LA CAA NELLE EMOZIONI
Nell’articolo sulle emozioni abbiamo parlato di che cosa sono e del loro ruolo nella comunicazione, oggi parleremo della CAA e delle emozioni.
E’ importante comprendere che non è corretto classificare le emozioni come negative o positive, poiché ognuna di esse è espressione primaria del nostro sentire, ed è per questo sempre importante riconoscerle ed accettarle, come primo passo per poterle controllare.
Un’importante funzione rivestita dalle emozioni è quella comunicativa, in quanto attraverso la loro espressione ci mettiamo in relazione con le altre persone, comunichiamo con loro, anche involontariamente, e allo stesso modo ci aiutano a capire i sentimenti e gli stati d’animo degli altri.
Ciò diventa ancora più significativo per i bambini che spesso non comprendono ciò che stanno provando e agiscono di conseguenza mettendo in atto differenti comportamenti, non sempre adeguati. Talvolta, invece, comprendono la propria emozione ma non sanno come gestirla o esprimerla, perciò mettono in atto comportamenti problema. Di conseguenza diviene fondamentale comprenderle e trovare le strategie adeguate a comunicarle.
La CAA
L’intelligenza emotiva è una qualità di rara osservazione persino nel mondo degli adulti, proprio perché anche per noi a volte può risultare disagevole non solo capirci, ma anche saperci raccontare nel mondo più consono.
Nel momento in cui ci sono difficoltà comunicative questo può risultare ancora più complesso.
In questo caso la CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) può essere uno strumento molto utile.
Può divenire una risorsa per tutti i bambini, sia che abbiano accesso al linguaggio verbale sia che non lo abbiano, poiché i suoi simboli possono essere un supporto visivo in grado di sostenere qualsiasi richiesta verbale, per renderla immediatamente e visivamente più comprensibile.
Siccome parlare delle emozioni non è mai semplice, avere un supporto visivo come la CAA potrebbe essere un vantaggio!
Come utilizzare la tabella?
Può essere utile disporre di una “tabella delle emozioni” in CAA che le rappresenta tutte, insieme ai simboli “aiuto”, “giusto”, “sbagliato”.
Questo strumento permette al vostro bambino di poter sempre esprimere le sue emozioni e di essere in grado di chiedervi aiuto nel gestirle.
Se ad esempio, il vostro bimbo è triste perché si è rotto un gioco, potrebbe sfruttare la tabella indicando i simboli “triste” e “aiuto”. In questo modo comprenderete che cosa prova poiché il piccolo è stato in grado di comunicarlo. A questo punto sarete in grado di rispondere, indicando il simbolo “aiuto”: “Abbiamo capito che sei triste tesoro, adesso ti aiutiamo!”
La tabella sarà quindi utile anche per come aiuto nella comunicazione dei genitori nei confronti dei bambini.
Ad esempio: “Tesoro la mamma oggi è felice perché andiamo al parco insieme!”
Inoltre, può essere utilizzata nel momento in cui vengono messi in atto comportamenti non adeguati in conseguenza ad un’emozione difficoltosa da esprimere.
Se durante il gioco il bambino perde e lancia tutto, può darsi che sia arrabbiato ma, non riuscendo a dirlo, cerca di farlo capire mettendo in atto un comportamento non adeguato.
In questo caso ai genitori può venire in aiuto la tabella in CAA per esprimere comprensione e volontà di aiuto.
Leggi anche: la CAA e il gioco
Come? Indicando i simboli “arrabbiato” e “aiuto”. In questo modo il piccolo capirà:
- di essere stato compreso;
- che il suo sentimento ha un nome e la prossima volta potrebbe essere in grado di dirlo prima di lanciare le cose.
Talvolta può accadere che, di fronte ad un comportamento del bambino, gli adulti non riescano a comprendere quale sia l’emozione provata, in questo caso può essere utile utilizzare i simboli “giusto” e “sbagliato” presenti nella tabella delle emozioni.
Riprendendo l’esempio precedente, se durante un gioco, il bambino perde e lancia tutto, potete chiedergli con la tabella delle emozioni se è arrabbiato: “Tesoro forse sei arrabbiato, giusto?” Il vostro bimbo potrebbe fare no con la testa o indicare il simbolo “sbagliato”. Allora voi potete chiedergli “Magari sei triste” e il vostro piccolo potrebbe annuire o indicare il simbolo “giusto”.
L’utilità della tabella risiede nella sua enorme capacità comunicativa, essa può divenire una chiave fondamentale per trasmettere le proprie emozioni con una doppia efficacia: da parte del bambino nei confronti dei genitori e viceversa.
Se vi interessa saperne di più continuate a seguirci per rimanere aggiornati!
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Bibliografia
Anolli L., Le emozioni, Milano, Edizioni Unicopli, 2002.
Batacchi M.W., Lo sviluppo emotivo, Roma-Bari, Laterza, 2004.
Contini M.G., Per una pedagogia delle emozioni, Firenze, La Nuova Italia, 1992
Simonelli I., Dillo con la Voce. Metodo Psicopedagogico. Insegnare ai bambini ad esprimere le emozioni, Bookstones, 2017.
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