Cosa intendiamo per “disturbi psicologici”?
Ha senso parlare di una difficoltà psicologica in un bambino?
Qual è la concezione che il Centro Ieled ha delle problematiche emotive dei bambini e dei ragazzi?
Il disagio psicologico e le difficoltà emotive compaiono a volte in maniera drammatica, a volte in maniera sottile, ma in ogni caso sono molte volte il maggiore ostacolo allo sviluppo sereno e soddisfacente del bambino, sia a scuola, sia nel rapporto con le altre persone.
L’aspetto innovativo dell’approccio del Centro Ieled consiste nel proporre un’analisi del significato interpersonale di questi comportamenti. Le difficoltà psicologiche sono viste come precisi atti di comunicazione, “messaggi” non sempre facili da interpretare, ma il cui senso è spesso empiricamente verificabile. L’atteggiamento da avere, quindi, non sarà “giudicante” (“è colpa di questo o quello“) o “fatalista” (“è fatto così, cosa ci vuoi fare?!“), ma sarà quello scientifico, in cui si indaga, si cercano gli indizi e, attraverso la deduzione e l’induzione, si arriva a formulare un’ipotesi del significato che il sintomo ha per il bambino.
La spiegazione del disturbo non è calata dall’alto, ma viene raggiunta attraverso la collaborazione del professionista e della famiglia, attraverso la formulazioni di ipotesi che diventano via via piu precise ed efficaci.
Se il problema è concettualizzato in questo modo, lo dovrà essere anche il suo trattamento: esso perciò non può limitarsi al tentativo di ridurre o eliminare il comportamento in questione, ma deve puntare a identificarne la funzione che questo problema ha nel sistema del bambino e mirare a sviluppare forme alternative e più efficaci di relazione.
Il disagio emotivo nei bambini si manifesta in forme diverse, di seguito inseriamo i link alla classificazione ufficiale dei disturbi psicologici, sottolineando che le classificazioni servono per orientare la ricerca, ma che la mappa non è il territorio: per noi del Centro Ieled ogni persona è un mondo a sè.