Emozioni – la Paura
Sentendo parlare di emozioni, troppo spesso la valutazione automatica che ne facciamo è negativa, come se fossero qualcosa di ingestibile, qualcosa che ci mette sempre nei guai.
Non è così, poiché le emozioni sono funzioni necessarie alla nostra sopravvivenza e ci guidano nel mondo; le emozioni si dividono in primarie e secondarie.
Le emozioni primarie
Le emozioni primarie o di base sono delle “regole” che di fronte a determinati stimoli predispongono il soggetto a determinati comportamenti che dovrebbero garantire la sopravvivenza. Sono iscritte nel nostro patrimonio genetico perciò non vengono apprese, in modo da salvaguardare l’individuo, e si attivano sempre tramite uno stimolo esterno e uno stimolo interno. Questi trigger attivano di conseguenza comportamenti sulla base della tipologia degli stimoli che si presentano e delle risorse interne che l’individuo sente di avere.
Le emozioni primarie sono cinque: gioia, paura, rabbia, tristezza e disgusto.
Le emozioni secondarie
Le emozioni secondarie invece, iniziano a crearsi quando il soggetto inizia a fare delle valutazioni proprie delle emozioni e sono per esempio la colpa, la vergogna, il disprezzo e così via.Attualmente, una delle emozioni di cui si sente spesso lamentare è la paura. I bambini raccontano che arriva spesso in modo inaspettato e certe volte dirompente, senza possibilità di controllo o previsione ma spesso viene anche confusa con altre emozioni.
Ma che cos’è la paura?
Possiamo certamente affermare che è un prodotto dell’evoluzione e che senza di essa le specie animali (e anche quella umana) si sarebbero estinte perché incapaci di scorgere pericoli e reagirei prontamente.
La paura predispone a una serie di azioni che vengono attivate da una serie di stimoli interni ed esterni, il cui fine è garantire la sopravvivenza. Gli stimoli interni che attivano la paura sono le sensazioni di vulnerabilità e debolezza, mentre all’esterno è la presenza di una minaccia, di un pericolo. Le azioni che vengono prontamente attivate da questi stimoli sono la fuga, l’attacco e il freezing.
La paura predispone anche l’organismo ad affrontare il pericolo nel migliore dei modi, attivando la tipica risposta corporea a questa emozione: il cuore inizia a battere più rapidamente per irrorare maggiormente i muscoli per il movimento, il respiro si fa più veloce e frequente in modo da avere più ossigeno a disposizione, il tono muscolare aumenta fino a causare tremori per rendere il fisico più scattante e tutti i sensi aumentano la loro vigilanza sull’ambiente e la loro sensibilità agli stimoli esterni ( Bara B., 2005).
Il meccanismo della paura, e di tutte le emozioni di base, si può riassumere così: arrivo di uno stimolo esterno (minaccia o pericolo), arrivo di uno stimolo interno (sensazione di debolezza e vulnerabilità). Si attiverà di conseguenza un comportamento in base alla percezione della tipologia di pericolo e a seconda delle risorse interne che sento di avere (attacco, fuga o freezing).
Come già in precedenza anticipato, alle emozioni di base si aggiungono delle valutazioni e così la paura può declinarsi anche in ansia e panico.
L’ansia e il panico
L’ansia è una reazione di paura di fronte ad un evento che normalmente non viene considerato spaventoso e spesso chi la sperimenta la ritiene eccessiva e indesiderata (Bara B., 2005). I pericoli nell’ansia sono ipotetici o distanti causando ipotesi negative che si perpetrano nella mente dell’individuo, innescando un continuo rimuginio su un evento del futuro.
Il panico invece è il vissuto soggettivo di una fine percepita come imminente (Bara B., 2005).
Entrambe queste emozioni secondarie hanno come strategia automatica quella di evitare le occasioni temute, quelle che possono innescare tali vissuti.
Libri che possono aiutare
Si dice che “chi legge non ha paura” e spesso è davvero così.
Questi albi illustrati affrontano il tema delle paure cosiddette evolutive, ovvero che ognuno di noi in un certo periodo della vita (l’infanzia) ha sperimentato e poi, pian piano, sono rientrate, si sono ridimensionate perché si è trovato il coraggio di affrontarle e guardarle. Possono essere la paura del buio e della notte, di dormire da soli, di tutte quelle nuove situazioni sconosciute per esempio l’inizio di una nuova scuola, la paura di alcuni animali, del temporale, e così via fino ad arrivare alla paura della morte.
Che Paura! Guida per fabbricare coraggio e affrontare ogni mostro. Di Barbara Frandino. Fabbri Editore.
In questo albo ogni paura viene rappresentata da un mostro diverso che riprende i timori più comuni dei bambini e ne fa un identikit per conoscerne ogni punto debole e architettare la strategia per difendersi. Età di lettura dai 9 anni ma può essere letto adatto anche prima se la lettura viene accompagnata da un adulto.
Io non ho paura. Barroux. Ed. Clichy.
n questo albo illustrato, adatto già dai 18 mesi, si sottolinea l’importanza l’importanza di superare le proprie paure grazie ad un oggetto che fornisca sicurezza e protezione, sia questo un pupazzo o una copertina, in ogni situazione. Pone al centro il concetto di sicurezza per insegnare a tutti ad avere fiducia in sé stessi, tramite un breve testo e illustrazioni a due colori.
Cane Nero. Di Levi Pinfold. Terre di Mezzo.
Questo è un classico della letteratura per bambini, è un albo che insegna a guardare in faccia le proprie paure e ad affrontarle, non importa quale sia l’età del lettore! Pare basti uno sguardo per scatenare l’ira del terribile cane nero. E gli eventi più funesti, così quando una mattina si presenta fuori dalla casa della famiglia Hope, tutti scappano impauriti a nascondersi. Tutti tranne la piccolina della famiglia, che saprà riportare il cane alle giuste dimensioni.
È un albo consigliato per tutte le età, dai 3 anni in poi.
Mamma, papà cosa fate di notte. Di Thievy Lenain & Barroux. Terre di Mezzo.
Cosa fanno i genitori quando i bambini dormono? E come mai non li vogliono nel loro letto? È questo quello che si domanda la piccola Sofia ed è ciò che vorrà scoprire! Tante e strane sono le ipotesi ma alla fine la verità si nasconde nella semplicità e nella rassicurazione della mamma e del papà.
Un classico che tratta la paura del buio dei bambini e per aiutarli a superarla in modo autonomo e creativo. Il protagonista è Roberto (famoso anche per l’albo Che Rabbia!) che durante la notte decide di andare a salvare il suo amico orsetto che dorme lontano da lui… ma la camera al buio è ricca di ostacoli e mostri! Roberto si arma di coraggio e si butta, salva orsetto e al sicuro nel suo letto gli rivelerà un segreto…
Che difficile! Di Giuridi. Kite Edizioni.
La paura si sa, spesso ci blocca e ci impedisce di parlare, di pensare e di agire. È quello che capita al protagonista di questo albo illustrato, quello che prova ogni volta che esce di casa e incontra il panettiere, o la signora Antonia, o l’autista dell’autobus. Il nostro protagonista così impara a sorridere per rilassarsi, rassicurato dalla mamma, sicura che un giorno le parole verranno fuori forti e chiare… consigliato dai 7 anni.
Manco per sogno. Di Beatrice Alemagna. Ed. Topipittori.
Questo albo è dedicato a tutti quei piccoli che stanno per approcciarsi al primo giorno di scuola o l’hanno appena cominciata. Pasqualina è una piccola pipistrella che si troverà a prendersi cura dei suoi piccolissimi genitori, timorosi per la nuova avventura scolastica che li aspetta, dimenticandosi delle sue paure e godendo delle novità della giornata. Età consigliata: dai 5 anni.
Bibliografia
- Bara B., Nuovo Manuale di Psicoterapia Cognitiva. Vol 2 Clinica. Torino, Bollati Boringhieri, 2005
- Alemagna B., Manco per Sogno. Milano, Topipittori, 2021
- D’Allance M., Quando avevo paura del Buio. Milano, Babalibri, 2002
- Frandino B., Che Paura! Guida per fabbricare coraggio e affrontare ogni mostro. Milano, Fabbri Ed., 2017
- Barroux, Io non ho paura! Firenze, Edizioni Clichy, 2021
- Pinfold L., Cane Nero. Milano, Terre di Mezzo, 2013
- Lenain T., Barroux, Mamma, Papà, cosa fate di notte? Milano, Terre di Mezzo, 2018
- Giuridi, Che difficile! Milano, Kite Ed., 2023
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