Come aiutare i bambini ad imparare a scrivere
Con questo nuovo articolo della serie che affronta i prerequisiti degli apprendimenti scolastici vedremo come aiutare i bambini a imparare a scrivere; parleremo di integrazione visuo-motoria, di coordinazione motoria e di semplici attività che aiutano a potenziarle.
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Che cos’è l’integrazione visuo-motoria?
È un compito complesso in cui si realizza graficamente un simbolo precedentemente elaborato visivamente. In altre parole, è quello che facciamo in modo del tutto automatico mentre scriviamo! Infatti il compito di scrittura implica diverse abilità cognitive, tra le quali:
- attenzione
- la codifica grafemica (ovvero l’elaborazione del codice alfabetico che rappresenta una determinata parola);
- l’elaborazione visuo-percettiva;
- l’abilità prassico-motoria.
Queste ultime due, insieme, permettono di realizzare l’integrazione visuo-motoria.
Tuttavia, la percezione visiva e la coordinazione motoria sono abilità che si sviluppano indipendentemente l’una dall’altra per poi integrarsi in alcuni compiti. Di conseguenza difficoltà di integrazione visuo-motoria sono riconducibili a una delle due e non necessariamente ad entrambe.
Proprio per questo è molto importante,quando il bambino impara a scrivere, se si avvertono delle difficoltà, affidarsi alla valutazione di un professionista che è qualificato per individuare specificatamente le difficoltà di base e poter intervenire in modo mirato.
Che cos’è la coordinazione motoria?
È la capacità di realizzare in modo sequenziale e fluido una serie di movimenti finalizzati al raggiungimento di uno scopo, ad esempio: abbottonare, annodare, inserire le perline di una collana, scrivere (in quanto ogni lettera corrisponde ad uno specifico schema motorio).
Non è raro che i bambini che nel corso della prima elementare manifestano problematiche relative alla realizzazione del tratto grafico, abbiano difficoltà anche nello svolgere le altre attività sopra citate. Inoltre, durante la scrittura, l’abilità di coordinazione motoria coinvolge diversi altri fattori: la corretta prensione della penna, il mantenimento della postura, la gestione del foglio e dello spazio all’interno di esso, la pressione esercitata con la penna sul foglio, la motricità fine, il recupero del pattern motorio necessario alla realizzazione della lettera e la verifica della sua realizzazione rispetto a quelle adiacenti.
Perché è importante disegnare per imparare a scrivere?
A partire dei tre anni i bambini iniziano a manifestare curiosità rispetto all’attività del disegno. Disegnare può comportare diversi benefici: stimola la fantasia dei bambini, favorisce la loro abilità di rappresentazione mentale della realtà, è un’attività rilassante, ma soprattutto permette di sviluppare i diversi prerequisiti per imparare a scrivere.
Infatti attraverso il disegno il bambino sperimenta la corretta impugnatura della matita, la giusta pressione da esercitare sul foglio, la coordinazione oculo-manuale e infine apprende i programmi motori della mano che sono necessari alla realizzazione di linee curve, orizzontali, verticali, oblique e spezzate che, combinate fra di loro in modo adeguato, rappresentano i grafemi. Tutto ciò si traduce nella familiarizzazione, prima dell’ingresso nella scuola primaria, con le lettere dell’alfabeto.
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Quest’ultimo aspetto è molto importante in quanto, mentre il bambino sta imparando a scrivere e fino a quando il processo non si sarà automatizzato, il bambino investe tutte le sue risorse cognitive per gestire, in modo sempre più armonico, i diversi aspetti implicati nella scrittura. Ma se alcuni di questi, come la realizzazione di programmi motori finalizzati, saranno già stati sperimentati e stabilizzati, il vostro bambino potrà impiegare una maggiore quantità delle sue risorse cognitive in aspetti più complessi della scrittura, come il recupero della rappresentazione mentale della lettera e l’elaborazione del codice alfabetico che forma la parola.
Ma che cosa fare se il bambino non è interessato al disegno?
Non tutti i bambini sviluppano lo stesso interesse per il disegno. Ciò che è consigliabile fare in questi casi non è specifico per i bambini con scarsa attitudine al disegno ma è rivolto a tutti i nostri piccoli amici che si confrontano per la prima volta con gli apprendimenti scolastici.
Si tratta di attività guidate che consentono loro di esercitare il gesto grafico, sviluppare una certa fluidità dei movimenti e acquisire sicurezza, generalizzando delle competenze che lo aiuteranno a imparare a scrivere.
In che cosa consistono le attività guidate?
Attività quali “unisci i puntini”, le coloriture, il ricalco, disegno su modello, percorsi di difficoltà crescente, labirinti e per finire attività di copiatura di lettere forniscono una prima creativa familiarizzazione con la scrittura convenzionale.
Durante l’esecuzione di queste attività talvolta è importante eseguire il gesto motorio prima con il dito e poi con la matita, procedere da sinistra verso destra e dall’alto verso i basso, monitorare e correggere l’impugnatura della penna e la pressione esercitata, in quanto esse sono competenze che si affinano e si stabilizzano con l’esercizio.
Eccoci giunti alla fine di questa tappa del viaggio attraverso i prerequisiti degli apprendimenti scolastici! Se vi è piaciuto questo articolo, condividetelo sui vostri social preferiti e approfondite i vari temi leggendo gli altri articoli del Centro Ieled.
Bibliografia
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