Ma cosa passa per la testa degli adolescenti?
Quali sono le caratteristiche dell’età adolescenziale?
L’adolescenza è un periodo di transizione, una fase del ciclo di vita che segna la fine dell’infanzia e preannuncia l’età adulta. In questa fase i ragazzi conquistano le abilità e le competenze necessarie ad assumersi le responsabilità relative al futuro. Per molti giovani l’adolescenza è un periodo di incertezza e persino disperazione; per altri invece è momento ricco di intense amicizie in cui si allentano i legami con i genitori.
Di solito inizia a circa 12 anni per le femmine e verso i14 anni per i maschi e culmina circa 21 anni.
In questa fase si verificano cambiamenti a livello sociale, sessuale, fisico e psicologico. Tuttavia, come per tutte le fasi di sviluppo, questi cambiamenti non sono ben definiti, ad esempio la fisiologia della pubertà è un insieme molto complesso di fenomeni, tra cui la rapida crescita del corpo, cambiamenti ormonali e improvvisa insorgenza delle caratteristiche primarie e secondarie del sesso.
Questo periodo di transizione dallo stato di bambino a quello di giovane adulto prevede una costante evoluzione e continue trasformazioni che spesso, dall’esterno, vengono scambiate per volubilità, instabilità, squilibrio. In questo momento della vita, gli interrogativi e i dubbi su di sè, le trasformazioni del proprio corpo, i conflitti con i genitori rappresentano dei momenti di passaggio che possono non costituire una patologia.
I rapidi cambiamenti causano una fase di disequilibrio in cui tutto viene rimesso in discussione. Cambiamenti così rapidi non sono caratteristici esclusivamente di questa fase della vita, per esempio nell’infanzia l’evoluzione somatica e mentale raggiungono ritmi particolarmente elevati, ma in adolescenza, il ragazzo o la ragazza sono spettatori consapevoli delle mutazioni che li riguardano e sono perciò impegnati in un difficile processo di attribuzione di senso a quello che sta loro accadendo.
Perché gli adolescenti sono ribelli? Cosa gli passa per la testa?
Il padre di Camilla non riesce più a parlare con sua figlia perchè mette in discussione ogni cosa, è in disaccordo su tutto. La madre di Giovanna dice che sua figlia la fa sentire come se non contasse nulla. Il padre di Marco fatica a riconoscere suo figlio tanto è cambiato negli ultimi mesi. I genitori di Paolo sono disperati, sono preoccupati per la rabbia che sta esprimendo.
Ma cosa sta succedendo a questi adolescenti?
Spesso i genitori dei ragazzi adolescenti si sentono come sulle montagne russe. Il passaggio dall’infanzia all’età adulta può costituire la fase tendenzialmente più critica dello sviluppo. Possono essere presenti dubbi, incertezze e fluttuazioni emotive improvvise. È per questo che un giorno il proprio figlio può apparire come il bambino che si conosceva bene, e in altri giorni, sarà difficile riconoscerlo o approvare le sue scelte.
Gli adolescenti sono impegnati in quel difficile processo che conduce alla formazione dell’identità e alla separazione dalle figure genitoriali.
- La ricerca dell’identità è un viaggio che dura una vita, il cui punto di partenza è nell’infanzia e continua anche durante l’adolescenza. Gli adolescenti cominciano a distanziarsi dalla famiglia per rifugiarsi nel gruppo dei pari. Unico luogo dove si sentono sicuri e completamente integrati. L’identità di costruzione è un grande passo verso una socializzazione più generale e adatta. Molto spesso i genitori durante l’adolescenza, tendono a guidare il ragazzo imponendo ciò che pensano sia il meglio per lui. Questo desiderio di porsi come guida è comprensibile ma al tempo stesso rischioso. L’opzione migliore,
n queste circostanze è fornire alcuni valori, su cui l’adolescente possa poi costruire in autonomia la sua personalità. Cercare al contrario di intervenire direttamente sulle preferenze o sulle scelte del figlio potrebbe rivelarsi un errore. In generale è meglio rispettare i loro gusti musicali, il loro modo di vestire e gli hobby. Cercando di cambiarli si potrebbe ottenere una reazione difensiva. Ecco perché il modo migliore per aiutarlo è quello di rispettare le sue scelte per quanto assurde possano sembrare. - Nel processo di separazione dai genitori l’adolescente è chiamato a rendersi progressivamente indipendente sia a livello intellettuale che affettivo dalle figure dei genitori e dalle loro rappresentazioni mentali. I ragazzi durante questa fase, possono sperimentare tristezza, paura, rabbia ed eccitazione. Queste emozioni contrastanti creano a loro volta, messaggi contrastanti, una sorta di “Lasciami in pace, ma non mi lasciare”. I ragazzi iniziano a mettere in discussione ciò che dicono i genitori. Fino al giorno prima pendevano dalle labbra di mamma e papà, ora iniziano ad avere una loro opinione. Gli adolescenti esprimono il loro disaccordo anche ai loro genitori, perché non li vedono più come quegli esseri meravigliosi che ammiravanodurante l’infanzia. Allo stesso tempo i genitori affrontano i ragazzi perché questi non sono i figli perfetti che avrebbero sognato di avere.
Vedere con gli occhi più reali è doloroso, ma certamente, necessario per crescere. Questa separazione è anche liberatoria, perché alla fine della strada i ragazzi, e anche i loro genitori, otterranno autonomia e indipendenza.