Ansia nei i bambini | Podcast Puntata 07
L’ansia nei bambini è un tema molto sentito, nel Podcast “Tuo figlio, istruzioni per l’uso” trovate le risposte alle domande più comuni dei genitori
ìNella settima puntata del Podcast- “Tuo Figlio istruzioni per l’uso” il Dottor Davide Nahum, direttore e fondatore del Centro Ieled di Milano ci aiuta a capire meglio un’emozione scomoda e ben nota a grandi e piccini, l’ansia.
Che cos’è davvero l’ansia? quale è la sua funzione nella nostra vita? e soprattutto come si manifesta l’ansia nei bambini? Cosa la provoca e come ci dobbiamo comportare?
La prima parte della puntata è dedicata alla spiegazione da parte del dott. Nahum di questa intensa ed a volte spiacevole emozione.
L’ansia trova il suo scopo primario nel rispondere al bisogno fondamentale dell’essere umano di reagire di fronte ad una minaccia.
Tutte le emozioni, e l’ansia quindi non è da meno, agiscono su due principali parti , sulla mente , attraverso i pensieri, e sul corpo attraverso le sensazioni corporee.
Corpo e mente rappresentano due facce della stessa medaglia , e per poter riconoscere a pieno un’emozione in tutte le sue reazioni fisiche e mentali ci vuole tempo!
Da cosa dipende l’ansia nei bambini e negli adulti?
L’ansia si genera in modo naturale e fisiologico ma il mantenimento di questa emozione dipende principalmente dalla mente e da ciò che pensiamo di un evento.
L’ansia in particolare dipende da quanto intensamente si pensa che l’evento temuto si possa effettivamente concretizzare e da quante risorse si pensa di possedere per affrontarlo.
Una buona autostima ed un buon senso di autoefficacia rappresentano validi strumenti per affrontare le situazioni più stressanti in modo positivo.
Se invece penso di non essere capace e di non avere dentro di me le risorse necessarie ad affrontare la situazione.. ecco che entra in azione l’ansia!
Come si manifesta l’ansia nei bambini?
Riconoscere le emozioni per un bambino è difficile, e spesso fraintendendo la situazione attribuiscono etichette diverse.
“Mamma ho mal di pancia”
Quando il bambino ha mal di pancia,mal di testa ,gambe deboli e via dicendo dobbiamo farci una domanda.
Questo mal di pancia o mal di testa può essere collegato al fatto che il bambino deve fare una verifica o deve affrontare una situazione stressante a scuola?
Tante volte purtroppo capita che i genitori portino bambino dal gastroenterologo o da altri specialisti riempiendo i figli di analisi per poi tornare a casa più confusi di prima e con neanche un valore al di fuori della norma.
In realtà spesso non c’è nessuna patologia fisica ,ma è una questione relativa alla domanda che tuo figlio porta con se attraverso questo dolore fisico.
Attenzione al bambino che si distrae durante i compiti
Il bambino che si distrae ed è disattento soprattutto quando deve fare i compiti, spesso in realtà sta mettendo in atto un comportamento di evitamento di una situazione che reputa stressante.
Spesso capita che al centro IELED si presentino genitori preoccupati che la distrazione del figlio sia causata da deficit di attenzione ma frequentemente si tratta è una strategia messa in atto inconsapevolmente per evitare all’ansia.
Attenzione alla Rabbia!
La rabbia può sembrare un emozione tanto estranea all’ansia ma in realtà non lo è affatto.
La rabbia pur esprimendosi in modi completamente diversi dall’ansia è diretta conseguenza del comportamento di “ attacco o fuga “ che l’essere umano mette in atto naturalmente per proteggersi da una minaccia.
Il bambino quindi può presentarsi nevoso, essere arrabbiato, ma in realtà questa emozione agisce come valvola di sfogo dall’ansia che il bambino prova e non sa riconoscere.
Cosa possiamo fare quindi per aiutare nostro figlio??
Non rassicurare
Il primo consiglio è quello di non rassicurare il proprio figlio! di non dire al proprio figlio “Ma dai !va bene”” Ma dai! hai studiato” e via dicendo.
Se tuo figlio sta male, ha paura, la tendenza a rassicurare da parte del genitore è quasi fisiologica!
Ma questo In realtà è una strategia che può portare a peggiorare il problema perché rassicurare un bambino che ansioso porta un messaggio molto forte.
Ossia che il bambino di per sé non ha le risorse per affrontare quel problema ed è il genitore che prontamente gli sta dando quella capacità di gestione.
Nel bambino quindi crescerà con il tempo l’idea di essere debole e di non avere le risorse per affrontare situazioni spiacevoli .
Aiutare il bambino a tirare fuori le “sue risorse”
Di fondamentale importanza risulta invece aiutare il bambino a far crescere dentro di sè la consapevolezza sulle sue risorse individuali, stando con lui e facendolo riflettere sulle proprie capacità e allo stesso tempo monitorando la situazione.
In che modo? un esempio potrebbe essere quello di farlo riflettere su situazioni simili nel passato dove è riuscito ad affrontarla con successo.
Ad esempio: se il bambino ha la verifica di geografia non bisogna rassicurare con le tipiche frasi “vedrai andrà bene” ma si può dire semplicemente “Hai studiato per questa verifica e le strategie che hai messo in atto l’altra volta hanno funzionato, vedrai quindi probabilmente andrà bene anche questa volta.
Tutto questo e molto altro nel nostro PODCAST- “Tuo figlio, istruzioni per l’uso” in compagnia del Dottor Nahum.