I Comportamenti Problema
Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle, sembra che siano così belle.
Antoine de Saint-Exupéry
Cosa sono i comportamenti problema?
I comportamenti problema sono comportamenti disfunzionali, dannosi (per se stessi o per gli altri), socialmente inadeguati e che possono interferire con l’apprendimento delle abilità in linea con l’età.
Ma vediamoli meglio!
Da cosa sono caratterizzati?
- Nel caso in cui i vostri bambini percepiscano uno stimolo (oggetto, attività, o persona) come avversivo, è possibile che si manifestino comportamenti oppositivi. Accade così che si rifiutino di collaborare e si oppongano a delle richieste, rendendo difficoltoso lo svolgimento delle attività anche più scontate. Semplici operazioni come per esempio vestirsi, lavarsi la mattina, portare a termine un pasto, fare i compiti, possono diventare interminabili e difficoltose.
- Uno scarso livello di tolleranza alle frustrazioni può portare a crisi di rabbia con pianti, urla, comportamenti di evitamento o fuga di fronte ad attività o esercizi percepiti come troppo complessi, sgraditi.
- Comportamenti litigiosi e/o aggressivi, difficoltà nel rispettare le regole, incapacità di portare a termine un compito o un gioco, di tollerare un’attesa, e il bisogno di ricercare continue attenzioni, possono portare i vostri bambini a delle difficoltà relazionali con i coetanei, i fratelli o con voi genitori.
- Difficoltà nell’adattarsi ai cambiamenti.
- Alcuni comportamenti problema possono derivare da disturbi del sonno. Possono verificarsi anomalie, irregolarità nel ciclo sonno – veglia: per esempio il bambino non è autonomo nella fase di addormentamento e/o questo avviene sempre ad orari diversi e con difficoltà.
- Comportamenti particolari come assenza di paura, tendenza a incidenti domestici, scarsa cautela di fronte a stimoli e ambienti sconosciuti.
Se alcuni dei comportamenti sopra descritti si manifestano frequentemente e con intensità di fronte ad ogni normale evento di vita e in più contesti, essi possono interferire con l’acquisizione delle autonomie e con il raggiungimento di alcune tappe di sviluppo cognitivo, sociale, linguistico e scolastico.
Cosa fare allora?
Con l’aiuto di un professionista può essere utile:
- Individuare quali sono gli interessi del bambino quali giochi o attività gli piacciono (assessment delle preferenze), in modo da usarli come premi alla fine del lavoro richiesto.
- Strutturare le attività e i compiti alternandoli a pause può far sì che il bambino sia più propenso a collaborare.
- Sottolineare i suoi successi e focalizzarsi sui traguardi raggiunti, piuttosto che sugli insuccessi, sono strategie utili a innalzare l’autostima e aumentare gradualmente le sue capacità nell’accettare un errore o un rifiuto.
- Potete preparare per tempo i vostri bambini, spiegando loro in cosa consisterà il cambiamento e accompagnandolo, se necessario, con disegni e immagini di quello che andranno a fare.
- Può essere utile seguire una routine giornaliera, ossia delle attività da ripetere ogni giorno per accompagnare il momento del sonno o delle attività per lui complesse.
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Bibliografia
Ricci, C., Romeo , A., Bellifemmine, D., Carradori, G., & Magaudda, C., Il manuale ABA-VB. Applied behavior and verbal behavior, Trento, Erickson, 2014
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