattare le parole in base all’età e alla situazione, così come è fondamentale usare una modalità comunicativa rispettosa degli spazi di intimità, che non deve essere vissuta dall’altro come invasiva o come un’inquisizione, ma che deve trovare le fondamenta nella reciprocità e nella sana curiosità. Condividere i propri punti di vista, ascoltando e rispettando quelli dell’altro, consente al figlio di sentirsi visto, valorizzato e supportato, abituandolo ad aprirsi a sua volta anche su argomenti più complessi e delicati, senza temere il giudizio.
- Tempo: trascorrere del tempo esclusivo con il proprio figlio facendo delle attività piacevoli, anche molto semplici come guardare un film insieme, uscire per fare merenda o andare a fare una gita, da la possibilità di creare dei momenti “speciali” che rafforzano e intensificano il legame. Fare delle attività sociali insieme ai ragazzi o qualcosa che amano particolarmente consente a loro di sentirsi accettati nel loro essere adolescenti.
- Esempio: i ragazzi apprendono maggiormente dal nostro modo di comportarci rispetto a quanto assimilano dall’ascolto delle nostre parole. E’ importante quindi per un genitore dare il “buon esempio”, ovvero comportarsi in maniera coerente rispetto a quanto si dice. Questo aumenta la probabilità che il proprio figlio adotti quei principi e valori quando sarà una persona adulta.
- Condivisione di valori: è fondamentale condividere con i figli i propri valori, le proprie opinioni, favorendo l’espressione del loro punto di vista. Questa è anche l’occasione dove il bambino si sente legittimato a porre domande e offrire riflessioni su come affrontare e gestire situazioni complesse che potrebbe incontrare in futuro. Per fare questo è indispensabile ascoltarli senza pregiudizi, senza giudicarli, cercando di capire la loro prospettiva.
- Attenzione: spesso i genitori tendono a lamentarsi del fatto che i figli tendono a fare molte altre cose mentre si cercare di instaurare un dialogo con loro, ma allo stesso tempo è importante che anche gli adulti non facciano altre cose quando si stanno dedicando ai figli. Nonostante viviamo in una società con ritmi frenetici e che ci chiede di essere multitasking, è di fondamentale importanza concentrare tutte le attenzioni su di loro nel momento in cui si trascorre del tempo insieme.
- Osservazione: è di fondamentale importanza osservare i figli nella loro quotidianità per riconoscere le loro caratteristiche personali e le loro passioni. Per comprendere se ci sono delle fatiche o delle difficoltà, se hanno bisogno di qualcosa, bisogna conoscere quali sono i loro bisogni, le loro abitudini, il loro modo di comportarsi, di comunicare; solo così è possibile riconoscere i segnali di cambiamento e comprendere cosa sta avvenendo in loro.
- Quotidianità: nonostante i numerosi impegni quotidiani è importante per un genitore ritagliare ogni giorno del tempo da trascorre insieme al proprio figlio. Questo consente di aiutarlo a imparare a cosa dare la priorità e a come gestire il tempo in modo efficace, affrontando la vita con il giusto atteggiamento mentale.
Il ruolo del genitore, come dice Freud, è quello più difficile in assoluto ma anche quello fondamentale nella crescita di un figlio. Essere un “buon genitore” non significa essere perfetti o non commettere errori, ma avere la capacità di mettersi in gioco, sincronizzarsi con i bisogni dell’altro e imparare ogni giorno come poter essere un genitore più efficace.
In conclusione, è importante, usando le parole di Bowlby, fornire al proprio figlio una base sicura e solida per permettergli di esplorare il mondo con fiducia e autonomia, ascoltando i suoi pensieri e bisogni e offrendogli supporto in caso di necessità.
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