Bronchite che non passa nei bambini: quando preoccuparsi, cosa fare a casa e quando chiamare il pediatra
La bronchite è un’infiammazione dei bronchi, le vie aeree che portano l’aria ai polmoni, ed è una delle malattie respiratorie più comuni nei bambini, soprattutto nei mesi più freddi. In genere, una bronchite dura tra i 7 e i 14 giorni, ma in alcuni casi può protrarsi più a lungo, creando preoccupazione nei genitori.
Ma quando la bronchite diventa un problema? Quali sono i segnali di allarme? E quali strategie possono aiutare il bambino a guarire più velocemente? In questo articolo esploreremo tutto ciò che c’è da sapere su una bronchite che non passa, fornendo consigli pratici e spiegazioni chiare per i genitori.
1. Cos’è la bronchite e perché può durare a lungo?
La bronchite può essere di due tipi:
- Bronchite acuta: si manifesta generalmente a seguito di un’infezione virale, come un raffreddore o un’influenza, e ha una durata di circa 7-14 giorni.
- Bronchite cronica: è una condizione più rara nei bambini, caratterizzata da una tosse persistente per almeno tre mesi all’anno, spesso dovuta a cause ambientali o malattie respiratorie preesistenti.
Se la bronchite sembra non passare, le cause possono essere molteplici:
- Infezione virale prolungata: alcuni virus, come il virus respiratorio sinciziale (VRS), possono causare una bronchite più lunga del normale.
- Sovrainfezione batterica: se i sintomi peggiorano dopo una fase iniziale di miglioramento, potrebbe esserci un’infezione batterica sovrapposta.
- Asma o ipersensibilità bronchiale: nei bambini con predisposizione asmatica, un’infezione può scatenare episodi prolungati di tosse e difficoltà respiratorie.
- Esposizione a irritanti: fumo di sigaretta, inquinamento e allergeni possono rallentare la guarigione.
- Reflusso gastroesofageo: il reflusso può causare tosse persistente, soprattutto notturna.
2. Sintomi di cui preoccuparsi
Se il tuo bambino ha la bronchite, la tosse persistente è il sintomo principale. Tuttavia, alcuni segnali richiedono attenzione:
🔴 Sintomi che richiedono una visita immediata dal pediatra
- Febbre alta (oltre 39°C) per più di tre giorni
- Respiro affannoso, sibilante o con rientro dei muscoli del torace
- Colorazione bluastra delle labbra o delle unghie (segno di scarsa ossigenazione)
- Stanchezza estrema o difficoltà a svegliarsi
- Tosse con tracce di sangue nel catarro
🟡 Sintomi che richiedono una valutazione se persistono per oltre 10-14 giorni
- Tosse che non migliora o peggiora
- Muco denso giallo-verde per più di 7 giorni
- Respiro rumoroso o “fischi” frequenti
- Episodi ricorrenti di bronchite durante l’anno
3. Cosa fare a casa per alleviare la bronchite
Molte forme di bronchite possono essere gestite a casa con semplici accorgimenti.
💧 Idratazione
- Offri molti liquidi per aiutare a fluidificare il muco. Acqua, latte, brodi leggeri e tisane (per bambini più grandi) sono ideali.
- Evitare bevande zuccherate o gassate che possono irritare la gola.
🏡 Ambiente umido e pulito
- Usare un umidificatore in camera da letto per mantenere l’aria umida.
- Evitare fumo e inquinanti che possono irritare i bronchi.
- Cambiare spesso l’aria nelle stanze per evitare ambienti troppo secchi o carichi di polveri.
🌿 Rimedi naturali sicuri
- Miele (solo sopra 1 anno di età): ha proprietà lenitive e antimicrobiche.
- Latte caldo con curcuma: la curcuma ha proprietà antinfiammatorie.
- Lavaggi nasali con soluzione fisiologica: utili per liberare il naso e migliorare la respirazione.
❌ Cosa evitare
- Antibiotici senza prescrizione: la maggior parte delle bronchiti sono virali e non necessitano di antibiotici.
- Sciroppi per la tosse fai-da-te: molti farmaci da banco non sono consigliati nei bambini piccoli.
4. Quando chiamare il pediatra
Se la bronchite non migliora con le cure casalinghe, è importante rivolgersi al medico. In particolare:
- Se la tosse persiste per più di 2 settimane senza miglioramenti.
- Se compare febbre alta dopo una settimana di sintomi (potrebbe indicare una sovrainfezione batterica).
- Se il bambino ha episodi ricorrenti di bronchite durante l’anno.
- Se sospetti asma o allergie respiratorie.
5. Differenze tra bronchite, bronchiolite e polmonite
Molti genitori confondono bronchite, bronchiolite e polmonite. Vediamo le differenze:
Malattia | Causa | Sintomi principali | Età più colpita |
Bronchite | Virale (spesso) o batterica | Tosse secca/grassa, febbre moderata | Bambini di tutte le età |
Bronchiolite | Virus respiratorio sinciziale (VRS) | Respiro affannoso, tosse, febbre lieve | Neonati e lattanti |
Polmonite | Batterica o virale | Febbre alta, respiro veloce, dolore toracico | Bambini e adulti |
Se il bambino mostra difficoltà respiratorie o febbre molto alta, è necessario valutare se si tratta di polmonite e rivolgersi subito al medico.
6. Prevenzione della bronchite nei bambini
Per ridurre il rischio di bronchite:
- Lavare spesso le mani per evitare infezioni virali.
- Evitare il contatto con persone raffreddate o influenzate.
- Rafforzare il sistema immunitario con un’alimentazione ricca di frutta, verdura e vitamina C.
- Vaccinarsi contro l’influenza stagionale nei bambini a rischio.
Conclusioni
La bronchite nei bambini è comune e, nella maggior parte dei casi, si risolve senza complicazioni. Tuttavia, una bronchite che non passa può richiedere maggiore attenzione, soprattutto se si accompagna a difficoltà respiratorie o sintomi persistenti.
Seguire semplici accorgimenti a casa può favorire la guarigione, ma è importante sapere quando contattare il pediatra. Con la giusta cura e attenzione, il tuo bambino potrà superare la bronchite senza problemi.
Se hai dubbi o il tuo bambino presenta sintomi preoccupanti, non esitare a consultare il medico!
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