Gioco e movimento: alleniamo le abilità grosso-motorie!
Cari lettori, nell’articolo di oggi vorrei approfondire una tematica fondamentale per lo sviluppo del bambino e rispondere insieme a voi alla seguente domanda: che rapporto c’è tra gioco e movimento? Tra corpo e mente? Come le esperienze corporee influenzano l’acquisizione di conoscenze e competenze?
Il ruolo del corpo
Il corpo, soprattutto nei primi anni di vita, è il “mezzo” attraverso cui raccogliamo ed elaboriamo gli stimoli presenti nell’ambiente che ci circonda, al fine di dare una risposta adattiva. Ancora, il corpo è il principale mezzo di comunicazione e di espressione dei nostri bisogni, stati d’animo, pensieri.
Pensate ad un neonato: ciò che consente ad un caregiver di comprendere ciò che egli sta provando in un preciso momento sono esclusivamente le risposte corporee che il piccolo mette in atto (pianto, sorriso, ecc…).
Inoltre, alcune recenti ricerche hanno evidenziato come le esperienze ricavate dal corpo siano determinanti nello sviluppo della mente.
Senso-motricità e psiche risultano quindi strettamente connesse tra loro, soprattutto nella prima infanzia.
Apprendiamo grazie al corpo
In questa prospettiva, si può quindi comprendere quanto le esperienze corporee siano fondamentali negli apprendimenti di conoscenze e competenze.
In particolar modo, il bambino apprende se è messo nelle condizioni di sperimentare azioni che vadano a buon fine, cioè se lo scopo che lui si è prefissato di raggiungere attraverso un atto motorio viene soddisfatto.
L’intenzionalità dell’azione svolge quindi un ruolo fondamentale: se un bambino vuole compiere un’azione sarà più propenso a ripeterla, procedendo per prove ed errori.
Attraverso meccanismi intrinseci volti a verificare il risultato ottenuto, il piccolo inizierà a selezionare gli atti motori che gli hanno consentito di raggiungere uno scopo, seguendo i criteri dell’economia e dell’accuratezza.
In altre parole più un atto è preciso, efficace ed efficiente, rapido e poco dispendioso di energie, più avrà probabilità di essere ripetuto e automatizzato dal bambino. In questo modo noi, sin da piccoli, acquisiamo dei comportamenti che nel tempo diventano automatizzati.
Gioco e movimento
È fondamentale inserire il bambino in un contesto ambientale, dove gli sia concesso di apprendere; in quest’ottica, il gioco assume nella prima infanzia un ruolo determinante.
Il gioco infatti coinvolge la sfera motoria, cognitiva ed emotivo-affettiva del bambino, definendosi pertanto come contesto privilegiato per l’acquisizione di conoscenze e competenze.
È importante precisare che, per risultare un’esperienza significativa per il bambino, il gioco deve essere adeguato al suo livello di sviluppo, ma al tempo stesso stimolare l’evoluzione delle funzioni adattive implicate.
Giochi pratici da fare a casa
Qui di seguito verranno illustrati delle attività che si possono rivolgere ai bambini di età prescolare (dai quattro anni) utili per stimolare la coordinazione dinamica /equilibrio, ossia per unire gioco e movimento. Questa tipologia di giochi consente infatti di sollecitare il sistema attentivo supervisore e la capacità di inibizione, fondamentali anche negli apprendimenti scolastici, e di potenziare le abilità grosso-motorie appena acquisite dal bambino.
Giochi con la palla, volti a migliorare l’equilibrio e la coordinazione occhio piede
Un primo semplice esercizio consiste nel far posizionare al bambino una palla sotto ad un piede e chiedergli di compiere semplici movimenti (circolari, avanti-indietro, ecc..) mantenendo l’equilibrio.
Per stimolare la coordinazione occhio-piede, si può far eseguire al bambino un percorso semplice (es. slalom tra coni) eseguito calciando una palla. Questo gioco consente anche di potenziare il controllo del movimento e dosare la forza.
Per migliorare il cammino e l’equilibrio dinamico, si può chiedere al bambino di eseguire un percorso lineare, camminando con una palla tra le cavilglie.
Giochi volti a potenziare il salto
Per potenziare il salto e l’equilibrio dinamico, si può chiedere al bambino di compiere un percorso lineare, saltando con una palla tra le caviglie.
Per sollecitare vari schemi di salto, è possibile chiedere al bambino saltare in modi diversi: salto a piedi uniti in avanti/indietro e destra/sinistra, salto apro-chiudo. Per facilitare l’esercizio, possono essere utilizzate delle impronte a forma di piede da disporre a terra.
Giochi per sviluppare l’integrazione dei due emilati e stimolare gli schemi crociati
–Far indossare al bambino delle fascette di stoffa di due colori, in modo che abbia lo stesso colore sul braccio e sulla gamba opposti. Chiedergli quindi di camminare utilizzando uno schema crociato (piede-braccio dello stesso colore in avanti); farlo procedere con diverse velocità, e inserire comandi di “stop” e “via” per favorire l’automatizzazione dello schema motorio.
–Si propone l’esercizio appena descritto, modificando lo schema del cammino crociato e utilizzando il salto crociato (posizione dello schermitore: saltare ponendo di volta in volta braccio e piede opposti in avanti!)
–Gioco del ritmo! Proporre al bambino di marciare/saltare/camminare e abbinare movimenti diversi agli arti superiori. Ciò consente di favorire la coordinazione tra arti superiori e inferiori.
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