Psicomotricità e 7 esercizi da fare comodamente a casa
Vi siete mai chiesti a cosa possa essere utile la psicomotricità, quali attività si svolgono e cosa potete fare anche voi con i vostri figli per stimolarli? Qui troverete delle risposte e 7 giochi da fare a casa.
“Il gioco è strettamente collegato allo sviluppo psicomotorio del bambino, lo influenza e ne è a sua volta influenzato!” (Colina, 2015)
Crescendo il bambino deve acquistare diverse abilità, caratteristiche dello sviluppo neuropsicomotorio. Quando queste però non vengono raggiunte, si parla di ritardi psicomotori del bambino.
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La psicomotricità è una disciplina vera e propria, e una terapia sia riabilitativa sia educativa, per bambini che possono avere determinate patologie, come l’autismo o ritardi nello sviluppo motorio, disprassia; può servire anche per bambini con problematiche più comportamentali ed emotive, come aggressività, difficoltà relazionali, inibizione, impulsività e iperattività.
Il terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, o psicomotricista, è un professionista che si occupa di prevenzione e cura delle disfunzioni motorie, comportamentali, percettive e relazionali, che possono influenzare la vita del bambino. Prima di tutto osserverà l’attività psicomotoria del piccolo paziente, e su questa deciderà quali interventi siano necessari per la risoluzione delle problematiche che avrà riscontrato.
La psicomotricità è descritta come importante per l’acquisizione dello schema corporeo, per la coordinazione, l’equilibrio, per la strutturazione spaziale; inoltre, può essere utile per imparare a rispettare i turni, sperimentando competizione ma anche cooperazione, per la costruzione nello spazio, la comprensione delle emozioni, il gioco corporeo e la rappresentazione grafica. Quest’ultima può essere utile per quei bambini che per esempio hanno problemi di disgrafia, in quanto si può lavorare per migliorare la manualità e il movimento fine. Vengono utilizzati per questi anche giochi ed esercizi di scrittura su sabbia, utile per esempio anche con bambini che calcano molto sui fogli.
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La psicomotricità, inoltre, secondo molti, migliora la fiducia in sé stessi: per questo viene spesso consigliata a bambini timidi, insicuri o particolarmente ansiosi.
Il percorso, assieme allo psicomotricista, è composto da sedute individuali settimanali o bisettimanali, in strutture attrezzate con strumenti e giochi adeguati al lavoro psicomotorio e alle diverse età ed esigenze dei piccoli pazienti.
Durante queste sedute, il bambino, attraverso il gioco e il movimento, lavora sulle sue criticità. Vengono utilizzati strumenti come cerchi, materassi, palle, ma anche giochi ed esercizi per aumentare pazienza e precisione per esempio con bambini con ADHD o bassa tolleranza alla frustrazione. Un esempio di questi potrebbe essere la costruzione di qualcosa che possa interessare il bambino, come un personaggio delle favole o un’armatura col cartone o altri materiali. Quest’attività fa si che il bambino possa sperimentare la precisione che necessitano determinati compiti, la pazienza e la frustrazione del tempo che ci vuole per creare ciò che si vuole, ma anche la soddisfazione finale nel vedere il risultato di quella fatica.
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Una seduta di psicomotricità solitamente dura circa 45 minuti, ed è composta da un momento iniziale di racconto della settimana o della giornata, la fase di gioco e, soprattutto con i bambini più piccoli, la fase finale dove si disegna l’attività di gioco svolta.
Durante il percorso psicomotorio, lo psicomotricista collaborerà con i genitori e gli insegnanti, in quanto è importante avere sempre confronti diretti e un coinvolgimento da parte di tutte le componenti della vita del bambino.
7 giochi da fare a casa
Di seguito troverete 7 semplici giochi ed esercizi che è possibile fare a casa con i vostri figli, stando attenti ad essere in ambienti lontani da spigoli e facendo magari indossare delle calzine antiscivolo:
- Creare un grande percorso a ostacoli utilizzando materiali reperibili in casa, come strisce di stoffa, giornali, cuscini ecc..inventandosi che in certi punti il bambino potrà passare sopra un ponte, evitando di cadere nel lago con i coccodrilli, rappresentati per esempio da dei peluche, poi saltando tra scogli e passando sotto a delle insenature o capanne per raggiungere una meta da voi inventata
- Percorso a ostacoli che alla fine portano ad un canestro, dove a turno bisognerà tirare una palla; il canestro può essere facilmente sostituito da un cestino o un catino
- Utilizzare carte con figure di animali, farne pescare una al bambino che dovrà fare un percorso muovendosi come si muove quell’animale
- Creare puzzle con personaggi dei cartoni, dove il bambino dovrà unire le parti del corpo nelle posizioni corrette
- Dire nomi di parti del corpo che il bambino deve toccare o muovere; questo permette al bambino, attraverso il gioco e il movimento, di allenare la propria conoscenza delle parti del corpo
- Per portarlo a sviluppare le nozioni spaziali (ovvero destra-sinistra, avanti-indietro, alto-basso, dentro-fuori), o per vedere se già le padroneggia, si possono dare comandi, magari creando un percorso a ostacoli
- Nel gioco dello “specchio”, invece, ci si mette uno di fronte all’altro e si fanno movimenti che il bambino deve copiare in modo speculare.
Se volete ulteriori giochi ed esercizi, simili a quelli appena descritti visitate questo sito: http://www.ospedalebambinogesu.it/nuovo-coronavirus-10-esercizi-da-fare-in-casa-con-i-bambini
Se invece siete interessati a qualcosa che possa farvi affrontare l’argomento del coronavirus, e di quello che sta succedendo, vi suggerisco “3 giochi ai tempi del Coronavirus”, dove, attraverso il gioco e il movimento, il bambino potrà affrontare elementi caratteristici di questo periodo e magari far uscire così possibili timori di questa nuova quotidianità, che potrebbero non emergere parlandone apertamente.
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Bibliografia
- Colina D., 150 giochi in movimento, Trento, Erickson, 2015
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