Elementi sensoriali nascosti nello Spettro Autistico
Sofia è una bambina vivace e sorridente e frequenta il secondo anno di scuola dell’infanzia. Adora i giochi di movimento, le piace saltare, arrampicarsi e girare su sé stessa; le educatrici hanno notato che utilizza i giochi a disposizione in maniera diversa dai coetanei, preferisce esplorare le caratteristiche sensoriali degli oggetti o allinearli dividendoli per colore piuttosto che farne un uso simbolico o condiviso. Come anche al parco giochi, Sofia non ricerca gli altri bambini per giocare insieme; spesso appare un po’ infastidita dalle loro urla o risate fragorose. Per esprimersi, Sofia accompagna i genitori prendendoli per mano e conducendoli verso ciò che desidera; si tratta spesso di caramelle o altri dolci, che assieme ai fusilli al sugo sono i suoi cibi preferiti, rifiuta totalmente carni e verdure. Sofia è legata alle sue routine: se capita di visitare luoghi nuovi si sente in difficoltà e anche indossare un paio di scarpe nuove per lei è fonte di agitazione.
Ad oggi, Sofia ha ricevuto diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico: i suoi genitori e le sue educatrici sanno comprendere i suoi comportamenti e hanno strumenti personalizzati per rispondere alle sue necessità.
Il Disturbo dello Spettro Autistico è una neurodivergenza biologicamente determinata che si manifesta entro i tre anni di vita. La diagnosi, secondo i criteri del DSM-V, è basata sulla presenza di un deficit persistente delle competenze socio-comunicative associato a un repertorio ristretto di interessi che determina anche comportamenti ripetitivi e stereotipati. Da questa quinta edizione, compare il termine spettro, con lo scopo di definire un continuum dimensionale in cui ciascun individuo può manifestare capacità e comportamenti differenti, anche in funzione della gravità del disturbo.
Ma la caratteristica fondamentale introdotta nel DSM-V che vogliamo oggi analizzare è proprio l’attenzione rivolta alla sfera della sensorialità: nel manuale diagnostico vengono inseriti gli elementi di ipo o iper-reattività agli stimoli sensoriali e tali alterazioni della reattività sensoriale vengono poste in stretta correlazione con le atipie comportamentali.
Profili senso-percettivi peculiari nello Spettro Autistico
È frequente che i bambini con Disturbo dello Spettro Autistico presentino un profilo percettivo peculiare: si possono osservare alterazioni della modulazione sensoriale (ipo o iper-reattività agli stimoli) o talvolta vi sono atipie nella processazione e nell’integrazione degli input sensoriali.
I profili di reattività sensoriale sono altamente soggettivi e la ipo o iper-reattività può riguardare qualsiasi canale sensoriale: vista, udito, tatto, gusto, olfatto, vestibolare e propriocettivo. Addirittura può esserci nello stesso individuo una fluttuazione fra ipo e iper-reattività a seconda dei contesti!
Accade spesso che la processazione degli stimoli sia lenta o poco accurata. Anche integrare input provenienti da canali sensoriali diversi contemporaneamente può essere difficile per persone nello Spettro Autistico, in questi casi si parla di elaborazione a singolo canale.
Quali conseguenze hanno sul comportamento?
Questi diversi stili percettivi hanno importanti ripercussioni anche sul comportamento dei bambini nello Spettro Autistico: conoscere le loro caratteristiche ci permette di comprendere le ragioni dei loro agiti e individuare opportune strategie.
Facciamo alcuni esempi di comportamenti osservabili anche da un punto di vista sensoriale:
- Poca attenzione al linguaggio o all’ambiente circostante
Il bambino potrebbe avere difficoltà nell’elaborazione uditiva e visiva combinata ad altri stimoli: per aiutarlo riduci gli altri stimoli ambientali (luci, oggetti in movimento, suoni di sottofondo), potrebbe essere che sia più attento a ciò che stai facendo o a quello che gli dici!
- Attenzione rivolta prevalentemente ai particolari degli oggetti
Il bambino potrebbe avere difficoltà nella percezione globale e nell’individuare gli input più rilevanti: viene meno la visione d’insieme dell’ambiente o degli oggetti, con conseguenzeanche sullo sviluppo cognitivo e ludico.
- Mancata comunicazione del dolore
Il bambino potrebbe avere una ridotta percezione propriocettiva (dove mi fa male) e nocicettiva (entità del dolore) per cui, oltre ad avere difficoltà comunicative, potrebbe non sentire l’esigenza di comunicare che si è fatto male o non sapere dove gli fa male. Il vostro bambino ha la febbre? Ricordate che potrebbe avere mal di gola anche se mangia come al solito o l’otite anche se non lo vedete toccarsi le orecchie.
- Comportamenti di fuga o allontanamento
Il bambino potrebbe sperimentare un sovraccarico sensoriale, per cui, per evitare ulteriori input, si allontana dagli stimoli che percepisce fastidiosi. Provate a prevenire queste modalità osservando a quali stimoli è più sensibile e riducendoli nell’ambiente.
- Stereotipie motorie o vocali
Il bambino potrebbe ricercare intense sensazioni motorie, propriocettive o uditive per un’ipo-reattività. Tali manifestazioni comportamentali hanno un impatto significativo anche sulle possibilità di interazione!
Per concludere, ripercorriamo la conoscenza di Sofia per comprendere alcune delle sue caratteristiche sensoriali!
Sofia ricerca giochi motori
Sofia ama i giochi di movimento: salta, si arrampica, gira su se stessa…
Questi comportamenti possono essere letti in chiave di ipo-reattività vestibolare: Sofia, per percepire gli stimoli vestibolari (ossia orientare la sua posizione nello spazio, capire se è ferma o in movimento, sapere direzione e velocità di movimento), ha bisogno di una grande quantità di stimoli perché la sua soglia di attivazione è alta.
Ricerca quindi intensi input rotatori e motori perché il suo corpo ha bisogno di questi stimoli per mantenere l’autoregolazione!
Sofia appare infastidita dalle risate e urla dei coetanei che giocano
Sofia manifesta disagio quando i suoi compagni urlano e giocano rumorosamente, appare infastidita…
Questa osservazione può essere letta in chiave di iper-reattività uditiva: Sofia ha una bassa soglia di attivazione uditiva, perciò rumori che per i coetanei non sono fastidiosi possono recarle disagio.
Ricorre quindi a comportamenti quali tapparsi le orecchie o allontanarsi, è più suscettibile e anche piccole frustrazioni possono risultare insopportabili se si trova già in un contesto di sovraccarico sensoriale uditivo.
Sofia adora caramelle e fusilli, ma rifiuta la carne
Sofia è molto selettiva nell’alimentazione: accetta soltanto alcuni cibi, di determinate marche, cucinati in un certo modo…
Questa caratteristica può essere spiegata come un’iper-reattività tattile a livello orale con componenti di sensibilità olfattiva: Sofia ha una percezione amplificata degli stimoli tattili e olfattivi derivanti dai cibi che mette in bocca. Apprezza alcune consistenze ma non riesce a tollerarne altre, il gusto e l’odore dei cibi che mangia non dev’essere forte, non mette in bocca alimenti troppo caldi.
Se forzata ad assaggiare alcuni cibi, reagisce con manifestazioni comportamentali che possono apparirci esagerate, ma per lei l’avvicinamento a nuove esperienze alimentari necessita di tempo e supporto adeguato!
Sofia si agita se deve indossare un nuovo paio di scarpe
Sofia indosserebbe sempre gli stessi vestiti: non le piacciono altre sensazioni di textures a contatto con la pelle, preferisce abiti non troppo stretti e strappa subito le etichette.
La sua iper-sensibilità tattile emerge anche da queste osservazioni: la sua soglia di sopportazione è bassa, un’etichetta che ad altre persone fa solletico per Sofia è davvero insopportabile!
Indossare abiti per lei confortevoli la mette nelle condizioni di rapportarsi al meglio con l’ambiente, in caso contrario sarà evidente una sua maggiore suscettibilità.
Oggi abbiamo approfondito quali possono essere i profili sensoriali peculiari nello Spettro Autistico e compreso quale sia il loro impatto anche sul comportamento che osserviamo; continuate a seguire il blog per scoprire insieme come la sensorialità giochi un ruolo cruciale in molte caratteristiche anche di altri disturbi del neurosviluppo!
Vi sembra di rivedere caratteristiche o difficoltà simili a quelle descritte in questo articolo nei vostri bambini? Non esitate a contattare un centro specializzato per l’età evolutiva!
Al Centro Ieled troverete un’équipe di professionisti disponibili e competenti con cui condividere le vostre osservazioni, concordare una valutazione specifica e, qualora necessario, avviare una presa in carico personalizzata sulle esigenze del vostro bambino.
Bibliografia
Ayres J. A., Il bambino e l’integrazione sensoriale, Frascati (RM), Giovanni Fioriti Editore, 2012
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