Attività per errori ortografici ribelli: Grafemi inesatti
La lingua italiana presenta regole grammaticali e ortografiche non semplici da acquisire per un bambino, di conseguenza l’ortografia costituisce una difficoltà molto diffusa.
Infatti gli errori ortografici sono molto frequenti nei quaderni dei bambini della scuola primaria, e anche in classe avanzate se non vengono affrontati in maniera adeguata in questa fascia di età.
I bambini possono avere difficoltà sia nell’applicazione del sistema di conversione fonema-grafema (suono-segno) sia nell’applicazione di regole ortografiche.
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Gli errori che in genere si riscontrano nelle produzioni scritte dei bambini sono
- scambio di suoni simili , come p/b f/v t/d c/g
- omissione e aggiunta di lettere e sillabe
- inversioni
- grafema inesatto, ossia difficoltà nell’utilizzo di digrammi e trigrammi (sc, gn, gl, ch, gh, ci, ce, gi ,ge)
- separazioni illegali, per esempio “in sieme” invece che “insieme”
- fusioni illegali, per esempio “lacqua” invece che “l’acqua”
- scambio di grafemi che hanno lo stesso suono (omofoni) ma si scrivono diversamente (non omografi), come c/q e -cq
- omissione o aggiunta di h verbo
- doppie
- accenti.
Grafemi inesatti
Per grafema inesatto si intende la difficoltà nell’utilizzo di digrammi e trigrammi (gn, gl, sc, chi/e, ghi/e).
Il bambino deve imparare a discriminare e a scrivere correttamente i fonemi che corrispondono a più grafemi, ossia i digrammi e i trigrammi sopra elencati.
Vediamo alcune attività che possono essere di aiuto al bambino per discriminare e scrivere correttamente digrammi e trigrammi.
#1 Un disegno per ricordare
Materiali: un cartoncino, un foglio bianco, matita di grafite, pennarelli o pastelli
Attività: Può essere utile per il bambino associare il digramma o trigramma, con cui ha difficoltà, al disegno di una parola che inizi o che contenga il digramma/trigramma di riferimento.
Come prima attività propongo di creare insieme al bambino il disegno di una parola che contiene il digramma/trigramma “ribelle”, in modo tale che il bambino abbia sempre un modello a cui può fare riferimento. Per esempio, il bambino ha difficoltà con il digramma “sc”. Cercate insieme una parola, facile per il bambino da ricordare, contenente questo digramma. La parola scelta è “pesce”. Il bambino disegna sul foglio bianco un pesce, che poi verrà ritagliato e incollato sul cartoncino, e ci scrive sopra il digramma “sc”.
Si crea così uno strumento di aiuto per il bambino in quanto, ogni volta che avrà un dubbio, può andare a confrontare la parola che deve scrivere con la parola modello, producendole ad alta voce, comprendendo così se deve utilizzare il digramma/trigramma di riferimento oppure no.
#2 Imparo ad ascoltare
Materiali: il cartoncino con l’immagine modello e una lista di parole
Attività: come abbiamo detto all’inizio, il bambino deve imparare a discriminare e a scrivere correttamente i fonemi che corrispondono a più grafemi. Vi propongo così un gioco di ascolto.
In base al digramma/trigramma di riferimento, create una lista di parole (tra le dieci e le quindici parole) contenenti parole con il digramma/trigramma target e parole con il fonema/grafema con cui il bambino confonde il digramma/trigramma (es. gn/n , gl/l, sc/s…). L’adulto legge una parola alla volta della lista, il bambino la ascolta e deve capire se contiene il digramma/trigramma di riferimento; se lo contiene deve alzare il cartoncino con l’immagine modello. L’adulto deve pronunciare il digramma/trigramma target in maniera accentuata, in modo da aiutare il bambino nel riconoscerlo.
Una volta trovate tutte le parole con il digramma/trigramma di riferimento, fatele scrivere al bambino facendogli riportare il disegno modello nella parola insieme al digramma/trigramma.
#3 Trova l’intruso
Materiali: immagini di parole che contengono il digramma/trigramma target e il fonema/grafema con cui i bambino lo confonde, cartoncino con immagine modello
Attività: cercate su internet, su riviste o giornali, immagini di parole che contengono il digramma/trigramma di riferimento e immagini di parole con il fonema/grafema antagonista. Disponete sul tavolo nove immagini contenenti il digramma/trigramma e un’ immagine contenente il fonema/grafema antagonista (es. nove immagini di parole con “gn” e un’immagine di una parola con “n”). Il bambino deve denominare tutte le immagini e trovare l’intruso ossia l’immagine con il fonema/grafema antagonista. E’ importante che il bambino abbia vicino il cartoncino con l’immagine modello da utilizzare come confronto in caso di dubbio.
Ecco qui le attività per sconfiggere l’errore ribelle del grafema inesatto!
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