Consigli di una zia logopedista: ciuccio e biberon
A mio nipote Riccardo
A maggio 2018 ho scoperto che sarei diventata zia. Ogni persona ,che scopre dell’arrivo di un bambino in famiglia, incomincia a comprare body, vestitini, calzine… e così ho fatto anche io. Tra le cose che si regalano ci sono anche ciuccio e biberon. Essendo una logopedista consigli su ciucci e biberon, su forma ed uso, legati a un corretto sviluppo della cavità orale da cui dipende una corretta deglutizione, fanno parte del mio lavoro. Se dovessi consigliare alla mamma di un mio piccolo paziente qualcosa a riguardo, ci terrei molto a documentarmi e informarmi per evitare di dare consigli sbagliati…e così ho fatto anche per mio nipote. Estrapolando informazioni da alcuni corsi di formazione, facendo giri fra i reparti dei supermercati, andando a vedere le caratteristiche dei ciucci e biberon delle varie marche, ascoltando le esperienze di alcune mamme e di alcune mamme-logopediste, ho raccolto un po’ di consigli che ho condiviso con mia cognata e vorrei condividere anche con voi.
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Il ciuccio
Il ciuccio, come tutti sappiamo, è una tettarella in silicone o caucciù che simula il capezzolo del seno materno svolgendo una funzione consolatoria e tranquillizzante per il bambino.
Simulando il seno materno è molto importante che la tettarella del ciuccio abbia delle caratteristiche simili ad esso, non solo nella sua funzione ma anche nella sua forma e consistenza. Il seno si adatta alla forma del palato e della cavità orale del bambino, così dovrebbe fare anche la tettarella del ciuccio, e non viceversa, per permettere un corretto sviluppo del palato e delle arcate dentarie del bambino. Per questo motivo è necessario scegliere bene la forma e la consistenza del ciuccio, tra le varie offerte presenti sul mercato, in modo che sia esso ad adattarsi alla bocca del bambino e non sia la cavità orale del bambino ad adattarsi al ciuccio.
Per quanto riguarda consistenza e materiale, come abbiamo detto prima, i ciucci possono essere fatti in silicone o caucciù. Il silicone è un materiale trasparente, non deformabile, che non trattiene ne odori ne sapori, mentre il caucciù è una gomma naturale elastica e morbida, resistente alla pressione dei denti del bambino, ma facilmente deformabile e che cattura odori e sapori. I ciucci in caucciù vengono in genere consigliati dai 6 mesi in poi perché resistenti alla pressione dei denti, ma per igiene, trattenendo odori e sapori, e per il fatto che si deformano facilmente, e di conseguenza a quel punto sarebbe il palato ad adattarsi alla tettarella, si consigliano più facilmente i ciucci in silicone.
Per quanto riguarda la grandezza della tettarella, viene scelta in base ai mesi del bambino; sulle confezioni dei ciucci in vendita è indicata l’età per cui è adatto il ciuccio.
Per quanto riguarda la forma, invece, ne esistono tre:
- a ciliegia, sono tettarelle rotonde
- a goccia, sono tettarelle con una forma schiacciata ed ovale
- anatomica, sono tettarelle con una forma schiacciata ed ovale leggermente ripiegata verso l’alto.
Le forme di tettarella consigliate sono quelle a goccia e anatomica perché tengono conto delle caratteristiche anatomiche della bocca del bambino aderendo perfettamente al palato.
Il biberon
Anche il biberon, svolgendo la funzione di sostituto del seno materno, deve avere caratteristiche simili ad esso. Si consigliano tettarelle in silicone che, come abbiamo detto prima, sono resistenti, igieniche e non si deformano. Le marche presenti in commercio hanno ormai creato tettarelle con forme e morbidezza molto simili al seno. Un punto su cui dobbiamo porre particolare attenzione per i biberon, sono i fori presenti sulla tettarella. Ci sono le tettarelle a flusso lento, indicate da 0 a 6 mesi, e tettarelle a flusso veloce, indicate dai 6 mesi in poi. Le tettarelle con un numero maggiore di fori favoriscono un flusso più veloce rispetto a quelle in possesso di meno fori.
La natura vuole che un bambino, quando viene allattato al seno, deve mettere molta forza per succhiare e prendere il latte, questo permette lo sviluppo e il rinforzo dei muscoli del volto, che parteciperanno in seguito alla funzione deglutizione. Per questo motivo è meglio che il flusso del biberon non sia a cascata (non bisogna allargare il foro!), altrimenti il bambino non fa fatica durante la suzione e non sviluppa i muscoli del viso. Inoltre un foro più piccolo permette al bambino di regolare la quantità di latte da prendere, mentre con un foro più ampio ,che permette un flusso veloce e “a cascata”, il bambino si potrebbe trovare in difficoltà con il rischio che il latte gli vada di traverso.
Fino a che età usare ciuccio e biberon
Si consiglia di utilizzare ciuccio e biberon massimo fino ai 24-36 mesi, l’uso prolungato potrebbe portare a un’alterazione dello sviluppo del palato e delle arcate dentarie, potendo essere così causa di una deglutizione disfunzionale, come abbiamo visto nell’articolo precedente.
Un trucchetto per togliere il ciuccio
I bambini usano il ciuccio con uno scopo consolatorio e per soddisfare la loro voglia di suzione. Per togliere l’abitudine, si può dare un ciuccio con una tettarella più piccola adatta a un’età inferiore rispetto a quella del bambino, così quest’ultimo,non essendo più soddisfatto, lo abbandonerà pian piano da solo.
Il primo approccio al bicchiere
Per favorire il passaggio dal biberon al bicchiere, si può proporre l’uso iniziale della cannuccia, in modo tale che il bambino inizi a prendere confidenza con il nuovo oggetto riuscendo a bere.
Spero che questi consigli possano essere utili a tutte le neo mamme, alle mamme in attesa e alle future mamme (e anche a tutte le zie, perché no), nella scelta dei prodotti per i propri bambini.
Alla prossima!
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