Ma come si scrive?! Attività per errori ortografici ribelli
I famosi “segni rossi” ,che segnano gli errori ortografici, sono molto frequenti nei quaderni dei bambini della scuola primaria, e anche in classe avanzate se non vengono affrontati in maniera adeguata in questa fascia di età.
La lingua italiana presenta regole grammaticali e ortografiche non semplici da acquisire per un bambino, e di conseguenza l’ortografia costituisce una difficoltà molto diffusa.
L’apprendimento della scrittura, più precisamente della letto-scrittura, avviene per fasi: all’inizio il bambino riconosce parole familiari, in seguito impara a riconoscere e mettere in pratica le regole di conversione fonema-grafema (suono-segno) le quali, in una terza fase, vengono applicate a singole parti della parola (come le sillabe), e infine il bambino riesce a scrivere la parola globalmente senza utilizzare la conversione fonema-grafema.
I bambini possono avere difficoltà sia nell’applicazione del sistema di conversione fonema-grafema sia nell’applicazione di regole ortografiche.
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Gli errori ortografici
Gli errori che in genere si riscontrano nelle produzioni scritte dei bambini sono i seguenti:
- scambio di suoni simili , come p/b f/v t/d c/g
- omissione e aggiunta di lettere e sillabe
- inversioni
- grafema inesatto, ossia difficoltà nell’utilizzo di digrammi e trigrammi (sc, gn, gl, ch, gh, ci, ce, gi ,ge)
- separazioni illegali, per esempio “in sieme” invece che “insieme”
- fusioni illegali, per esempio “lacqua” invece che “l’acqua”
- scambio di grafemi che hanno lo stesso suono (omofoni) ma si scrivono diversamente (non omografi), come c/q e -cq
- omissione o aggiunta di h verbo
- doppie
- accenti.
In questa serie di articoli vorrei prendere in considerazione gli errori ortografici, spiegando una tipologia di errore alla volta, e illustrarvi delle attività da proporre ai vostri bambini per farli allenare affinché possano “sconfiggere” questi errori ortografici ribelli.
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Scambio di suoni simili
Una delle difficoltà più frequenti, che i bambini possono riscontrare a livello ortografico, è la discriminazione di suoni simili, ossia coppie di suoni che vengono prodotti con lo stesso modo articolatorio e si distinguono per il tratto di sonorità. Prendiamo per esempio la coppia di suoni f/v: per articolare entrambi i suoni i denti incisivi superiori appoggiano sul labbro inferiore, ciò che li distingue è il tratto di sonorità ossia il suono “f” viene definito suono sordo mentre il suono “v” viene definito suono sonoro in quanto per la produzione di esso è necessaria la vibrazione laringea o, più semplicemente, dobbiamo sentire il collo vibrare.
Le coppie di suoni che maggiormente sono oggetto di sostituzione sono f/v, p/b, t/d, c/g.
Come aiutare i bambini a discriminare i suoni
La discriminazione uditiva fa parte dei prerequisiti per l’apprendimento di letto-scrittura, quindi è molto importante intervenire con delle attività di potenziamento se il bambino dimostra di avere delle difficoltà.
Guardiamo insieme quali possono essere delle piccole attività che possono aiutare il bambino a distinguere i suoni simili e così a non sostituirli in scrittura.
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#1 La parola modello
Materiali: un cartoncino, un foglio bianco, matita di grafite, pennarelli o pastelli
Attività: molto spesso può essere utile per il bambino avere un modello con cui confrontare la parola che deve scrivere ma su cui ha dei dubbi. La prima attività che propongo consiste nel prendere in considerazione la coppia di suoni con cui il bambino ha maggior difficoltà, e trovare insieme a lui le parole modello.
Mi spiego meglio. Per esempio, prendiamo la coppia di suoni f/v. Dovrete cercare insieme al bambino una parola, quella più significativa per lui, che inizi con il suono “f” e una parola che inizi con il suono “v”. Una volta trovate, disegnate sul foglio bianco un rettangolo diviso in due parti: nella prima parte fate disegnare al bambino l’immagine corrispondente alla parola con la “f” iniziale , e nella seconda parte l’immagine corrispondente alla parola con la “v” iniziale. Poi incollate il rettangolo su un cartoncino e fate colorare al bambino i disegni. Si crea così uno strumento di aiuto per il bambino in quanto, ogni volta che avrà un dubbio, può andare a confrontare la parola che deve scrivere con le parole modello, producendole ad alta voce, e comprendere così se la parola si scrive con il suono sordo piuttosto che con il suono sonoro.
Per esempio, il bambino sta svolgendo un compito in cui deve inventare e scrivere delle frasi. Nella frase che vuole scrivere è presente la parola “vaso” e non sa se si scrive con il suono “f” o con il suono “v”. Per evitare di sbagliare può prendere il cartoncino con le parole modello; mettiamo che il bambino abbia scelto la parola “foglia” e la parola “vento”. Il bambino può produrre ad alta voce la parola “vaso” e subito dopo la parola “foglia”, e dopo una pausa può produrre ancora ad alta voce “vaso” e subito dopo la parola “vento”. Facendo così il bambino può fare un confronto tra le parole e i suoni, ascoltando bene anche come li produce, e capire se “vaso” si scrive con la “f” di “foglia” o con la “v” di “vento”.
Questa attività vale per tutte le coppie di suoni ed è necessario fare allenamento insieme al bambino, prima che lui lo possa fare in maniera autonoma.
#2 La gara
Materiali: fogli bianchi, pennarelli , forbici, contenitore, due pedine
Attività: Create trenta bigliettini su cui dovete scrivere quindici parole che iniziano con il suono sordo ,della coppia di suoni scelta, e quindici parole che iniziano con il suono sonoro (quindi nelle coppie f/v p/b t/d c/g il primo suono di ogni coppia è sordo mentre il secondo è sonoro). I bigliettini vanno poi piegati e messi in un contenitore. Prendete un foglio bianco ,dividetelo in due parti, e in ogni parte disegnate quindici cerchi, possibilmente di due colori diversi, con una partenza e un arrivo. Alla partenza disegnate da una parte un’immagine il cui nome inizia con il suono sordo della coppia scelta e dall’altra parte un’immagine il cui nome inizia con il suono sonoro. Questo sarà il tabellone di gioco. Infine scegliete due pedine e posizionate il tutto per iniziare il gioco con il proprio bambino.
Il gioco consiste in una gara tra le due pedine scelte. L’adulto pescherà un bigliettino alla volta e leggerà ad alta voce la parola scritta sopra, che il bambino dovrà ascoltare bene. In base al suono con cui inizia la parola letta, il bambino dovrà muovere di una casella la pedina corrispondente al disegno il cui nome inizia con lo stesso suono della parola letta.
Facciamo un esempio. Scegliamo la coppia p/b. Sul tabellone c’è un percorso fatto di cerchi azzurri con disegnata alla partenza una palla, e dall’altra parte c’è un percorso di cerchi verdi con disegnata alla partenza una balena. Ad ogni partenza c’è una pedina. L’adulto pesca il primo bigliettino e legge la parola “palloncino”. Il bambino dovrà ascoltare bene e capire se inizia come “palla” o inizia come “balena”, e poi dovrà spostare la pedina corrispondente al disegno il cui nome inizia secondo lui come la parola letta, quindi in questo caso dovrà far fare un salto alla pedina che si trova sul percorso azzurro della palla. Poi l’adulto pesca un altro bigliettino e legge “buio”. Il bambino dovrà ascoltare bene, capire con che suono inizia e spostare la pedina corrispondente, che in questo caso è quella del percorso verde della balena.
Il gioco continua fino a quando una delle due pedine arriva per prima all’arrivo e vince.
#3 Scegli, ascolta e scrivi
Materiali: disegni i cui nomi iniziano o contengono i suoni della coppia bersaglio e fogli
Attività: Occorrono venti disegni i cui nomi iniziano o contengo i suoni della coppia bersaglio. Li potete disegnare, stampare, ritagliare da riviste..
Disponete sul tavolo tutte le immagini. Spiegate al bambino che sono tutte immagini il cui nome inizia o contiene uno dei due suoni della coppia bersaglio. Il bambino ne sceglie una alla volta, la denomina, deve dire quale dei due suoni è presente e poi deve scrivere la parola. In questa attività è possibile utilizzare il cartoncino con le parole modello in caso di dubbio.
Spero che queste attività vi siano piaciute e che possano essere utili per i vostri bambini per aiutarli a correggere i loro errori ortografici.
Al prossimo articolo per scoprire nuove attività!
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