Comunicazione e linguaggio nella scuola dell’infanzia: l’importanza del ruolo dell’insegnante nel percorso logopedico
In un percorso di trattamento logopedico durante la scuola dell’infanzia, ad essere preso in carico è il bambino ma, affinché il percorso sia efficace e sia possibile il raggiungimento di risultati, è necessario effettuare un gioco di squadra tra logopedista, famiglia e scuola.
E’ ottimale che il logopedista cerchi la collaborazione da parte delle figure adulte con cui il bambino passa la maggior parte della giornata, perché la riabilitazione logopedica non è qualcosa di automatico ma è un processo di apprendimento che ha bisogno di tempo e di costanza, e come tale è necessario che venga accompagnato in seduta dalla logopedista, a casa dalla famiglia e a scuola dalle insegnanti.
Il professionista ha contatti con la famiglia ogni settimana, in quanto il bambino viene accompagnato da essa in studio per l’incontro settimanale. Di conseguenza è più semplice cercare di spiegare ai genitori ,o a chi si occupa del bambino, il percorso e coinvolgerli nell’aiutare il loro bambino svolgendo delle attività in contesto domestico, con l’obiettivo di rendere costante l’allenamento.
Più difficile, invece, è riuscire a coinvolgere le insegnanti, in questo caso della scuola dell’infanzia, sia perché a volte è la famiglia a non voler creare questa rete di comunicazione per paura che il figlio venga etichettato, sia perché spesso le insegnanti ritengono di non riuscire a dedicare del tempo a questi bambini con difficoltà di linguaggio dovendo occuparsi di una classe intera, e a volte anche perché è il professionista a non riuscire a creare e a fornire agli insegnanti delle attività da fare nel contesto classe.
Occorre però fermarsi un momento a riflettere. Partendo dalla considerazione fatta in partenza che il percorso di trattamento è un processo di apprendimento che richiede tempo e costanza, possiamo comprendere che i quarantacinque minuti a settimana di logopedia in studio sono molto pochi rispetto alle ore che un bambino passa a casa e sopratutto alle ore che il bambino passa a scuola. E molto spesso sono proprio gli insegnanti ad accorgersi per primi delle difficoltà comunicative-linguistiche di alcuni bambini. Di conseguenza anche il coinvolgimento della scuola dell’infanzia è di elevata importanza.
Inoltre le “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione (<<Annali della Pubblica Istruzione>>, Numero speciale 2012, tratto dal libro “Crescere comunicando nella scuola dell’infanzia”, Girolametto L. , Marotta L. e Onofrio D., Erickson) ritengono che “la lingua, in tutte le sue funzioni e forme, è uno strumento essenziale per comunicare e conoscere, per rendere via via più complesso e meglio definito il proprio pensiero, anche grazie al confronto con gli altri e con l’esperienza concreta e l’osservazione. E’ il mezzo per esprimersi in modi personali, creativi e sempre più articolati.”
Inoltre “in un ambiente linguistico curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacità quando interagiscono tra di loro, chiedono spiegazioni, confrontano punti di vista, progettano giochi e attività, elaborano e condividono conoscenze. I bambini imparano ad ascoltare storie e racconti, dialogano con adulti e compagni, giocano con la lingua che usano, provano il piacere di comunicare, si cimentano con l’esplorazione della lingua scritta.”
Quindi “la scuola dell’infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana, rispettando l’uso della lingua di origine. La vita di sezione offre la possibilità di sperimentare una varietà di situazioni comunicative ricche di senso, in cui ogni bambino diventa capace di usare la lingua nei suoi diversi aspetti, acquista fiducia nelle proprie capacità espressive, comunica, descrive, racconta,immagina”.
La collaborazione tra logopedista e insegnanti permette di proporre “appropriati percorsi finalizzati all’estensione del lessico, alla corretta pronuncia dei suoni, parole e frasi, alla pratica delle diverse modalità di interazione verbale (ascoltare, prendere parola, dialogare,spiegare) contribuendo allo sviluppo di un pensiero logico e creativo”.
In base a queste considerazioni, lo scopo di questa serie di articoli, intitolati “Comunicazione e linguaggio nella scuola dell’infanzia”, è quello di fornire agli insegnanti strategie, consigli e attività da utilizzare nel contesto classe, al fine di aiutare tutti i bambini a sviluppare le loro competenze comunicative-linguistiche in base al loro sviluppo di livello prossimale, compresi i bambini con difficoltà linguistiche ricettive ed espressive.
Si partirà analizzando quali sono le strategie linguistiche che l’insegnante può adottare nell’interazione con i bambini, per poi passare alle strategie per promuovere l’interazione fra i pari, fino ad arrivare all’attività di lettura dialogica per promuovere il linguaggio e a come stimolare le abilità narrative.
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