Disturbi del linguaggio e psicomotricità: perché è utile? A cosa serve?
Perchè accostare disturbi del linguaggio e psicomotricità? I bambini che presentano un disturbo del linguaggio possono avere profili diagnostici diversi: dal ritardo semplice del linguaggio al ritardo psicomotorio globale, da un disturbo cognitivo ad un disturbo emotivo, ecc…. Pertanto spesso la dimensione linguistica non è che un aspetto di un quadro più complesso e vario.
Ciò che accomuna questi bimbi è infatti la difficoltà di comunicare con gli altri.
Ecco allora che un intervento psicomotorio volto a sollecitare l’abilità linguistica attraverso la relazione terapista-bambino (la quale sollecita abilità come l’imitazione) e il gioco simbolico (il quale necessita di processi di simbolizzazione come il linguaggio) può essere di aiuto e supporto allo sviluppo della competenza linguistica.
Leggi anche: Il gioco simoblico: perchè è così importante
Inoltre la capacità di esprimersi attraverso il linguaggio presuppone la capacità di interagire con l’altro; pertanto la capacità di relazione, confronto, reciprocità, imitazione sono indispensabili per favorire l’evoluzione di questa competenza. Altrettanto importante è la capacità di rispettare i turni, i tempi di attesa, perché sono elementi indispensabili ad una corretta comunicazione (se aspetto posso ascoltare il messaggio dell’altro e comunicare in modo funzionale e consecutivo a quanto ho recepito).
In questi casi la psicomotricità può essere realizzata in un rapporto individuale (terapista-bambino) oppure in piccolo gruppo, dove i benefici possono essere più ampi grazie alle dinamiche che si instaurano anche nel rapporto tra i bambini scapacità di relazione, confronto, reciprocità, imitazionetessi, dove la circolarità, i processi di imitazione ed emulazione fra pari garantiscono una maggiore rapidità ed efficacia nell’elaborazione degli stimoli proposti, in un contesto sicuramente più motivante. In questo caso il piccolo gruppo dovrà essere costituito da bambini di età mentale equivalente, al fine di rendere efficace l’intervento per tutti i partecipanti.
In generale, quando parliamo di disturbi del linguaggio e psicomotricità ci riferiamo a bambini di età prescolare.
Questo tipo di intervento può essere infine svolto anche in ottica educativo-preventiva all’interno delle scuole dell’infanzia; la valenza di un intervento mirato a sostenere le competenze utili per il linguaggio in fase prescolare è ascrivibile alla prevenzione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). Nonostante questa tipologia di disturbi è diagnosticabile solo nel primo ciclo della scuola primaria, è possibile prevenire alcune delle difficoltà specifiche che si riscontrano in bambini DSA (es. confondere i suoni, utilizzo di espressioni inadeguate all’età, difficoltà di percezione e riproduzione ritmica,ecc…) ed alcune difficoltà generali correlate a questi disturbi (difficoltà grafo-motorie, di orientamento e integrazione spazio-temporale, di coordinazione motoria, di svolgimento di prassie quotidiane, ecc..).
In conclusione, in età prescolare le macro aree che si possono rinforzare in ottica di trattamento e/o prevenzione dei disturbi del linguaggio sono:
- la socialità, intesa come capacità di regolare i rapporti con gli altri e di apprendere le principali regole sociali. Giochi volti alla stimolazione dell’imitazione, del rispetto dei turni e dei tempi di attesa sostengono questa abilità.
- l’organizzazione dello spazio e del movimento, cioè la capacità di organizzare i movimenti corporei all’interno di uno spazio definito (consapevolezza dello spazio e rappresentazione mentale di esso). Percorsi motori, giochi volti a sollecitare la consapevolezza delle relazioni spaziali corpo – oggetto e oggetto-oggetto sostengono quest’area.
- lo schema corporeo, ovvero la capacità di percepire e rappresentarsi il proprio corpo. ciò è fondamentale per il corretto sviluppo della lateralità e della percezione dello spazio. Giochi di espressione corporea come il “trasformarsi in un animale”, giochi con le bambole, canzoncine che prevedano l’azione di indicare/individuare delle parti corporee possono stimolare quest’area.
- la percezione ritmica e la discriminazione uditiva, sono aspetti che consentono un adeguato riconoscimento dei fonemi del linguaggio verbale. Giochi di riconoscimento dei suoni di strumenti musicali, gli spostamenti motori sulla base di un ritmo proposto da un tamburello, giochi di riconoscimento di parole simili aiutano lo sviluppo di queste due abilità.
- aspetti relativi all’area linguistica, quali l’ampliamento del vocabolario, la comprensione di un racconto, l’area meta fonologica. Si possono costruire delle tombole su varie categorie semantiche (es. cibi, vestiti, ecc…) per l’apprendimento di nuovi vocaboli; si può leggere e rappresentare una storia per la comprensione, simbolizzazione e memorizzazione di un testo; si possono fare giochi come “trova tutte le parole che iniziano con questa lettera!” per favorire la competenza meta-fonologica.
- il pregrafismo, in questo caso volto a stimolare la percezione visiva, indispensabile nell’abilità di letto-scrittura. Schede volte a riconoscere e discriminare la posizione nello spazio di uno stesso oggetto, riconoscere forme parzialmente visibili perché tratteggiate aiutano il bambino ad allenare questo aspetto.
Se vi è piaciuto e vi è stato utile questo articolo sui disturbi del linguaggio e psicomotricità, condividetelo si Facebook!
Leggi anche: “Ritardo del linguaggio: i campanelli di allarme”
Prenota una visita al Centro Ieled
Se volete avere maggiori informazioni o prenotare una visita in una selle nostre sedi cliccate qui per andare alla pagina dei Contatti
- Milano: Via Donati, 12 tel. 02 30453340
- Meda: Viale Francia , 15 tel 0362 1804160
- Rho: Via Crocifisso, 24 tel 02 30453345
- Pavia: Via Riviera, 12 tel 0382 1891060