I DSA e le emozioni
I bambini con disturbi dell’apprendimento (Dsa) possono correre il rischio di presentare difficoltà emotive come conseguenza dei continui insuccessi sperimentati sia nell’ambito scolastico, sia nella vita quotidiana.
Quali sono le conseguenze emotive dei DSA?
Quando un bambino dislessico accede alla scuola primaria, il suo ritmo di apprendimento si scontra con quello dei compagni. Il bambino non riesce, per esempio, a integrare le informazioni scritte alla stessa velocità dei compagni, a leggere senza commettere numerosi errori, questo può condurre ad essere valutato in modo negativo ponendo le prime basi per l’instaurarsi di difficoltà emotive.
Quando la dislessia non viene diagnosticata o è individuata troppo tardi, il bambino può essere stigmatizzato, può essere ingiustamente considerato pigro o essere preso in giro dagli altri compagni, per le difficoltà di lettura e scrittura. Queste situazioni se perdurano nel tempo, senza un adeguato trattamento, possono causare difficoltà emotive di diversa natura e intensità: ansia, depressione, fobia scolare, difficoltà di alimentazione o difficoltà di sonno, problemi comportamentali, oppositività e difficoltà relazionali. Può venire meno anche la motivazione nell’apprendimento, il bambino potrà sviluppare un sentimento di insicurezza verso se stesso e verso le proprie capacità. La sua sfiducia nella capacità di fare le cose potrà inoltre generalizzarsi ad altre attività anche in ambito extra scolare. Si produce, di conseguenza, un circolo vizioso dell’insuccesso: la paura dell’insuccesso lo porta a una riduzione dell’impegno in cui l’apprendimento non viene affrontato .
Cosa possiamo fare?
Un intervento e una diagnosi precoci sono essenziali per ridurre le difficoltà emotive connesse alla dislessia. Quando questo non è possibile, è essenziale intervenire per rafforzare l’autostima e la fiducia del bambino nel suo “saper fare”. La famiglia è il contesto di primaria importanza per il bambino ed è essenziale che diventi un soggetto attivo nel sostegno emotivo del bambino.
Anche l’intervento nell’ambiente scolastico è fondamentale: una volta individuato il problema, l’introduzione degli strumenti dispensativi e compensativi non viene sempre accettata in modo sereno ma può essere accompagnata da emozioni di vergogna e da un senso di diversità. E’ importante accompagnare e supportare il bambino in questo percorso.
Sia a scuola che a casa è importante rinforzare tutti i piccoli e grandi successi, spostare l’attenzione sui successi ed evitare di rinforzare, con l’attenzione negativa gli insuccessi.
A volte può essere necessario rivolgersi a uno specialista per sostenere il bambino e la sua famiglia durante e dopo la diagnosi. Il Centro Ieled offre percorsi di sostegno psicologico a tutti i bambini con DSA e alle loro famiglie.