Genitori, figli e separazione. Come possiamo parlarne ai bambini?
Spesso quando si va alla ricerca di informazioni sulle conseguenze che il divorzio può avere sui bambini, ci si imbatte in articoli che mettono principalmente in luce i possibili effetti negativi che la separazione può avere sulla stabilità e sullo sviluppo emozionale dei bambini. In questo articolo mostreremo come genitori, figli e separazione si intreccino, in particolare parleremo di come parlarne ai bambini.
Come possiamo parlarne ai bambini?
Queste informazioni purtroppo non sono false, ma nemmeno complete. Molti i genitori, schiacciati dal senso di colpa e terrorizzati dalle conseguenze emotive della separazione sui figli, decidono di continuare a stare insieme anche se la relazione è disfunzionale, senza tenere in considerazione quanto può essere dannoso per i bambini vivere in una situazione del genere.
E’ chiaro che il divorzio è un momento difficile per la vita del bambino, ma la sofferenza non sta nell’evento in sé.
Molto dipende da come i genitori gestiscono il processo di separazione e la comunicazione con i figli.
Come possiamo parlare al bambino della separazione?
E’ difficile stabilire delle indicazioni universalmente utili per tutte le famiglie e per tutte le separazioni. Ogni situazione è unica e richiede accorgimenti e “attenzioni” diverse. Ci sono tuttavi alcune linee guida che potete tenere in considerazione, per orientarvi durante la vostra separazione. Quando siete sicuri della situazione, potete parlare con il bambino della vostra decisione di separarvi. Anche se non esiste una modo ideale per dargli la notizia, è importante che durante la conversazione siano presenti entrambe i genitori, lasciando (anche solo per un momento) da parte i propri sentimenti di rabbia, colpa o rimorso. Prima di parlare con il bambino potete decidere insieme come comunicargli la cosa per evitare di arrabbiarvi durante la conversazione. C’è bisogno di un piano, un’ idea condivisa di cosa dire e come dirlo. E’ necessario trovare una forma di comunicazione che sia adatta al livello di comprensione del vostro bambino.
Ci sono 3 messaggi molto importanti che potreste trasmettere a vostro figlio per aiutarlo in questo delicato momento di transizione:
- non è colpa tua: quando parlate al bambino della vostra decisione, la conversazione deve adattarsi all’età, al grado di maturità e al temperamento del bambino. Assicuratevi di trasmettergli un messaggio fondamentale: ciò che è accaduto è un fatto tra mamma e papà e lui non ha nessuna colpa in questa situazione. La maggior parte dei bambini si sente in colpa anche quando i genitori negano in ogni modo la loro responsabilità. Spiegate al bambino che a volte, il modo di stare insieme degli adulti può cambiare ma ricordategli che i bambini e i genitori sono uniti per la vita e che anche se non andate sempre d’accordo starete comunque insieme.
- mamma e papà saranno sempre i tui genitori: è importante per la stabilità emotiva del bambino che i genitori riescano a separare il loro ruolo genitoriale da quello coniugale. È fondamentale che come genitori riusciate a distinguere tra i vostri problemi come adulti (il processo, la custodia, le visite e così via) dalle necessità del vostro bambino. In altre parole, indipendentemente dalle differenze personali, è necessario essere capaci di continuare un progetto educativo comune.
- Le cose funzioneranno bene: dategli abbastanza informazioni prchè possa essere preparato ai cambiamenti che avverranno nella sua vita. Nel bambino tra i due e i 5 anni è fondamentale, nella misura in cui è possibile, inserire meno cambiamenti possibile (nell’orario delle visite, a scuola ma anche a casa). I bambini più piccoli hanno bisogno di rinforzare il loro legame con la figura di attaccamento privilegiata (solitamente la madre) dopo la separazione. Provate a rispondere alle domande del bambino nel modo più sincero possibile. Ricordatevi che i bambini non hanno bisogno di conoscere tutti i motivi dietro alla vostra separazione (soprattutto quando la decisione è presa da un solo genitore). E’ sufficiente che capiscano ciò che cambierà nella loro vita quotidiana.
Tutte le separazioni presuppongono un processo doloroso e una fase di riadattamento a nuove circostanze di vita.
Alla poca comprensione di ciò che sta accadendo molto spesso si aggiunge l’estenuante battaglia legale per gli accordi circa i giorni e gli orari di visita. Una delle situazioni più spiacevoli è quando uno dei genitori tenta di manipolare il figlio per metterlo contro l’altro genitori. Molto spesso questa manipolazione è inconsapevole e frutto delle emozioni negative (e spesso distruttive) che un genitore può provare nei confronti dell’altro. Se ciò accada potete rivolgervi agli specialisti per farvi aiutare ed uscire da questo circolo vizioso distruttivo.
Tenete a mente che la separazione per i bambini, soprattutto quelli più piccoli, produce una perdita dei riferimenti principali che lo mantengono sicuro di fronte al mondo esterno. La sua forma di reagire, in base all’età, può passare da un aumento delle paure, insicurezza, bassa autostima,.).
Dott.ssa Chiara Scurati Psicologa – Psicoterapeuta
Fonti Consultate:
http://www.istat.it/it/archivio/91133
http://www.centrobambinoefamiglia.it/doc-utili_dati_istat_sep.html
Per chi fosse interessato, è possibile contattare il Centro Ieled via email all’indirizzo info@ieledmeda.it o chiamando il numero 327 4526668